Da “Circo Massimo - Radio Capital”
raffaele cantone firma la locandina dello spettacolo
Dalla regione Umbria governata dal PD al comune 5 stelle di Roma passando per l'inchiesta che coinvolge il leghista Siri, nelle ultime settimane sono stati diversi gli incroci fra politica e magistratura. "Parliamo di indagini per le quali non ci sono sentenze e serve doverosa cautela. Ma il tema corruzione non è un fenomeno che può essere archiviato semplicemente", dice a Circo Massimo, su Radio Capital, il presidente dell'Anticorruzione Raffaele Cantone, "Le indagini che per esempio hanno sfiorato il comune di Roma con riferimento al presidente del consiglio comunale mi sembravano molto preoccupati, ma noi che abbiamo il quadro sappiamo che ce ne sono tantissime, che riguardano vicende minori e dimostrano che la corruzione non è affatto un fenomeno archiviato.
Catiuscia Marini
C'era chi aveva pensato che il tema potesse essere affrontato solo con un po' di buonsenso: il buonsenso è utile, è il primo motore del comportamento corretto, ma le regole servono a garantire le persone perbene e a evitare che i soggetti non perbene facciano quello che vogliano. A volte ho l'impressione che 'regola' venga considerata una cattiva parola".
Cantone definisce "preoccupante" il meccanismo umbro della gestione dei posti di lavoro "in un settore delicatissimo come la sanità. Restando il beneficio del dubbio, preoccupa che oggetto di eventuali interventi clientelari sono anche le nomine di primari: il livello di pericolosità dello scegliere un primario che non sia il migliore ma che sia il più ammanigliato non mi sembra che possa essere messo in discussione".
raffaele cantone presidente della corte
Nell'inchiesta umbra si parla anche di legami con la Massoneria: per il magistrato "non bisogna fare generalizzazioni, non credo che tutta la massoneria sia criminale o che questo di per sé sia sintomo di criminalità. Ma anche questo non meraviglia".
A proposito di Siri, il ministro dell'interno Salvini lo ha definito "persona onesta e specchiata" nonostante avesse alle spalle il patteggiamento di una condanna a un anno e otto mesi per bancarotta fraudolenta: "Il giudizio di specchiatezza ha anche un che di soggettivo. Per me uno che patteggia una bancarotta è colpevole di una bancarotta. Poi io ho le mie valutazioni ritenendo che la bancarotta sia un reato grave, evidentemente il ministro Salvini la pensa diversamente", commenta Cantone.
ARMANDO SIRI
La discussione politica tocca anche il tema delle dimissioni in caso di rinvio a giudizio: servono delle regole? "Credo che debba esserci un'autoregolamentazione della politica, che si assume le resposabilità. Credo sia giusto che la politica valuti lo stato dell'indagine e la gravità delle imputazioni per fare le scelte. Per quanto si possano stabilire regole, sarà sempre difficile individuare la soluzione nel caso concreto", ragiona il magistrato, "A me non ha mai convinto l'idea di dimissioni immediate in caso di avviso di garanzia.
raffaele cantone
Credo sia giusto fare la valutazione concreta dei fatti. E la valutazione concreta dei fatti può persino prescindere dal carattere di rilevanza penale. Ci sono comportamenti penalmente irrilevanti che sono politicamente gravi, per esempio la frequetazione di pregiudicati, per cui potrebbe essere necessario che qualcuno si dimetta senza aver commesso un illecito penale, e credo che sia giusto che la politica sia in grado di fare valutazioni corrette valutando caso per caso in relazione alla gravità".
C'è voglia di deregolamentazione, dalla politica ad altre parti della società italiana: "Se deregolamentazione significa semplificazione, siamo d'accordo; se invece significa lasciare mani libere... credo sia una scelta legittima della politica ma anche pericolosa", dice Cantone, "Quando si gestiscono interessi pubblici, è necessario che ci siano le regole per stabilire come. Se non stabilisco le regole per come dare un appalto, lo posso dare a mio fratello e sarebbe legittimo".
ARMANDO SIRI
Parlando di appalti e sbloccacantieri, viene aumentato il livello degli appalti affidati previa richiesta di tre preventivi: "Credo sia una norma pericolosa", dice Cantone, "Se facciamo un preventivo per fare un lavoro a casa nostra, facciamo un minimo di sondaggio di mercato? Credo che vada fatto anche per la pubblica amministrazione. Credo che la previsione di un numero più alto di preventivi crei anche un minimo di concorrenza. Credo che questa norma non sia corretta, soprattutto sul piano di garantire migliori servizi per la pubblica amministrazione.
ARMANDO SIRI
Mantengo le mie riserve, non mi va di dire che è una norma sblocca tangenti, è esagerato, ma non va nella giusta direzione. E non credo che servirà davvero a sbloccare gli appalti. A me non risulta che ci siano mai stati blocchi per gli appalti sotto i 200mila euro. Il vero problema del Paese sono i grandissimi appalti, per i quali spesso viene fatta una progettazione non corretta o gare fatte male. La norma fino ai 200mila euro non so che effetti avrà, ma non sono quelli gli appalti che rappresentano i problemi del Paese".
siri salvini
Dell'ampliamento del subappalto, invece, Cantone è "meno preoccupato. L'Europa ci ha chiesto di essere meno rigorosi, anche perché forse conosce meno i rischi del subappalto, ma dobbiamo tenerne conto. Nel provvedimento sicurezza l'utilizzo del subappalto irregolare viene punito in modo molto più grave del passato, non è più una contravvenzione ma un delitto. Il vero problema del subappalto è il rischio di infiltrazione della criminalità organizzata, e quella norma può garantire. Poi c'è un problema di carattere generale su come funzionano gli appalti: se vinco un appalto e subappalto il 50%, c'è un problema di efficienza. Ma sono meno preoccupato di quanto su questa norma si dica tanto, a mio modo di vedere
raffaele cantone
E della riforma dell'abuso d'ufficio che vuole proporre il ministro Salvini, Cantone pensa sia "un tema corretto da porsi, c'è un enorme iato fra i procedimenti che si avviano e quelli che si concludono con sentenza di primo grado, e ancora maggiore fra quelli con sentenza di primo grado e quelli con sentenza confermata in appello.
matteo salvini armando siri
C'è differenza, perché la norma è oggettivamente problematica. Credo che su questo punto sia corretto porsi il problema. Quella norma rappresenta un alibi spesso per gli amministratori per non assumersi la responsabilità. Io credo che l'abuso di ufficio sia opportuno che resti, bisognerebbe individuare un criterio per inviduare con chiarezza quali sono le fattispecie davvero punibili. È un tema che credo sia opportuno che venga posto".