Dagotraduzione dalla BBC
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Dopo più di un anno di isolamento sociale dovuto alla pandemia, molti si stanno preparando a un’estate focosa, soprattutto tra i vaccinati: ma sarà proprio così?
In gran parte del mondo, il Covid è ancora dilagante e durante la pandemia il desiderio sessuale è diminuito sia nei single che nelle coppie. Secondo gli esperti mano mano che le persone vaccinate aumentano e le restrizioni vengono alleggerite, sale la probabilità che tornando alla vita sociale le persone cerchino un qualsiasi legame profondo, non solo sessuale.
Molti pubblicizzano i prossimi mesi come una sorta di ritorno ai «ruggenti anni Venti», in riferimento al periodo di eccessi che seguì la pandemia di influenza spagnola del 1918. E i primi segnali sembrano indicare che sarà proprio un’estate di passioni.
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Basta guardare le pubblicità. Il marchio di moda Suitsupply ha pubblicato immagini di corpi nudi intrecciati l’uno con l’altro puntando sullo slogan: «la nuova normalità sta arrivando». Allo stesso modo, l’italiana Diesel ha lanciato una campagna pubblicitaria con foto di coppie che si baciano appassionatamente.
Ma la pubblicità non è l’unica che fa pensare a un'estate bollente, ne è prova il comportamento dei consumatori. Negli Stati Uniti, le vendite di preservativi sono aumentate del 23% ad aprile rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
La Durex ha fatto sapere di aver registrato aumenti delle vendite a doppia cifra anche ad aprile, e attribuisce alla riduzione delle restrizioni il merito dei nuovi incassi: anche lo scorso anno, durante l’estate, quando ci fu un allentamento dei blocchi, le vendite aumentarono sensibilmente.
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«Quando dobbiamo affrontare la nostra mortalità, abbiamo la tendenza a rischiare di più... vogliamo ottenere il massimo dalla nostra vita», sipega Ashley Thompson, professore associato di psicologia presso l'Università del Minnesota, negli Stati Uniti, specializzato in sessualità e comportamento. Questo comportamento fa parte della sua «teoria della gestione del terrore», secondo la quale l'ansia di morte controlla il comportamento umano. «Comportamenti sessuali casuali possono essere legati ai sentimenti negativi sulla morte».
Tuttavia, Thompson e altri esperti che studiano il sesso pensano che, nonostante alcuni segnali, la previsione di un'estate a ruota libera su larga scala potrebbe essere esagerata. «Non c'è dubbio che ci sono persone che probabilmente esitano a tornare a fare l’amore», dice.
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Anche se il sesso non è preoccupante, l’«ansia da rientro» fa sì che le persone possano aver paura di ciò che non è totalmente sicuro, e siano stressate dalla possibilità di essere respinti. Un sondaggio dell'American Psychological Association di marzo ha mostrato che la metà di tutti gli americani si sentiva ansiosa all’idea di impegnarsi in qualsiasi tipo di interazione con le persone.
Anche Justin Garcia, direttore esecutivo del Kinsey Institute dell'Università dell'Indiana, la più grande organizzazione mondiale di ricerca sul sesso, è scettico. Al contrario, crede che il risultato più probabile sarà che «assisteremo a un ritorno alla linea di base della vita pre-pandemica, e non sarà questa l’estate della dissolutezza». Ad aprile, un nuovo sondaggio Kinsey ha mostrato che su 2.000 americani, più della metà non erano interessati alle avventure di una notte e il 64% era meno interessato ad avere più di un partner sessuale alla volta, rispetto a prima della pandemia.
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Quindi, nonostante la narrativa prevalente dell'edonismo, Garcia pensa che sia improbabile che le persone si precipitino di nuovo a fare festa. «Ci sono ancora molto dolore e molti traumi», dice. «C'è ancora molto stress collettivo e ansia da risolvere nelle nostre vite sociali».
Gli accademici concordano anche sul fatto che l'ansia sociale indotta dalla pandemia potrebbe essere un fattore dirimente. Viren Swami, professore di psicologia sociale presso l'Anglia Ruskin University, Regno Unito, che studia la sessualità, ha recentemente scritto come un’«estate d'amore» sia improbabile, non da ultimo perché molti di noi si sentiranno ancora ansiosi persino di stare con altre persone nella stessa stanza, figuriamoci nello stesso letto.
PECCATI SESSUALI
Secondo Swami, anche se questa estate molte persone potrebbero essere in cerca di rapporti sessuali sicuri – per esempio «aggiungendo la siringa [emoji] sul proprio profilo di Tinder» per dimostrare che si è stati vaccinati -, forse sarà un periodo più incentrato sul «ri-valutare come e perché creiamo relazioni con altre persone». Questo perché dopo un anno di difficoltà e tensione mentale, desideriamo ardentemente connessioni emotive con gli altri, siano esse platoniche o romantiche -«quasi come un 'just in case' - nel caso dovessimo ripetere tutto questo», dice.
E, comunque, i confronti tra l'estate del 2021 e i ruggenti anni Venti potrebbero essere del tutto fuorvianti. Dopo l’epidemia di spagnola del 1918, le persone si sono buttate sul lavoro e sulla spesa. E non ci sono dati a confortare la teoria che l’attività sessuale sia aumentata dopo la crisi sanitaria.
COPPIA SESSO
«Non si è studiato il sesso fino alla metà del 1900», e anche allora, restava comunque un argomento tabù, spiega Thompson. «Quando pensi a questi eventi epocali che avrebbero potuto avere un impatto sul nostro comportamento sessuale, semplicemente non avevamo i fondi, gli strumenti o le risorse per studiarli in quel momento».
Inoltre, un secolo fa, la maggior parte delle persone non viveva una vita di dissolutezza decadente in stile Great Gatsby. Avevano altro in mente oltre alle feste. «Per la maggior parte della popolazione, era un periodo di povertà, era un periodo di difficoltà», dice Swami. «Era un periodo di costruzione del dopoguerra. Non si trattava solo di persone che si divertivano, bevevano e facevano sesso».
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«Penso che investiremo di più nelle persone», afferma Garcia. Più che l’estate del sesso, sarà «l'estate della socialità».
Ad esempio, le app di incontri tradizionalmente orientate al sesso, come Tinder e Hinge, hanno aggiunto appuntamenti video durante la pandemia. Ma se l’upgrade ha fatto parte di una strategia di sopravvivenza per mantenere le persone sulle app, gli appuntamenti video sono diventati un mezzo per «conoscere qualcuno di più prima di incontrarsi», afferma Thompson. «Non credo che andrà via».
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