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    QUELLA VOLTA CHE RENZO ARBORE VENNE “RAPITO” IL GIORNO DELLA VITTORIA DEL PRIMO SCUDETTO DEL NAPOLI – ERA IL 1987, IL SUO RACCONTO: “C'ERA UN GRUPPO DI TIFOSI CHE SI CHIAMAVA ‘QUELLI DELLA NOTTE’. MI ‘RAPIRONO’ IL GIORNO DELLA PARTITA E MI PORTARONO A SAN GIOVANNI A TEDUCCIO. LÀ C'ERA UNA BANDA E UNA SFILATA DI MASCHERE CON TUTTI I CALCIATORI. MI ACCOMPAGNARONO IN TEMPO ALLO STADIO, FACENDO TUTTI I SENSI VIETATI. LA PARTITA LA VIDI CON LUCIANO DE CRESCENZO E MARISA LAURITO….”  


     
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    Estratto dell’articolo di Andrea Parrella per www.fanpage.it

     

    RENZO ARBORE RENZO ARBORE

    A Napoli lo scudetto non è norma. Il racconto di una città immersa in un'atmosfera di gioia e attesa perenne per il trionfo nazionale dopo 33 anni è un mosaico con un campionario di tessere che vanno oltre lo sport, abbracciano ricordi televisivi, musicali, di cinema e cultura.

     

    marisa laurito renzo arbore gianni mina marisa laurito renzo arbore gianni mina

    È un continuo richiamo obbligatorio a immagini riferite ai due precedenti scudetti, in particolare il primo, quando la Rai mise in piedi una grande festa televisiva condotta da Gianni Minà – memorabile l'intervista a Massimo Troisi – in cui ebbe un ruolo fondamentale anche Renzo Arbore. Maradona, Giordano, Renica, Garella, Ferrara, alla Rai per la festa del 1987 c'erano tutti gli eroi di quel primo tricolore.

     

    RENZO ARBORE RENZO ARBORE

    Il conduttore ricorda quei giorni entusiasmanti a Fanpage.it, in una conversazione registrata nella domenica di illusione, quella di Napoli-Salernitana che avrebbe potuto regalare lo scudetto matematico e che invece è finita in pareggio.

     

    Arbore, mettiamo da parte la scaramanzia e, nelle segrete stanze di questa telefonata, diamo per scontato che lo scudetto sia cosa fatta. Cosa ricorda del primo tricolore e di quella festa televisiva?

    “Quello speciale è rimasto nel mio cuore. Cantammo una canzone di Mario Abate, Core Napulitano, di cui adattai il testo inserendo la parola "scudetto". Riuscimmo a mettere insieme tutti i cantanti napoletani che erano lì alla sede Rai di Fuorigrotta. C'erano tutti, fu il primo scudetto e qualcosa di epocale, inimmaginabile, in un momento in cui la città era sempre sfortunata, no di certo quella di oggi.”

    renzo arbore racconta lucio dalla foto di bacco (2) renzo arbore racconta lucio dalla foto di bacco (2)

     

    Quella celebre festa televisiva come nacque?

    “Nemmeno lo ricordo. Qualcuno evidentemente mi interpellò, quelli erano anni in cui ero molto popolare. Allo stadio San Paolo, al tempo, c'era un gruppo di tifosi che si chiamavano Quelli della notte, i quali mi "rapirono" alle 13 del giorno della partita che festeggiava lo scudetto a Napoli. Non l'ho mai raccontato.

     

    Vennero a chiamarmi nell'albergo dove alloggiavo con una scusa, io scesi in camicia, mi stavo cominciando a vestire per andare allo stadio e loro mi portarono a San Giovanni a Teduccio. Là c'era una banda che intonava Quelli della notte e c'era una sfilata di maschere con tutti i calciatori.”

     

    E la partita?

    renzo arbore e mara venier a domenica in show1 renzo arbore e mara venier a domenica in show1

    “Mi accompagnarono in tempo allo stadio, facendo tutti i sensi vietati. La vidi con Luciano De Crescenzo e Marisa Laurito. Di certo non potevo perdermela. Quella festa in diretta Rai resta un reperto incredibile. Alla serata erano presenti tutti i calciatori e tantissimi artisti. Sì, tutti i più noti al tempo. Da Peppino Di Capri, Teresa De Sio, Mario Merola, Nino D'Angelo, James Senese e tanti altri. Si sa che gli artisti napoletani raramente si riuniscono, mentre in quell'occasione tutti vennero a cantare quella canzone.” […]

    nino frassica renzo arbore nino frassica renzo arbore

     

    “Alla fine degli anni Ottanta c'era questa forma di rifiuto?”

    Io ho vissuto con Luciano De Crescenzo quegli anni bui caratterizzati dalla camorra, la criminalità, ma anche il rifiuto della cartolina. Si combatteva con l'idea della bellezza retorica della città, ma io ritengo che anche quella sia una cosa da celebrare. Ormai gli stessi napoletani la qualificano come città più bella del mondo e io che ho girato il mondo lo confermo senza dubbio.

     

    Al netto di quelle sacche micidiali che restano, Napoli resta la città più bella del mondo e questo scudetto è il suggello di una stagione straordinaria che va oltre lo sport. È anche oleografica se vuoi, ma una certificazione. Sorrentino, Garrone, De Giovanni, Mare Fuori, i 60 anni della sede Rai, è un momento incredibile e bisogna ammetterlo.

    mara venier renzo arbore 2 mara venier renzo arbore 2

     

    Ha citato Mare Fuori, anche in televisione Napoli ha una rilevanza assoluta. Cosa guarda?

    Sono molto contento per il successo di Salemme, ingiustamente messo in disparte dalla critica in passato, così come mi piace anche Bar Stella, che ha preso una bella via. […]

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