Filippo Manfredini per “Libero quotidiano”
MARC DUTROUX
Fu una vicenda che sconvolse il mondo intero. Marcinelle, nome di una località belga che, da allora, evoca i peggiori incubi. E lui, Marc Dutroux, il rapitore e stupratore e assassino di bambine, violenze che probabilmente esibiva nei sotterranei delle sue abitazioni per la malsana eccitazione di maniaci facoltosi - e se l' etichetta di "mostro" risulta quasi sempre odiosa, questo è uno di quei casi in cui si fa invece fatica a non accoppiarla al nome del criminale.
Era l' agosto del 1996, quando la vicenda venne scoperta: la sparizione di una ragazzina innescò le ricerche, e la polizia arrivò a Dutroux - allora 39enne - e a Michele Martin, sua seconda moglie e complice. Poi l' agghiacciante ricostruzione. Nel corso di una decina di anni, dal 1985 al 1996, lo stesso Dutroux sequestrò e torturò sei ragazzine ragazze dagli 8 ai 19 anni, abusando sessualmente di tutte loro. Solo due delle sue vittime, Sabine Dardenne e Laetitia Delhez, di 12 e 14 anni, riuscirono a sopravvivere alle sevizie. Le altre vennero uccise, due di loro, entrambe di 8 anni, lasciate morire di stenti. Si è ipotizzato che lo stesso Dutroux facesse parte di una più ampia rete di pedofili. Certamente ebbe dei complici.
MARC DUTROUX
In Belgio non esiste il carcere a vita - o meglio, viene effettivamente applicato solo per coloro che, nel corso del tempo, vengono ritenuti ancora pericolosi socialmente, a rischio recidiva, mentre chi è giudicato esente da questo rischio può accedere al massimo dopo trent' anni alle misure alternative. Dutroux è stato comunque condannato all' ergastolo nel 2004. Sua moglie ha invece preso trent' anni e dal 2012, respingendo i ricorsi presentati dai parenti delle vittime, gode della libertà condizionata. Ora c' è chi teme che anche il "mostro di Marcinelle" possa accedere allo stesso beneficio.
MARC DUTROUX
Il tribunale di Bruxelles, accogliendo la richiesta del suo avvocato, ha infatti acconsentito a che il pluriassassino, oggi 62enne, venga sottoposto a una valutazione psicologica, per stabilire se possa essere considerato ancora pericoloso. Non è stata ancora contestualmente avanzata alcuna richiesta di scarcerazione, ma questa valutazione è essenziale per eventualmente presentarla. Peraltro, nel 2013 un tribunale belga aveva già respinto una richiesta di arresti domiciliari con braccialetto elettronico per lo stesso Dutroux, affermando che non vi era per lui possibilità di reintegrarsi nella società. D' altro canto, dal 2017 proprio il suo legale Bruno Dayez si è impegnato per la liberazione, scrivendo anche un libro in proposito.
E dunque, ora che il tribunale ha accolto la richiesta, un team di cinque psicologici valuterà Dutroux entro il prossimo 11 maggio, così da capire l' eventuale rischio di recidiva.
MARC DUTROUX
Gli avvocati sperano di dimostrare che questo rischio è ormai assente, e di ottenere la libertà condizionata entro il 2021. In effetti, ai tempi della condanna, il profilo psichiatrico che venne delineato fu quello di uno psicopatico, senza alcun rimorso per le crudeltà compiute.