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    NON C’È SOLO SKYPE – DALLA DIDATTICA ONLINE AI PARTY CON 100 INVITATI, LA QUARANTENA FORZATA HA FATTO RISCOPRIRE DECINE DI APPLICAZIONI PER LE VIDEOCHIAMATE – ZOOM NON È SEXY MA È MOLTO BEN FATTA, HOUSE PARTY È LA PIÙ USATA PER GLI APERITIVI, MENTRE WHATSAPP E FACETIME SCONTANO ALCUNI LIMITI - VIDEO


     
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    Riccardo Luna per “la Repubblica”

     

    app per videochiamate app per videochiamate

    Per mesi abbiamo creduto che il pericolo per la nostra sicurezza nazionale che stava arrivando dalla Cina fosse una azienda di telecomunicazioni, Huawei, e la sua tecnologia per il 5G; e invece è arrivato un coronavirus.

     

    skype vs zoom skype vs zoom

    Per mesi ci siamo detti che la app che avrebbe conquistato il nostro tempo libero era Tik Tok, social network cinese di video scemi da 15 secondi; e invece nella nostra quarantena siamo tutti o quasi a giocare con Zoom. Che è una startup basata a San José, quartier generale della Silicon Valley, e recentemente quotata con gran successo alla Borsa di New York; ma l' ha fondata e la dirige un cinese, Eric Yuan, che si è laureato non lontano da Wuhan, la città epicentro della pandemia che sta facendo tremare il mondo.

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    Zoom sta per Zoom Video Communications ma per le milioni di persone che la usano nei giorni del coronavirus è soltanto Zoom. Nasce come una soluzione per le video conferenze delle aziende. Niente di sexy, ma molto ben fatta. È stata fondata nel 2011 da un ex dirigente di Cisco, la multinazionale americana che si è affermata tanti anni fa costruendo i router, gli snodi della rete di Internet. Era accaduto che a un certo punto Cisco aveva comprato WebEx, una società che faceva appunto video conferenze, diretta da un ingegnere cinese che aveva studiato a Stanford. Sì, Eric Yuan.

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    La sua storia è abbastanza sconosciuta, non è un personaggio, almeno fino ad oggi, ma è interessante. Sostiene che l' idea di Zoom gli sia venuta sul treno che prendeva per andare a trovare la sua fidanzata. Ci metteva dieci ore ad arrivare: fu lì che gli venne in mente l' idea di creare un sistema di video conferenza. Era la metà degli anni ' 90 e ancora non c' era Skype, fondata nel 2003 in Estonia e poi comprata da Microsoft.

    un frame dell'esibizione del coro di voci bianche dell'accademia teatro alla scala un frame dell'esibizione del coro di voci bianche dell'accademia teatro alla scala

     

    Insomma, dopo la laurea Eric Yuan decide di andare negli Stati Uniti per studiare a Stanford: il visto gli viene negato e lui insiste finché non lo prendono. Entra in WebEx, e si ritrova in Cisco, ma nel 2011 decide di fare tutto da solo e crea questa piattaforma che consente di fare video conferenze di altissima qualità con mille partecipanti e diecimila persone di pubblico. Una bomba. Ma pensata per il business. Il fatto è che quando l' epidemia è diventata pandemia, e la chiusura delle scuole e delle università ha riguardato quasi tutti i paesi europei e gli Stati Uniti, Zoom è decollata in un segmento di mercato imprevisto: le lezioni scolastiche e le feste.

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    Si tratta di due sorprese: per quel che riguarda la scuola e le università, va detto che Zoom non è una piattaforma per la didattica online, ma diversi docenti la utilizzano lo stesso perché la qualità delle immagini e dell' audio è tale che viene considerata più adatta a riprodurre la sensazione di una lezione tradizionale. È così che gli studenti l' hanno scoperta probabilmente. Va detto che fra i giovani Skype non è molto usato: è considerato la app dei genitori, una roba da matusa.

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    Epperò ci sono altre alternative per video chiamarsi: a parte FaceTime, per il mondo Apple, e Whatsapp video, che però hanno diversi limiti, va molto forte House Party. È un social network piuttosto recente e che finora aveva avuto un successo tutt' altro che memorabile, nonostante la partnership con qualche divo di Hollywood.

     

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    Eppure si tratta di una app molto ben fatta e per certi versi perfetta per i giorni della quarantena: consente di creare delle "stanze" di massimo otto persone dove "fare festa" restando a casa; ci sono giochi, ma alcuni la usano per fare karaoke a distanza. E poi è possibile stare in più feste contemporaneamente, oppure entrare a sorpresa nella festa dei propri amici se non sono ancora otto. Insomma è molto divertente, ma ha il limite delle otto persone per volta: più che una festa, una tavolata fra amici insomma. Con Zoom mandi l' invito e ti ritrovi nel schermo del tuo pc con mille amici contemporaneamente. E la quarantena non ti sembra più così brutta.

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