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    CI SONO LAVORI CHE GLI ITALIANI NON VOGLIONO PIÙ FARE, TIPO IL SINDACO - QUATTRO PROPOSTE DI LEGGE DEL PD, CON LA LEGA DI SALVINI CHE INSEGUE: STIPENDI PIÙ ALTI E SCUDO PENALE PER I PRIMI CITTADINI, VISTO CHE DI CANDIDATI NON SE NE TROVANO PIÙ - L'OBIETTIVO È PAGARE CHI AMMINISTRA LE GRANDI CITTÀ 7 MILA EURO NETTI, INVECE DEGLI ATTUALI 4 - PIÙ TUTELE ANCHE A LIVELLO GIUDIZIARIO, PER NON ESSERE INDAGATI DOPO UNA FIRMA SBAGLIATA O BECCARE AVVISI DI GARANZIA SE UN BAMBINO SI SCHIACCIA DUE DITA ALL'ASILO...


     
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    Carlo Bertini per "La Stampa"

     

    il sindaco beppe sala e il comandante marco ciacci il sindaco beppe sala e il comandante marco ciacci

    «È il mestiere più bello del mondo, che nessuno vuole più fare», ebbe a denunciare due mesi fa il sindaco di Milano, Beppe Sala, quando la sua collega di Crema, Stefania Bonaldi, si beccò un avviso di garanzia per un bambino con due dita schiacciate nella porta di un asilo comunale.

     

    Rischi penali per stipendi certo non da nababbi. Quindi, a voler essere ottimisti, come il senatore dem Dario Parrini, una legge per dare più soldi ai sindaci e sgravarli da responsabilità penali improprie, come chiede il Pd, dovrebbe passare agevolmente, «visto che non ha colore politico e interessa tutti».

     

    beppe sala beppe sala

    Ma potrebbe essere un wishful thinking, un desiderio più che una certezza, visto il clima che si respira in Senato. E che si respirerà a settembre, alla vigilia di un voto in 1000 Comuni, con tutti i partiti che vorranno intestarsi la medaglietta al petto. Poco inclini all'abbraccio forzato con i nemici delle urne.

     

    Tanto che anche il Carroccio batte subito un colpo per non farsi scavalcare a sinistra dai dem. E deposita un proposta di legge per «garantire maggiore supporto ai Comuni e adeguato compenso per gli amministratori locali». Ben sapendo quanto la parola «sindaci» faccia vibrare Matteo Salvini, il Pd di Enrico Letta si porta avanti e presenta in un colpo quattro disegni di legge, per sanare una doppia ferita: quella degli stipendi che - per dirla con Luigi Zanda - crea una situazione «offensiva», in cui un sindaco di una grande città guadagna 4 mila euro netti.

    ENRICO LETTA VOTA ALLE PRIMARIE PER ROMA 1 ENRICO LETTA VOTA ALLE PRIMARIE PER ROMA 1

     

    E quella del rischio penale, visto che basta una firma sbagliata per finire nei guai. «Questi 4 ddl, un po' rivoluzionari - dice la capogruppo Pd al Senato, Simona Malpezzi - provano a restituire centralità e dignità alla figura dei sindaci, primi referenti politici dei cittadini».

     

    LUIGI ZANDA NICOLA ZINGARETTI LUIGI ZANDA NICOLA ZINGARETTI

    Quattro proposte: sulla responsabilità penale e amministrativo-contabile dei sindaci, sulle indennità, sui contributi previdenziali e sull'esercizio in forma associata di alcune funzioni. I dem la prendono larga, poiché «il Pnrr prevede 150 linee di intervento e migliaia di progetti da realizzare con un rigido cronoprogramma e il ruolo dei sindaci sarà decisivo».

     

    simona malpezzi simona malpezzi

    Ma il vulnus retribuzioni va sanato, oggi scoraggia molti a candidarsi. Lo solleva il presidente dell'Anci, Antonio Decaro, sindaco di Bari, e lo dimostra Eugenio Comincini, che firma uno dei ddl del Pd, già sindaco di Cernusco sul Naviglio: in una cittadina di 35 mila abitanti prendeva 2.187 euro netti al mese.

     

    ANTONIO DECARO ANTONIO DECARO

    La legge Zanda, una delle 4 proposte, punta a far lievitare le indennità, agganciandole a quelle di governatori e consiglieri regionali. Per far guadagnare 7 mila euro netti a chi guida Roma, Milano e le grandi città, circa mille euro in meno a chi guida comuni più piccoli e via a scalare.

     

    Un'operazione che costerebbe 150 milioni di euro nel 2021 per i sindaci dei quasi 8 mila comuni italiani. L'altra riforma dei dem è sulla responsabilità penale ed erariale dei sindaci: mira a limitare l'imputabilità per i reati di abuso d'ufficio ed omissione impropria, legandoli alle competenze espressamente attribuite ai sindaci; a limitare ai soli casi di dolo la responsabilità amministrativo-contabile, come previsto in via transitoria dal Decreto Semplificazioni. Tutti questi disegni di legge verranno incardinati presto nella Commissione Affari costituzionali del Senato. E anche se tutti, come per la legge contro l'omofobia, sono d'accordo sui principi, si vedrà se avranno una sorte migliore del Ddl Zan.

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