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    “I RUSSI STANNO MACINANDO GLI UCRAINI NEL DONBASS" - OSPITE A “TAGADÀ”, DOMENICO QUIRICO DICE LE COSE COME STANNO: "GRAZIE ALL’ARTIGLIERIA, L’ESERCITO DI PUTIN E’ UNA MACINA, LE GRANDI PIETRE DEI MULINI CHE RIDUCONO IL GRANO IN FARINA, IN POLVERE. INVECE DEI CHICCHI CI SONO UOMINI, CASE, CAMPI, CITTÀ...INVIARE ALTRE ARMI? POSSONO MANDARE GLI ARMAMENTI CHE VOGLIONO MA FINO AL FIUME DNPRO NON C'È PIÙ NULLA. MEZZA UCRAINA NON ESISTE PIU’…”


     
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    DOMENICO QUIRICO A TAGADA DOMENICO QUIRICO A TAGADA

    Da https://www.iltempo.it

     

    Una macina che trita uomini, lentamente, uno dopo l'altro. È da brividi la metafora usata da Domenico Quirico per riferirsi all'avanzata delle forze armate russe nel Donbass. Altro che "impantanati", l'esercito di Vladimir Putin rischia di non lasciare nulla sul terreno. Il veterano degli inviati di guerra ha commentato gli sviluppi del conflitto in Ucraina mercoledì 25 maggio nel corso di Tagadà, il programma condotto da Tiziana Panella su La7.

     

    Soldati russi Soldati russi

    "È il nuovo ricatto di Putin". L'ambasciatore Massolo svela cos'ha in mente la Russia

    Il giornalista della Stampa fa cadere alcuni luoghi comuni del racconto bellico delle ultime settimane. L'esercito russo sta agendo come "una macina, le grandi pietre dei mulini che riducono il grano in farina, in polvere. Invece dei chicchi ci sono uomini, case, campi, città... È la macina russa, stanno macinando gli ucraini" commenta Quirico gelando i conduttori. Sii parlava infatti dell’ulteriore invio di armi all'Ucraina per fermare l'avanzata russa. Ma a cosa serve mandare armi se non ci sarà nessuno per usarle, argomenta Quirico: "Possono mandare gli armamenti che vogliono ma fino al fiume Dnpro non c'è più nulla. Mezza Ucraina" non c'è più, afferma il giornalista. 

     

    soldato filo russi a mariupol soldato filo russi a mariupol

    Il racconto di Domenico Quirico stride con la narrazione di una resistenza ucraina sempre più forte e dei russi che rallentano. "Ognuno racconta la sua verità. L'avanzata è lenta perché annientano tutto quello che c'è davanti, i russi si affidano al 'dio della guerra', l'artiglieria. I tempi sono lenti, ma i russi distruggono tutto. È la guerra d'attrito, logora lentamente fino a quando" la resistenza "si spezza e crolla tutto". A Mariupol "questi tonti dei generali ucraini per far propaganda hanno lasciato i soldati chiusi sotto l'acciaieria Azovstal. Qui è guerra di artiglieria, come la prima guerra mondiale. I russi sono rimasti lì".

     

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