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    QUEL CHE RESTA DEL PONTE MORANDI SARÀ ABBATTUTO ANCHE PERCHE’ IL PILONE RIMASTO IN PIEDI E’ PIÙ CORROSO DI QUELLO CROLLATO - PER DISFARSI DEI DUE TRONCONI, LA STRADA MIGLIORE È QUELLA DELLA DEMOLIZIONE CONTROLLATA: OVVERO INSTALLARE DELLE PICCOLE MINE CHE, A INTERVALLI DI TEMPO REGOLARE, SGRETOLERANNO LE DUE ESTREMITÀ


     
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    Estratto dell’articolo di Matteo Pucciarelli per “la Repubblica”

     

    il ponte di genova e le case sottostanti il ponte di genova e le case sottostanti

    […] Insomma, è bastato andarsi a rivedere un esame vecchio di quasi un anno per capire che il rischio di un crollo del pezzo di ponte a Levante è altissimo. […] […]Giovanni Toti, ha a sua volta scritto ad Autostrade per l' Italia: «Viste le condizioni di pericolo, si resta in attesa di conoscere le attività che la vostra società intende immediatamente porre in essere, nel rigoroso rispetto delle azioni richieste dall' autorità giudiziaria, per la messa in sicurezza o demolizione dei tronconi del viadotto non collassati ed instabili».

     

    Anche la Procura - l' area è sotto sequestro - ha fatto sapere che darà subito il via libera per le eventuali operazioni di smontaggio o demolizione dei due pezzi ancora in piedi. […]

     

    il ponte di genova e le case sottostanti il ponte di genova e le case sottostanti

    Una cosa comunque è certa: neanche un guardrail di Ponte Morandi rimarrà al proprio posto. Lo smantellamento sarà totale e - confida Toti - rapido. Adesso quindi tocca ad Autostrade dare una risposta su modalità e tempi dell' operazione. […]

     

    I costi dello smantellamento saranno a carico di Autostrade […] Non sarà comunque un lavoro agile. Secondo alcuni esperti dell' università di Genova la via migliore per disfarsi dei due tronconi è quella della demolizione controllata: ovvero installare delle piccole mine che, a intervalli di tempo regolare, sgretoleranno le due estremità.

     

    il ponte di genova e le case sottostanti il ponte di genova e le case sottostanti

    Un crollo a "piccole dosi", quindi, che garantirebbe tempi rapidi e una maggiore sicurezza dell' area. Mentre uno smontaggio sarebbe più complicato vista l' altezza del viadotto, oltre ovviamente ad avere tempi più lunghi. Quali che siano le decisioni tecniche, la coppia Toti - Marco Bucci (il sindaco di Genova) ha fretta di chiudere questo primo capitolo di una vicenda che invece rischia di durare anni.

     

    il crollo del ponte morandi a genova il crollo del ponte morandi a genova

    Prima ci si sbarazza del ponte e prima si ricomincia a costruire, è il ragionamento. Verranno con ogni probabilità sacrificati i palazzi sotto la parte a est del viadotto, gli abitanti sono sfollati dal giorno stesso del crollo e non è detto che potranno tornare mai più anche solo a prendere altri oggetti nelle proprie case. […]

    il crollo del ponte morandi a genova il crollo del ponte morandi a genova

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