DAGOREPORT
DI MAIO DI BATTISTA
Quanto è ancora in grado di sopravvivere il governo Conte? I palazzi della politica sono tutti attenti al 23 aprile, giorno del fatidico Consiglio europeo. Non sarà a breve ma bisogna immaginare a settembre/ottobre un governo di unità nazionale, con un leader forte e che sappia governare la fase 3 della Ricostruzione, quando le risorse soprattutto europee dovranno essere gestite e smistate con equilibrio politico. L'equilibrio che in queste settimane troppo spesso è mancato, come dimostrano le tensioni tra Nord e Sud, o tra certi settori del Nord e Palazzo Chigi.
conte casalino
Ma un leader per un esecutivo di solidarietà non si vede nel Pd o in altri partiti. Non solo: negli altri paesi, davanti alla strage de Coronavirus, le polemiche politica si sono spente mentre da noi, malgrado l’accorato appello di Mattarella, divampano malumori, risse e vaffa.
Se il M5S si è spaccato in Europa, si spaccherà anche Italia, polverizzato ormai tra varie correnti in lotta tra loro. Ma anche nel centrodestra emergono novità.
gianni letta silvio berlusconi
Berlusconi, eterodiretto da Gianni Letta, ha mollato il sovranismo alla Borghi-Bagnai di Salvini ed è pronto a entrare in un governo di unità nazionale che superi Conte. E l’Eminenza Azzurrina si sta adoperando per un riavvicinamento, microscopico per ora, a Fratelli d’Italia. Salvini e Giorgia Meloni non si sono mai amati e ciò che tuona il Truce non lo sottoscrive Giorgia; e quel che dice Berlusconi, mentre fa incazzare Salvini, non viene criticato dalla Meloni.
ZAIA E ATTILIO FONTANA
Qualcosa nella Lega succederà. Sceso con la Lega nel limbo del 26 per cento dalle vette del 36, relegato ai margini della scena dopo uno slalom di uscite sul coronavirus che in 50 giorni ha spiazzato, confuso, infine deluso parte del suo elettorato, con la mossa di Berlusconi-Letta di appoggiare il governo sul Mes e mollare il centrodestra al suo destino, ora l’ex Truce rischia di veder travolta la sua leadership da Luca Zaia.
giorgetti fontana zaia
Il governatore del Veneto ha maturato una sua linea sull'Europa che non coincide con il massimalismo della Lega. E’ consapevole che il sistema industriale lombardo-veneto ha un disperato bisogno di liquidità e questa la può fornire soprattutto l'Europa. E si sta ritagliando un ruolo che si allontana dal massimalismo di Salvini e che fa scopa con l'ipotesi Giorgetti, il gianniletta della Lega, che da tempo spinge per la solidarietà nazionale.
borghi salvini bagnai
E forse l'immobilismo attuale della Lega non durerà a lungo. Dalle vette del 36 per cento, il Carroccio ormai galleggia intorno al 26 e Salvini sa bene che la soglia è il 25: se va sotto, tutto può succedere.