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    “QUANTA FICA C’AVREI COI CAPELLI DI FREY” - IL PORTIERE EX FIORENTINA SEBA FREY, GRANDE PROTAGONISTA DELL’ERA PRANDELLI, SI RACCONTA A DAZN – IL "FURTO" DEL BAYERN MONACO, LA ROSICATA DOPO IL MONDIALE PERSO NEL 2006 E LE PRESE PER I FONDELLI DI TONI - "NEL 2008 PAPA WAIGO VENNE AL CAMPO VESTITO TUTTO DI BIANCO, APPENA MUTU LO VIDE, GLI DIEDE LE CHIAVI DELLA MACCHINA E GLI DISSE “OK, VAMMI A..." - IL CORO STRACULT DEI TIFOSI DELLA "VIOLA"


     
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    Da labaroviola.com

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    L’ex portiere della Fiorentina Sebastien Frey è stato ospite di Dazn, queste le sue parole e i suoi racconti sul periodo a Firenze:

     

    Per fortuna ai nostri tempi non c’erano i social, alcuni momenti vissuti negli spogliatoi, sono nati nello spogliatoio e rimangono nello spogliatoio, certe cose è bene sia cosi, adesso non sarebbe possibile.

     

    Nel 2008 Papa Waigo venne al campo vestito tutto di bianco, dalle scarpe alla camicia, tutto solo di bianco, entrò nello spogliatoio prima di Adrian Mutu, appena entrò Mutu lo vide, gli diede le chiavi della macchina e gli disse “Ok parcheggiatore vammi a parcheggiare la macchina” tra le risate generali.

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    Con Toni avevamo un bellissimo rapporto e ci prendevamo in giro su tutto, dalle macchina agli orologi. Fino al 2006 ero io la prima donna perchè avevo fatto più di lui, fino al mondiale, dove al rientro lui mi prese in giro in continuazione, ho rosicato di brutto.

     

    Il momento più bello alla Fiorentina è stato nell’estate di Calciopoli, una sera abbiamo aspettato tutti la sentenza, è stato un momento drammatico nel ritiro di San Piero, potevamo essere mandati anche in serie B, ci diedero 19 punti di penalizzazione e nello spogliatoio nessuno si tirò indietro, in quel momento abbiamo capito la forza di quel gruppo che ci portò a fare delle annate straordinarie

     

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    Il momento più brutto è stato il furto contro il Bayern Monaco, meritavamo di passare e poi la semifinale persa ai rigori contro il Rangers, volevamo e potevamo vincere un trofeo

     

    La parata più bella? Quelle più belle sono quelle decisive che ti portano dei punti, contro la Lazio le mie parate hanno portato alla vittoria, le parate quando vinci 4-0 o perdi 3-0 hanno un valore diverso da quelle che poi sono davvero decisive per il risultato, poi è anche vero che in quelle stagioni avevamo delle difese molto forti”

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