Monica Guerzoni per corriere.it
GIANCARLO GIORGETTI
È una furia Giancarlo Giorgetti, il numero due della Lega si volta sulla porta dell’aula di Montecitorio e si calca la mascherina sul viso: «Chiedono collaborazione alle opposizioni e poi vengono qui a prendere per il c... sui morti? Ecco, prendersela coi morti anche no». Mancano cinque minuti alle 11, la seduta è appena ripresa dopo la lunga interruzione decisa dal presidente Roberto Fico subito dopo l’informativa di Giuseppe Conte sull’emergenza Covid19.
La Lega reagisce con cori di «buffone» e «vergogna» all’intervento di Riccardo Ricciardi (M5S) (qui chi è l’esponente dei 5 Stelle) contro la gestione lombarda della sanità. Il presidente del Copasir Raffaele Volpi si alza e corre verso la presidenza, poi assesta una sonora manata sullo scranno di Fico: «Presidente così non si può!». Seduta sospesa, tutti fuori in Transatlantico. Giorgetti incrocia Roberto Speranza e si sfoga: «Tira male, io ve lo dico, qui finisce male.
speranza
Qualcuno deve metterli in riga, coi morti che ci sono stati...». Il ministro della Salute comprende la tensione dell’ex sottosegretario a Palazzo Chigi: «Hai ragione Giancarlo, che ti devo dire? Hai ragione». E lo stesso ammetterà due minuti dopo Nico Stumpo di Leu. La scena si sposta in cortile, con Fico attorniato dai leghisti in cortile. C’è Volpi che si scusa con il presidente per la manata sul banco («Io di solito sono istituzionale...») e racconta con le lacrime agli occhi: «Io sono di Brescia e ho perso tre amici». E c’è Giorgetti che ripete il suo avviso: «Non si può chiedere collaborazione alle opposizioni e poi venire in aula a provocarci sui morti».
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