DAGOSUDATO
ALITALIA HOSTESS
Presso gli aeroporti nazionali serviti da Alitalia (che nel corso del tempo ho conosciuto praticamente uno ad uno) dopo il primo atto svoltosi lo scorso anno, va in scena il secondo atto di puro sadismo: imposizione della divisa invernale al personale Alitalia quando in Italia si registrano temperature variabili dai 35 ai 45 gradi.
Per giunta, all'aeroporto internazionale di Fiumicino, Aeroporti di Roma ha deciso di tenere spenta l'aria condizionata del settore T1 o di tenerla così bassa da suscitare sgomento perfino tra i passeggeri che sbarcano al molo B e iniziano a grondare sudore seppure in calzoncini e t-shirt. Una crudeltà senza precedenti "made of italy" come recitava quel patetico slogan coniato lo scorso anno.
PADOAN ALITALIA
Ebbene sì, nel 2016, come si ricorderà, è stata introdotta la divisa disegnata dal signor Ettore Bilotta. Divisa che - è bene sottolineare - presenta la sola versione invernale in lana con camicia molto spessa a manica lunga. Cioè: per la prima volta dalla fondazione ad oggi, Alitalia ha fornito al proprio personale di volo e di terra una sola uniforme, prettamente invernale, infischiandosene se in estate ci si muoia di caldo e ci si sudi in maniera oscena e ci si senta male.
Lavori a terra? D'inverno starai comodo con la divisa invernale e d'estate invece ci farai il bagnetto dentro quando ci sono dai 30 ai 40 gradi ed oltre. Mentre il personale delle grandi aziende di tutto il mondo dispone di regolari divise estive leggere, Alitalia-Aai-Etihad impone questa inaccettabile condizione che più infame a crudele non si riesce a crede. Provate voi a rovistare nell'armadio e tirate via dalla naftalina il primo abito invernale che trovate. Indossatelo con una bella camicia spessa a manica lunga. Ed abbiate cura di chiudere il colletto con la cravatta ed uscite in strada. Portatelo per una decina di ore e poi ditemi come vi sentite. E ripetete l'operazione per tutto il periodo caldo.
E guai se osi sfilarti la giacca! Il protocollo prevede che la si indossi allacciando rigorosamente il primo bottone! E non sto scherzando: se vuoi ricevere il tuo salario - dice Alitalia/Sai/Etihad - devi circolare in aerostazione in quel modo. I passeggeri ci vedono grondare sudore a tutte le ore e non riescono a capire. Gli facciamo pena. Invece noi capiamo solo che siamo degli schiavi. Ecco cosa siamo. Costretti a vestire come nessun essere umano senziente farebbe perché è semplicemente contro natura. Sarebbe come chiedere ad un impiegato svedese di lavorare in calzoncini e magliettina per tutto l'anno: semplicemente folle.
ALITALIA ETHIAD
Ma il Bilotta - e chi gli ha consentito di spingersi sino a questo punto senza tenere conto della sofferenza umana - non se ne è reso conto... forse non viaggia. O forse in estate costui veste con completi di lana, chi lo sa. E che dire dei colleghi di volo? Passi da zone con temperature torride a zone con temperature rigide? Nessun problema: Bilotta ti ci spedisce con il completino di lana ed Alitalia ci sta e te lo impone! Ditemi voi a che punto siamo arrivati. Eppure nessuno muove un dito. Nemmeno i nostri capi e le nostre cape.
ALITALIA
Ci guardano e non si curano di noi. Loro fanno su e giù abbigliati con graziosi abiti e completi estivi e noi lì sull'orlo dello svenimento con la divisa pregna di sudore che se la strizzi ci puoi riempire un secchio. Anzi, ti riprendono se - come accennato prima - ti sfili la giacca o se allenti il nodo della cravatta per respirare.
Qualcuno disse che la donna avrebbe partorito con dolore e l'uomo lavorato col sudore... ma non disse che ciò avrebbe riguardato i poveracci solamente!
SCIOPERO ALITALIA
P.S.
Si fa presente che ad un anno dall'allontanamento del gruppo FORINT che per anni ed anni ha rifornito il personale Alitalia con vere divise appositamente studiate per il nostro tipo di lavoro, il prodotto Bilotta sta letteralmente cadendo a pezzi poiché trama e ordito non reggono più e sono di così scarso valore che ci si vergogna ad indossarla (per sincerarsi di quanto scritto, basterebbe fermare un dipendente qualunque e dare uno sguardo da vicino).