Mario Ajello per il Messaggero
raggi
Un evento incertissimo rischia di vanificare un evento già deciso. A riprova che il vero sport politicamente praticato in questi anni a Roma è il pasticcio, il non gioco di squadra e il dilettantismo. Ha qualcosa d’incredibile, ma la realtà è questa, la vicenda degli Europei di nuoto del 2022 per i quali la sindaca Raggi ha annunciato la candidatura - tutta da vedere in una partita non facile da aggiudicarsi - di Roma.
Ma senza calcolare che più o meno nello steso periodo si svolgerà la Ryder Cup di golf che gli inglesi della Rce (Ryder Cup Europe) hanno assegnato alla Capitale d’Italia. E si tratta non di un evento ma di un super-evento sportivo: il terzo per importanza mediatica globale, dopo la finale dei campionati mondiali di calcio e le Olimpiadi. Facile immaginare il ritorno d’immagine di questa manifestazione del golf sulla nostra città, per non dire dell’occasione di crescita economica con boom turistico che essa rappresenta. Bene, ma allora dov’è il problema?
tifosi ryder cup
L’ACCORDO
Il problema c’è ed è anche molto spinoso. Sta in un punto, il numero 14 paragrafo primo, del contratto stipulato tra il governo italiano insieme al Coni e i detentori dei diritti della Rce e la Federazione italiana golf. In questo Host Agreement, si legge che non può essere disputato sei mesi prima e sei mesi dopo nessun «maggior evento», cioè evento sportivo internazionale, su tutto il territorio nazionale italiano - e in particolare su Roma che è la città più interessata - che potrà avere un impatto negativo sul successo della Ryder Cup dal punto di vista del pubblico e dell’esposizione mediatica.
RYDER CUP GOLF
Evidentemente o al Comune non hanno letto questo passaggio, e neppure tutto il resto, oppure sono andati avanti lo stesso producendo un guaio. Perché se gli inglesi della Rce ravvisano negli eventuali Europei di nuoto - previsti nel caso ad agosto 2022, mentre la Ryder Cup si terrà nella seconda o nella terza o nella quarta settimana di settembre - un danno, si corre il pericolo che ritirino la decisione di svolgere qui questo importante campionato golfistico. E per Roma sarebbe l’ennesimo smacco. Auto-procurato.
molinari
Naturalmente qualunque grande progetto sportivo-economico su Roma è da sostenere, per il bene della città e del Paese. E quindi anche gli Europei di nuoto. Ma il tutto va fatto bene e nessun evento deve sbattere, anche temporalmente, con un altro. Serve una pianificazione lucida e lungimirante e un gioco di squadra che in questo caso sembrano assenti. Ciò che c’è è il rischio di perdere il certo per l’incerto e questo tipo di scenario sembra preoccupare anche il governo, ben consapevole del contenuto dell’accordo con la Rce.
LA SORPRESA
La sorpresa, la prudenza o addirittura lo sbigottimento mostrati in queste ore dal sottosegretario Giorgetti sugli Europei di nuoto sembrano la reazione a una nuova prova di improvvisazione. E pensare che il campionato in nuoto dev’essere ancora finanziato dal governo, vari complicati step per aggiudicarselo vanno superati e resta la concorrenza accanita di città russe, tedesche e scandinave che potrebbero battere l’Urbe.
GIANCARLO GIORGETTI
Sull’altro versante, la Ryder Cup forte di 90 milioni da parte del governo italiano, arriva in 800 milioni di case nel mondo. Porta per l’Italia un indotto che sta in un range tra i 600 milioni e un miliardo di euro derivanti dalla gara in se stessa e dalle infrastrutture per un progetto che è stato calcolato in 12 e riguarda la crescita complessiva del golf.
Che può diventare un brand d’eccellenza dell’Italia. Peccato però che ancora l’amministrazione di Roma non abbia messo testa a questo super-evento, e ancora non esistono strutture o persone che lo preparino. Il 2022 è dietro l’angolo. E si rischia di cadere in buca o di nuotare nell’incertezza più assoluta.
quadarella