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    QUANTO VUOLE ESSERE FIGHETTO QUESTO SALONE DEL MOBILE DI BOERI - SCENOGRAFIA ALLA "EXPO", ARTISTICO PIÙ CHE FIERISTICO, MOLTO DIGITAL: ECCO COME SARÀ QUEST'ANNO L'EVENTO MILANESE, A CUI VOGLIONO PERSINO CAMBIARE NOME PER DARGLI UNA PATINA PIÙ TRENDY ED ESCLUSIVA VISTA L'ECCEZIONALITÀ DEI TEMPI - MA I MILANESI SI DIVIDONO TRA GLI ENTUSIASTI E I PERPLESSI...


     
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    Annachiara Sacchi per il “Corriere della Sera

     

    STEANO BOERI STEANO BOERI

    Molto scenografico, alla Expo. Nei padiglioni di Rho, ma anche nei quartieri di Milano. Digitale, come i tempi di pandemia richiedono. Artistico, più che fieristico. Visionario, scenografico. E «democratico», visto che i pezzi esposti saranno subito acquistabili dai visitatori, tra l'altro a prezzi ridotti (e una parte del ricavato andrà in beneficenza).

     

    SALONE DEL MOBILE SALONE DEL MOBILE

    Ecco come sarà il Salone del Mobile di quest'anno, edizione numero 59, dal 5 al 10 settembre, curata da Stefano Boeri: il mandato ufficiale gli è stato confermato ieri. Una grande mostra nei padiglioni di Rho. Aperta a tutti, non solo agli addetti ai lavori, e con il meglio della produzione dell'ultimo anno e mezzo.

     

    Dopo dieci giorni di trattative non facili, di tensioni e riconciliazioni, di mediazioni (anche con Boeri, che chiedeva mani libere per portare avanti il suo progetto) nell'ambiente burrascoso dei grandi marchi del design (la questione Salone è esplosa con le dimissioni di aprile di Claudio Luti da presidente della rassegna), ieri si è raggiunta finalmente la quadra. In «totale unanimità» secondo la versione ufficiale.

    SALONE DEL MOBILE AFFIDATO A STEFANO BOERI SALONE DEL MOBILE AFFIDATO A STEFANO BOERI

     

    Con gli ultimi strascichi di litigiosità, secondo quanti avrebbero voluto saltare la manifestazione del 2021 passando direttamente al 2022, ma che alla fine hanno dovuto cedere. Tutto (più o meno) risolto: Stefano Boeri lavorerà con un team di giovani architetti e professionisti di fama internazionale tra cui scenografi, visual designer, registi.

     

    salone del mobile salone del mobile

    In Fiera a Rho gli spazi e i percorsi tematici «dialogheranno in maniera inedita e dinamica con la nuova piattaforma digitale del Salone». Il format c'è, ed è rivolto non solo a buyer e professionisti ma, come prevede la visione di Boeri, al pubblico dei consumatori che potranno passeggiare per i padiglioni per tutta la durata della manifestazione e fare shopping a prezzi esclusivi sostenendo una causa benefica. Si spera in un pubblico internazionale (e vaccinato).

     

    salone del mobile salone del mobile

    Altra novità: non si chiamerà Salone del Mobile. L'evento avrà un nome diverso (non ancora svelato) «per sottolineare l'eccezionalità» dell'edizione che rappresenterà «un unicum nel panorama internazionale dei momenti dedicati all'arredamento e al design». Anche qui doppia versione: gli entusiasti. I perplessi.

     

    Di certo, però, sono già - come la tradizione del mobile vuole - tutti al lavoro, in attesa di una vera ripresa di cui questo Salone «ibrido» diventa simbolo. Bisogna pensare agli allestimenti, convocare i co-curatori, capire come sviluppare la rassegna in città cercando di fare previsioni sulle presenze.

     

    Claudio Feltrin di Federlegno Claudio Feltrin di Federlegno

    Claudio Feltrin, presidente FederlegnoArredo - fondamentale il suo ruolo in questa difficile partita - sembra soddisfatto. E fiducioso: «Quello di settembre - dice - sarà un evento in grado di mostrare il meglio del saper fare e del saper innovare delle nostre imprese. Un appuntamento che consacrerà Milano quale capitale indiscussa della design economy».

     

    stefano boeri stefano boeri

    Aggiunge Stefano Boeri: «Stiamo lavorando a un appuntamento imperdibile. Oltre alle migliori innovazioni delle aziende, saranno ospitati i prodotti di design in vendita, per rispondere al desiderio espresso da migliaia di famiglie e aziende di ripensare gli spazi della casa e del lavoro. L'evento del 2021 conferma la centralità di Milano come capitale mondiale dell'innovazione creativa e della generosità sociale».

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