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    QUANTO DURA DURIGON? – MARIO DRAGHI STA ASPETTANDO CHE PASSI FERRAGOSTO PER CAPIRE CHE FARE CON IL SOTTOSEGRETARIO LEGHISTA NOSTALGICO DI MUSSOLINI – IL CASO HA FATTO INCAZZARE L’ALA MODERATA (E GIORGETTIANA) DELLA LEGA, CHE HA SEMPRE VISTO DURIGON COME UN CORPO ESTRANEO AL PARTITO – IL PD INSISTE SULLE DIMISSIONI. IL PIANO B? LA REVOCA DELLE DELEGHE AD OPERA DI DANIELE FRANCO, MA VA VALUTATA LA REAZIONE DI SALVINI…


     
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    CLAUDIO DURIGON E MATTEO SALVINI FANNO SELFIE IN SPIAGGIA CLAUDIO DURIGON E MATTEO SALVINI FANNO SELFIE IN SPIAGGIA

    1 - QUALCUNO SPIEGHI A DURIGON CHI ERA DAVVERO ARNALDO MUSSOLINI: UN TANGENTARO, COMPLICE DI UN ASSASSINIO DI STATO – QUANDO MATTEOTTI FU RAPITO E UCCISO, AVEVA NELLA BORSA I DOCUMENTI CHE TESTIMONIAVANO UNA MAXI TANGENTE PAGATA DALLA PETROL OIL PER LO SFRUTTAMENTO DEI GIACIMENTI ITALIANI. A TRATTARE PER IL PAGAMENTO ERA STATO IL FRATELLO DEL DUCE A CUI IL SOTTOSEGRETARIO LEGHISTA VUOLE INTITOLARE IL PARCO COMUNALE DI LATINA, OGGI DEDICATO A FALCONE E BORSELLINO – ANCHE NELLLA LEGA CRESCONO LE PRESSIONI PER UN PASSO INDIETRO...

    https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/qualcuno-spieghi-durigon-chi-era-davvero-arnaldo-mussolini-tangentaro-279378.htm

     

    CLAUDIO DURIGON CLAUDIO DURIGON

    2 - DURIGON DURA MINGA - DRAGHI SPINGE PER FAR DIMETTERE IL SOTTOSEGRETARIO LEGHISTA DOPO LA STORIA DEL PARCO DI LATINA DA INTITOLARE AL FRATELLO DI MUSSOLINI: PURE LA PARTE GIORGETTIANA DEL CARROCCIO L'HA SCARICATO E IL CENTROSINISTRA PREPARA LA MOZIONE DI SFIDUCIA, ANCHE SE I GRILLINI CON LA LOMBARDI FURONO MENO INTRANSIGENTI... - LA SCRITTRICE TESTIMONE DELL'OLOCAUSTO EDITH BRUCK: "DURIGON DEVE ANDARSENE, È IL MINIMO, IN ITALIA C'È TROPPA TOLLERANZA VERSO I FASCISTI"

    https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/durigon-dura-minga-draghi-spinge-far-dimettere-sottosegretario-279456.htm

     

    3 - DURIGON, CASO SOSPESO SFIDUCIA PIÙ LONTANA È GELO CON GIORGETTI

    Alessandro Di Matteo per “La Stampa”

     

    matteo salvini con la mascherina di borsellino matteo salvini con la mascherina di borsellino

    Se ne parlerà dopo la pausa estiva, ma la vicenda Durigon rischia di creare più di qualche problema al governo e per questo le diplomazie sono già al lavoro per trovare una soluzione che eviti uno scontro in Aula tutto interno alla maggioranza. Enrico Letta non intende indietreggiare nella richiesta di dimissioni del sottosegretario leghista nostalgico delle «radici» fasciste di Latina, quella proposta di re-intitolare ad Arnaldo Mussolini il parco cittadino attualmente dedicato a Falcone e Borsellino per il Pd non restare senza conseguenze: Durigon deve fare un passo indietro, o deve essere spinto a farlo, altrimenti a settembre scatterà la "mozione di censura", probabilmente alla Camera.

    arnaldo mussolini 3 arnaldo mussolini 3

     

    Una posizione che, allo stato, palazzo Chigi avalla, nel senso che il premier avrebbe fatto sapere che su questa vicenda intende rimettersi alle decisioni del Parlamento. Ma le cose sono più complicate di così. Basta ascoltare Federico Fornaro, capogruppo di Leu, a favore delle dimissioni di Durigon, per capire che la faccenda è delicata: «La soluzione più intelligente da parte di Durigon sarebbe farsi da parte, evitando di mettere Draghi in oggettivo imbarazzo. Oggettivamente le sue dichiarazioni sono incompatibili con il ruolo che ricopre. E mi pare che anche la Lega stia entrando in quell'ordine di idee».

