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    “MAI PIÙ VIE INTITOLATE A CHI FIRMÒ LE LEGGI RAZZIALI” - LA RAGGI CAMBIA LA DENOMINAZIONE DELLE STRADE DEDICATE AGLI SCIENZIATI SOTTOSCRITTORI DEL MANIFESTO DELLA RAZZA: “ROMA E’ ANTIFASCISTA. DIAMO ESEMPIO ANCHE ALLE ALTRE CITTÀ" - RUTH DUREGHELLO (COMUNITÀ EBRAICA): “QUELLE VIE SONO DA INTITOLARE AI PROFESSORI EPURATI DALL’IDEOLOGIA RAZZISTA”


     
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    Da roma.corriere.it

     

    virginia raggi in metro virginia raggi in metro

    Roma non avrà più vie dedicate a chi sottoscrisse le leggi razziali di cui quest’anno ricorre l’ottantesimo anniversario. La sindaca della capitale, Virginia Raggi, ha avviato le procedure per cambiare la denominazione di quelle strade che risultano intitolate agli scienziati sottoscrittori del cosiddetto manifesto della razza. I risultati delle prime verifiche sono attesi già nelle prossime settimane, con l’obiettivo di concludere il tutto entro l’anno. La prossima riunione della commissione toponomastica è fissata per questo venerdì e potrebbe occuparsi proprio di questo argomento.

     

    La proposta della comunità ebraica

    nicola pende nicola pende

    Soddisfatta la comunità ebraica di Roma, con la presidente Ruth Dureghello che lancia una proposta alternativa: «In certi casi è più giusto per le nuove generazioni che le vie in cui camminano siano dedicate non a chi aderì, senza mai dissociarsene successivamente, a un’ideologia razzista, ma piuttosto ai professori universitari che persero il proprio posto per essersi opposti a quell’infamia. Prendiamo atto con soddisfazione - commenta - della scelta della sindaca Virginia Raggi di modificare le vie di Roma intitolate a chi firmò il Manifesto in Difesa della Razza. È un segnale importante da parte dell’amministrazione cittadina che vuole indicare un impegno concreto nella riflessione sulle cause e le responsabilità delle leggi razziali in Italia».

     

    «Un esempio per altre città»

    Fino ad ora a seguire il dossier è stato il vicesindaco Luca Bergamo insieme alla stessa Raggi, che ha personalmente anticipato questa scelta al giornalista Pietro Suber per il suo documentario «1938. Quando scoprimmo di non essere più italiani». «Roma condanna le leggi razziali, la nostra città è orgogliosamente antifascista — ha detto la sindaca —. Dobbiamo cancellare queste cicatrici indelebili che rappresentano una vergogna per il nostro Paese. E questo può essere anche un esempio per tanti altri comuni che, come il nostro si trovano ad avere strade intitolate a questi personaggi». Le parole della prima cittadina sono state rilanciate da La Stampa in un articolo secondo cui sono almeno quattro le vie e i larghi in città intitolati agli scienziati sottoscrittori del manifesto della razza, e quindi nel mirino: largo Nicola Pende, via e largo Arturo Donaggio, via Edoardo Zavattari.

    Ruth Dureghello Ruth Dureghello

     

    RUTH DUREGHELLO RUTH DUREGHELLO

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