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oliver stone 6
Ennio Morricone non amava essere criticato dai registi con cui lavorava. E sapeva infuriarsi quando qualcuno metteva in dubbio l’efficacia delle sue partiture. Se lo ricorda bene Oliver Stone con cui il compositore romano collaborò per la colonna sonora di “U Turn - Inversione di marcia”, un thriller con Sean Penn e Jennifer Lopez, girato nel deserto dell’Arizona.
Il regista - intervistato da Silvia Bizio per “la Repubblica” - ricorda le divergenze di opinioni con Morricone sul suo lavoro: “Mancava qualcosa nella sua colonna sonora, solo metà mi era piaciuta molto, allora gli chiesi di scrivere altre cose e si arrabbiò moltissimo. Morricone era convinto che quello che aveva scritto andasse bene, e arrivederci. Ma io non mollai la presa e lo feci tornare in America una seconda volta, cosa che lo fece andare in bestia anche perché non amava viaggiare, gli piaceva starsene a Roma”.
ennio morricone walk of fame
Tra i due ci furono incontri carichi di nervosismo e battibecchi, non riuscivano a intendersi sul prodotto finale: “Cercavo di spiegargli - ricorda Stone - che tipo di musica immaginassi per il lato avventuroso del film, una cosa tipo il cartone animato Willy il Coyote. Ricordo di avergli mostrato dei fumetti di Tom & Jerry con musica be-bop, jazzy, bee bee boom, bam, boom... Mi guardò e disse: "Cioè, vuoi che io scriva musica per cartoni animati?". Gli risposi: "Esatto. Dopotutto, è proprio quello che hai fatto per i film di Sergio Leone"”.
ennio morricone
Morricone reagì malissimo ma riuscì comunque a trovare il modo di accontentare Oliver Stone: “Non la prese bene. Non aveva un grande senso dell'umorismo, e io lo stavo provocando. Ma alla fine per U Turn scrisse la musica perfetta. Sapeva mettersi al servizio dei registi, anche quando gli facevano girare le balle. Era il massimo del professionismo”.