Estratto dell’articolo di Carmelo Caruso per “Il Foglio”
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Si chiama Roberto Pacchetti e chiede a Salvini la direzione del Tgr Rai come pacco regalo: l’informazione regionale, a lui, Rai News, a loro (FDI) mentre il vecchio direttore del Tgr, l’altro leghista, Alessandro Casarin, lo turlupinano tutti insieme, in coalizione.
L’accordo tra gentiluomini leghisti era: Casarin, in cda, Pacchetti, al suo posto e il dirigente Marco Cunsolo, nuovo dg Rai. Sta finendo in altro modo, e male: al cda, per la Lega, va Antonio Marano, il dg lo fa Roberto Sergio e Pacchetti ha già le redazioni locali in rivolta. La Lega Rai è sotto sballo da nomine.
E’ un Rai pacco. Salvini che ha i suoi pensieri, processuali, è volato a Budapest, da Orbán, e il grande faldone Rai lo tiene il Morelli, il sottosegretario al Dipe, il delegato Rai del Capitano. Si tratta di un allenatore, uno scopritore di talenti e se serve pure di vecchie glorie. In Rai ha trovato quattro fluidificanti, definiti anche i “magnifici quattro”, quattro dirigenti che si sono avvicinati al pensiero meridiano di Salvini.
ROBERTO PACCHETTI
Uno è Giovanni Alibrandi (ex An) vicedirettore approfondimento di Paolo Corsini, un altro è Gianfranco Zinzilli, che ha già scalato, nominato vicedirettore di Rai Italia, il terzo è Maurizio Fattaccio, direttore Affari Fiscali, il quarto è Federico Zappi, direttore di Rai documentari che vuole pure lui un pacco regalo: la direzione di Rai Fiction. Il bomber della Lega, del Morelli, è però un altro: Antonio Marano, ex direttore di Rai 2 e dal 2020 direttore commerciale della Fondazione Milano-Cortina, senza dubbio uno che la Rai la conosce così bene, ma tanto bene che in un’intercettazione, pubblicata dal Corriere della Sera, Novari, ex ad di MilanoCortina, diceva: “Ha il vantaggio di spianarci nelle relazioni con la Rai”.
Quando a Viale Mazzini, un povero tonto, ha chiesto “ma si può fare? Marano può sedere in cda, non ha incompatibilità?”, le risate sono arrivate fino a Saxa Rubra. Il consigliere area Lega (tra l’altro, in questa fase finale, si sta rivelando uno dei più integri) è Igor De Biasio che ha cumulato ben tre cariche, tre: presidente di Terna, consigliere Cda Rai, ceo di Area Expo.
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Marano nel gioco dei veti potrebbe perfino aspirare alla presidenza Rai, qualora non dovesse farcela Simona Agnes, la predestinata di Tajani e Letta, essere dunque nominato presidente facente funzioni per anagrafe, consigliere più anziano.
E i patti? Casarin, direttore del Tgr, da mesi in uscita, ha lasciato mano Rai libera al suo condirettore Pacchetti, strepitoso protagonista del nostro tempo. Da condirettore cumulava le deleghe regionali, e aveva ottenuto quella speciale sulla Lombardia, sede dove lavora, e bene, stimata da tutti i colleghi, la moglie vicecaporedattrice. [...]
ROBERTO PACCHETTI
E’ in tour per meglio spiegare il verbo Lega, per assemblare la sua goletta futura, i suoi timonieri. In questa contesa tifa Casarin perché se Casarin viene eletto in cda, Pacchetti viene nominato direttore ad interim, il che significa ipotecare la direzione successivamente, nel nuovo corso.
Solo che Morelli è per Marano e Casarin solo un vecchio leghista che ora esce e che, dunque, chiunque può maltrattare. Non solo tutti i partiti mungono la Rai, ma la Rai riesce a guastare il latte dell’amicizia Lega, avvelenare antichi rapporti di lealtà. Testate di giornali come pacchi regalo e pacchi di malumore, pacche sulle spalle e promesse di “pacchetti”. Torna tutto: il programma di punta della Rai è un programma di pacchi e il nome è perfetto. Non vi piace la Rai? “Affari tuoi”.
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morelli salvini alessandro morelli con matteo salvini MATTEO SALVINI ALESSANDRO MORELLI -