     

    MARIO DRAGHI DANIELE FRANCO MARIO DRAGHI DANIELE FRANCO

    In effetti, raccontano che anche Giancarlo Giorgetti non abbia affatto apprezzato le uscite del sottosegretario leghista e sono già diverse le prese di distanze di esponenti del Carroccio. Il senatore Enrico Montani ha rilanciato su Facebook il post dell'ex sindaco di Novara Massimo Giordano, leghista della prima ora, che attaccava Durigon.

     

    Ma uno dei principali dirigenti Pd fa capire di non contare molto sulla collaborazione del leader leghista: «Cercherà di prendere tempo, sperando che la cosa si smosci, perché è molto legato a Durigon, che non sembra abbia voglia di dimettersi».

     

    matteo salvini saluta claudio durigon foto di bacco (1) matteo salvini saluta claudio durigon foto di bacco (1)

    Reazione che, a maggior ragione, va messa in conto in caso di show-down in aula con la conta su una mozione, come spiega un parlamentare Pd, «se la mozione passa Draghi deve far dimettere Durigon. Ma questo rischia di aprire un problema con Salvini, che come minimo chiederà compensazioni e, magari, rilancerà la sua offensiva contro la Lamorgese».

    giancarlo giorgetti giancarlo giorgetti

     

    E, in ogni caso, il voto in aula segnerebbe una spaccatura della maggioranza che sostiene il governo. Enrico Borghi, Pd, lettiano, non ha dubbi: « Non si può stare al governo con Mario Draghi e strizzare l'occhio a CasaPound. L'immagine di Durigon rischia di sporcare anche all'estero quanto di positivo il governo Draghi sta facendo».

     

    MATTEO SALVINI CON IL LIBRO DI ENRICO LETTA MATTEO SALVINI CON IL LIBRO DI ENRICO LETTA

    E anche Andrea Romano, Pd area "Base riformista", ammette: «Di fronte al fatto che la destra solleva questa ambiguità sul fascismo è chiaro che il Pd non può fare nemmeno un passo indietro». Ma la mozione rischia anche di avere problemi di numeri. L'idea è di presentarla alla Camera, dove la ex maggioranza "giallorossa" ha margini più ampi.

     

    Ma anche in questo caso i numeri non sembrano al sicuro. Ettore Rosato, Italia viva, spiega che i voti dei renziani sulla mozione non ci sarebbero, perché le parole di Durigon sono senz' altro inaccettabili ma il documento di "censura" sarebbe contro il governo, non contro il sottosegretario.

    ENRICO LETTA MATTEO SALVINI ENRICO LETTA MATTEO SALVINI

     

    Ecco allora un "piano B", la revoca delle deleghe a Durigon ad opera del ministro Daniele Franco. A Pd, M5s e Leu potrebbe bastare. Ma anche in questo caso andrebbe valutata la reazione della Lega. Qualcuno, nel centrodestra e al governo, spera che la pausa estiva spenga la polemica. Ma anche ieri il tema antifascismo è tornato alla ribalta, con l'ex consigliere della Lega di Colleferro che ha proposto addirittura di dedicare una piazza a Hitler. Immediata la reazione dell'Anpi: «Intollerabile, va incriminato», dice il presidente romano dell'associazione Fabrizio De Sanctis. E con le amministrative in autunno è difficile che questo tema esca dall'agenda.

    MATTEO SALVINI E GIANCARLO GIORGETTI ALL HOTEL MIAMI DI MILANO MARITTIMA MATTEO SALVINI E GIANCARLO GIORGETTI ALL HOTEL MIAMI DI MILANO MARITTIMA claudio durigon andrea santucci claudio durigon andrea santucci arnaldo mussolini 1 arnaldo mussolini 1 claudio durigon foto di bacco (4) claudio durigon foto di bacco (4)

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