Giacomo Amadori per “La Verità”
matteo renzi carlo calenda by leoni
Il futuro di Matteo Renzi è sempre più distante dalla politica. Ieri il suo gemello diverso Carlo Calenda ha annunciato con un po' di stizza che alle consultazioni al Quirinale l'ex premier sarà sostituito dalla presidente di Italia viva Teresa Bellanova: «Renzi ha fatto un passo indietro, non verrà alle consultazioni, ha anche molti impegni all'estero».
Affari privati su cui il fu Rottamatore pare sempre più focalizzato. Una scelta di vita che traspare anche dal massiccio uso di jet privati pure per l'attività politica. Per esempio il 18 settembre, in uno degli ultimi giorni di campagna elettorale, aveva raggiunto quattro diverse Regioni (Calabria, Puglia, Sardegna e Sicilia) a bordo di un Dassault Falcon 2000 della compagnia Leader Srl di Ciampino.
RENZI JET 56
Il collettivo «Jet dei ricchi», impegnato a contrastare l'inquinamento prodotto da questo tipo di voli, ha svelato che qualche giorno prima, l'11 settembre, il nostro era volato in poco più di un'ora da Napoli Capodichino a Lugano producendo «4,7 tonnellate di Co2» per partecipare al festival Endorfine, rilasciare un'intervista alla tv svizzera e presentare in serata i candidati di Azione-Italia viva della circoscrizione estera.
Per raggiungere il Canton Ticino aveva utilizzato un Learjet 40 sempre della Leader Srl, arrivato vuoto da Roma Ciampino. La Leader Srl è la stessa compagnia scelta dall'ex premier, per esempio, per recarsi a Washington nel giugno 2018 al costo di 134.900 euro, saldati dalla fondazione Open.
CARLO CALENDA MATTEO RENZI BY DE MARCO
Anche a campagna elettorale conclusa Matteo non ha perso l'abitudine di usare i taxi con le ali. E così la mattina del 5 ottobre, come è in grado di rivelare La Verità, si è presentato a Milano Linate per salire su un Cessna 525 della Aliserio. A bordo, oltre ai due piloti, c'era un solo passeggero, proprio Renzi.
L'aereo ha effettuato la tratta Linate-Ginevra (11.05-11.42) quindi si è diretto a Zurigo (16.53-17.25) e da qui, dopo una sosta di circa un'ora, è ripartito per Milano (18.23-18.57). La sera, verso le 23, Renzi ha postato una foto su Twitter con il Duomo sullo sfondo con questo commento: «Bella discussione milanese con l'inviato speciale delle Nazioni unite per il clima e la finanza, Mark Carney e il mio amico Davide Serra (il fu Rottamatore fa parte del suo think tank, ndr). Sempre utile scambiare idee e imparare da altre esperienze internazionali».
RENZI JET 1
Durante una visita allo stabilimento Piaggio di Pontedera, il leader di Italia Viva aveva difeso le sue scelte considerate inquinanti: «L'intera aviazione mondiale contribuisce all'aumento di Co2 per l'1,9% e i voli privati equivalgono a meno dello 0,1». E poi aveva minacciato: «Se aboliamo i jet privati, i super ricchi andranno in Grecia e Spagna».
Ma se l'ex premier sembra bellamente fregarsene delle polemiche sui suoi spostamenti via cielo, anche per i suoi movimenti bancari continua a comportarsi come se nulla fosse.
RENZI BIN SALMAN MEME
Nei mesi scorsi avevamo scritto che l'Unità di informazione finanziaria della Banca d'Italia aveva acceso i riflettori su alcuni bonifici inviati sul suo conto corrente dall'Arabia saudita e dalla Cina.
A balzare agli occhi dei risk manager era stato il giroconto da 1,1 milioni di euro effettuato il 13 dicembre 2021 dall'ex segretario del Pd su un conto aperto il 5 novembre forse per un qualche investimento immobiliare.
Buona parte dei fondi provenivano, sotto forma di «bonifici ripetitivi in accredito» da 8.333 euro l'uno, dalla «Matai' ao relazioni pubbliche internazionali limited» che dovrebbe gestire le attività di consulente e conferenziere dell'ex premier nel Paese del Dragone.
