Fiorenza Sarzanini per il Corriere della Sera - Estratti
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«L’immigrazione irregolare, con i grandi problemi che comporta, pone in questi giorni il Paese e l’intera Europa di fronte a una sfida difficilissima. Sono situazioni e momenti in cui si misura la responsabilità. Da parte di tutti. Di chi per definizione ha responsabilità di governo. Di chi deve sostenerlo come forza di maggioranza, di chi fa opposizione: ognuno senza fare miopi calcoli politici». L’appello del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi arriva nel momento più drammatico della gestione dei flussi.
Ministro, in 48 ore sono arrivate quasi 8.000 persone. Che sta succedendo?
«Siamo di fronte a uno scenario inedito con fattori straordinari che stanno determinando una impennata di partenze, in particolare da alcuni Paesi africani. In Africa vi sono molti Paesi alle prese con il caro prezzo sui cereali, gravi crisi politiche ed economiche, tutti elementi che creano un quadro molto complesso e difficile da affrontare».
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Lampedusa è al collasso, la situazione sembra fuori controllo.
«Lampedusa è sottoposta a una forte pressione. Rispetto a quasi 10 mila arrivi in quattro giorni, gli apparati dello Stato hanno fatto appieno il loro lavoro e hanno dato prova di grande impegno e capacità. Prefettura, Croce Rossa, Forze di polizia, Capitanerie di porto, Vigili del fuoco, personale sanitario. Io ne sono fiero. Stiamo trasferendo i migranti in maniera ordinata dall’isola nelle altre regioni italiane, nonostante la situazione sia estremamente difficile. Stiamo facendo uno sforzo straordinario, non c’è né collasso né perdita di controllo. Anzi, se non ci fossimo organizzati per tempo, con iniziative criticatissime come quella dello stato di emergenza o alcune norma approvate a Cutro, non ci saremmo riusciti. Altro che improvvisazione».
matteo piantedosi
In campagna elettorale avevate promesso di fermare gli sbarchi. Cosa risponde all’opposizione che vi accusa di fallimento?
«L’opposizione più responsabile è consapevole della delicatezza della situazione e che la stessa non possa essere affrontata se non con soluzioni stabili e durature. Anche a costo di avere momenti difficili come questo. Sono quelle a cui stiamo lavorando e che, sono certo, ci porteranno al più presto a risultati meno urlati ma più solidi».
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Lei è stato indicato al Viminale dalla Lega, eppure il ministro Roberto Calderoli sostiene che se ci fosse stato Salvini al Viminale non saremmo in questa situazione.
«Se me lo permette, su questo tema il tratto comune, la linea di congiunzione tra le due esperienze di governo sono proprio io. A quel tempo ebbi l’onore di collaborare con Salvini condividendo scelte importanti e decisive. Oggi, su uno scenario diverso e complesso, ho la responsabilità di contribuire ad una rinnovata stagione di contrasto ai traffici internazionali di esseri umani la cui organizzazione, nel frattempo, è cambiata e cresciuta. Sono più che convinto che la strada intrapresa ci porterà ai risultati attesi quanto prima».
SALVINI E PIANTEDOSI - MEME BY GIAN BOY
Secondo la Lega le missioni diplomatiche hanno fallito. È così?
«No, al di là delle dichiarazioni tutti crediamo che sia un problema europeo e dell’intera comunità internazionale».
Pensa di utilizzare la Marina come suggerisce il ministro Matteo Salvini?
«La Marina è già attiva nel contrasto in alto mare. E c’è un impegno diretto in tal senso del ministro della Difesa Guido Crosetto insieme alle altre forze dello Stato. Se riusciremo a convincere i Paesi d’origine a bloccare le partenze, la Marina potrà svolgere un ruolo ancora più importante».
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