michele serra fabio fazio ultima puntata che tempo che fa
1. MICHELE SERRA. "LA DESTRA È AGGRESSIVA, HA UN COMPLESSO DI INFERIORITÀ. IN RAI VUOLE LA SUA PROPAGANDA"
Estratto da www.huffingtonpost.it
Michele Serra intervistato dalla Stampa, ancora sull'addio di Fabio Fazio alla Rai, prende un argomento sin qui lasciato nelle retrovie dell'analisi sul centrodestra-padrone.
massimo dalema fabio fazio 2008
"Se un gruppo di potere decide che la televisione pubblica deve diventare la fabbrica della sua "narrazione" - dice Serra- che è un modo elegante per dire propaganda, uno come Fazio è inservibile. Bene che vada, può essere tollerato. Ma per lavorare bene non ci si può sentire "tollerati", ci si deve sentire sostenuti dal proprio editore. Ha fatto benissimo ad andarsene". Michele Serra, tra gli altri autore per molti anni della trasmissione Che Tempo Che Fa rivendica il professionismo di Fabio Fazio:
fabio fazio con matteo renzi nel 2013
"Fazio ha sempre lavorato in totale autonomia e non ha debiti politici da saldare. Deve tutto quello che ha solo al proprio lavoro, dunque a se stesso. Ho lavorato con lui per molti anni, fino al 2015, non ha amici politici e non frequenta la politica. Nel mondo partitico/romano che si contende da sempre la Rai, sono qualità controproducenti". […]
2. A SANREMO FAZIO TENTA IL SALTO DA BAFFINO A MATTEO
Estratto dell’articolo di Giacomo Amadori per www.liberoquotidiano.it – 23 febbraio 2014
michele serra ultima puntata che tempo che fa
Nell'ultimo anno e mezzo il presidente del consiglio in pectore Matteo Renzi ha incontrato più volte Fabio Fazio nella sua trasmissione «Che tempo che fa» che non la moglie Agnese Landini. L'astro nascente della sinistra, dai tempi eroici della Leopolda ai giorni nostri, è stato un ospite quasi fisso del «bravo presentatore» da 1,8 milioni di euro l'anno (Sanremo escluso).
Per rendersene conto basta digitare insieme su Youtube i loro due nomi. Imperdibile il siparietto del 9 marzo 2013, quando Matteo va a commentare il deludente risultato elettorale del suo partito. Fazio esordisce così, giusto per mettere in difficoltà l'interlocutore: «Dicono tutti in questi giorni difficili e anche incerti: con Renzi sarebbe stato diverso». Sorrisetto sornione e affondo: «Visto che lei conosce Renzi che cosa ne pensa di questa frase?».
FABIO FAZIO WALTER VELTRONI
L'allora sindaco di Firenze, indossa i panni dello statista, e replica da par suo: «Se mia nonna aveva le ruote era un carretto». Tra novembre e dicembre 2013 Renzi è il mattatore di tre puntate quasi consecutive e il forzista Renato Brunetta definisce Fazio «nuovo responsabile della comunicazione del Pd».
In realtà non rammenta che già ai tempi di Walter Veltroni, il presentatore era considerato un intellettuale organico e il leader Pd gradito ospite del suo salottino televisivo.
[…] alla fine degli anni '90 suscita qualche polemica la sua partecipazione a uno spot elettorale per il diessino savonese Roberto Decia. […] diventa apoteosi l'8 maggio del 2001, quando conduce in terra di Gallipoli (Lecce) la serata finale della campagna elettorale di Massimo D'Alema.
massimo dalema fabio fazio che tempo che fa 2008
Di quella performance qualcuno ha cercato di cancellare le prove, facendo sparire dalla Rete il video della serata, in quanto «privato». Sopravvive, però, per feticisti e posteri, sul sito dei Radicali, la testimonianza audio della kermesse. Quella notte Fazio non si tiene: «Sono la tua Iva Zanicchi» gorgheggia quando appare il lìder Maximo, subito ribattezzato «il nostro candidato».
«Questa luna la dobbiamo a lui» cinguetta. Davanti a un pubblico in deliquio Fazio paragona D'Alema a Silvio Berlusconi: «Guardatelo che bello, ha tutti i capelli veri, non sono disegnati, complimenti (…) la voce è bella con ogni microfono e non ha nemmeno il trucco sulla faccia, ogni ruga è sua». Un trasporto che appare eccessivo allo stesso Fazio: «Spero di non fare dei danni. Io mi lascio un po' prendere dall'entusiasmo, sai che nella mia vita al primo posto c'è Roberto Mancini al secondo ci sei tu».
fabio fazio massimo dalema michele santoro antonio bassolino 2004
Dopo le battute di rito su Berlusconi, Mediaset e Bruno Vespa, chiede l'applauso per il candidato diessino: «Esageriamo. Evviva le esagerazioni. Rivendico il diritto di cittadino di essere qui con grande piacere, è un dovere civile».
Quindi per chi non lo avesse capito aggiunge: «Mi dispiace non poterti votare perché non sono di questo collegio, ma è come se lo fossi». Il 13 maggio il Cavaliere vince le elezioni e Fazio capisce che l'aria in Rai non è più respirabile dopo cotanto coming out. E trasloca alla neonata La7, ovvero la rete della Telecom, al cui vertice c'è Roberto Colaninno, uno degli «imprenditori coraggiosi» sponsorizzati dall'allora premier D'Alema nella scalata alla compagnia telefonica.
michele serra foto di bacco (3)
Non passano neanche tre mesi e la proprietà cambia. Arriva Marco Tronchetti Provera e a tre giorni dall'esordio il Fab show di Fazio viene improvvisamente annullato. «Il mio spettacolo non era gradito» spiega Fabiolo. In cambio, narrano le cronache, incassa, senza essere mai andato in onda, 28 miliardi di lire, tra penali e buonuscita.
[…] il ruolo del martire non è nelle sue corde e nel 2003, in piena epoca berlusconiana, pianta nuovamente le tende nella tv pubblica per lanciare il suo nuovo programma «Che tempo che fa». Uno spettacolo realizzato dalla Endemol, una società di produzione che sino al 2012 ha avuto tra i suoi soci (con il 33 per cento) la sbeffeggiata Mediaset. Fazio sarà anche fazioso, ma sa fare di conto.
fabio fazio e massimo dalema nel 2006 fabio fazio walter veltroni 6 fabio fazio matteo renzi che tempo che fa 2017 fabio fazio walter veltroni 3 fabio fazio e massimo dalema nel 2006 massimo dalema intervistato da fabio fazio nel 2012 FABIO FAZIO E LUCIANA LITTIZZETTO - MEME BY EDOARDO BARALDI fabio fazio e massimo dalema che tempo che fa 2006