Nella segnalazione del dicembre scorso veniva specificato che il rapporto contabile di provenienza era stato alimentato oltre che dai bonifici cinesi anche da 570.000 euro della Royal commission for Alula, presieduta dall'«amico» di Renzi Mohamed bin Salman, il principe ereditario accusato di essere il mandante dell'omicidio del giornalista Jamal Khashoggi.
LUCIO PRESTA E MATTEO RENZI
Renzi, in Arabia, fa anche parte del board della fondazione Future investment initiative che gli garantisce un gettone da 66.000 euro. Tutti soldi che, va detto, il leader di Iv dichiara al Fisco. Ma adesso l'antiriciclaggio svela come sarebbero stati utilizzati.
Nel luglio del 2022 gli addetti di una delle banche a cui si appoggia Renzi hanno segnalato che il 30 marzo scorso il senatore avrebbe sottoscritto una polizza assicurativa denominata Mediolanum My life versando un premio iniziale di 1 milione di euro e che «il beneficiario designato in caso di morte» è la moglie Agnese Landini.
renzi jet
Su Internet viene specificato che «tutte le assicurazioni vita non sono pignorabili o sequestrabili, ovvero le somme derivanti dalla polizza vita, che la compagnia assicurativa deve al contraente o a un suo beneficiario, non sono soggette ad esproprio né ad azioni di sequestro». In realtà questo è vero in sede di giudizio civile, ma non penale.
Il testo della segnalazione di operazione sospetta prosegue: «L'origine della provvista con la quale il cliente ha sottoscritto il contratto è riferibile all'accredito del 13 dicembre 2021 di un bonifico di 1,1 milioni di euro eseguito dal cliente stesso con causale girofondi».
La fonte? Proprio Renzi.
Leggiamo: «Il cliente avrebbe dichiarato che l'origine dei fondi sarebbe riferibile a delle prestazioni fornite in qualità di consulente all'Arabia saudita finalizzate a sostenere la nascita di una città green a scopo turistico». Nel documento i risk manager ricordano anche l'indagine, archiviata, per false fatturazioni che coinvolgeva Renzi a Firenze.
MATTEO RENZI E AGNESE LANDINI DORMONO IN VALGARDENA
Il senatore risulta ancora sotto inchiesta a Roma per il medesimo reato e per finanziamento illecito insieme con l'agente tv Lucio Presta.
Qui sotto la lente d'ingrandimento della Procura capitolina sono finiti contratti per un valore complessivo di oltre 700.000 euro con la Arcobaleno Tre di Presta, denaro utilizzato dall'ex segretario Pd per ripianare un debito acceso per acquistare la villa fiorentina in cui vive attualmente.
MEME SULLA TRASMISSIONE DI RENZI SU FIRENZE
La parte più cospicua del pagamento è collegata alla realizzazione del documentario Firenze secondo me (andato in onda nel 2018), mentre sono considerati dagli inquirenti molto meno giustificati gli accordi per la gestione dell'immagine e per format televisivi mai realizzati. Tra questi una specie di Accadde oggi e interviste a personaggi famosi. Contratti del valore di circa 200.000 euro ciascuno per cui non ci sarebbe stata controprestazione. Adesso la Procura dovrà decidere se chiedere l'archiviazione o inviare l'avviso di chiusura delle indagini a Renzi e Presta.
RENZI E IL DOCUMENTARIO FIRENZE MATTEO RENZI E LUCIO PRESTA DURANTE LE RIPRESE DELLA DOCUFICTION SU FIRENZE MATTEO RENZI SINDACO DI FIRENZE RENZI E IL DOCUMENTARIO FIRENZE MATTEO RENZI SI VACCINA AL MANDELA FORUM DI FIRENZE agnese renzi con gli studenti 3 matteo renzi udienza preliminare del processo open a firenze 1 matteo renzi lucio presta Renzi con bin Salman nell’opera di Harry Greb apparsa a Roma