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    IL COLOSSO AMERICANO DELLA DIFESA, RAYTHEON, CHE A FA CAPO ALLA SOCIETÀ DI DIFESA E AEROSPAZIO RTX, PATTEGGIA E SI IMPEGNA A PAGARE 950 MILIONI DI DOLLARI PER RISOLVERE LE ACCUSE DELLE AUTORITÀ AMERICANE PER FRODE E PAGAMENTO DI TANGENTI A FUNZIONARI DEL QATAR - LA PARTE PIÙ GRANDE È UN ACCORDO CIVILE DA 428 MILIONI DI DOLLARI PER AVER MENTITO AL GOVERNO SUI SUOI COSTI DI MANODOPERA E MATERIALI PER GIUSTIFICARE CONTRATTI SENZA GARA PIÙ COSTOSI E AUMENTARE I PROFITTI DELLA SOCIETÀ, E PER AVER FATTURATO DUE VOLTE AL GOVERNO UN CONTRATTO DI MANUTENZIONE DELLE ARMI…


     
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    Dagotraduzione da https://apnews.com

     

    RAYTHEON RAYTHEON

    RTX Corporation, l'appaltatore della difesa precedentemente noto come Raytheon, ha accettato di pagare più di 950 milioni di dollari al governo americano per risolvere le accuse di frode e tangenti per assicurarsi affari con il Qatar.

     

    La società ha stipulato accordi di rinvio dell'azione penale presso la corte federale di Brooklyn e Massachusetts, ha accettato di assumere osservatori indipendenti per supervisionare la conformità alle leggi anti-corruzione e anti-frode e deve dimostrare buona condotta per tre anni.

     

    RAYTHEON RAYTHEON

    Il denaro che la società deve pagare, include sanzioni nei casi penali, nonché multe civili, risarcimenti e la restituzione dei profitti derivati dalla fatturazione gonfiata del Dipartimento della Difesa e affari derivati da presunte tangenti pagate a un alto funzionario militare del Qatar dal 2012 al 2016.

     

    La parte più grande è un accordo civile da 428 milioni di dollari per aver presumibilmente mentito al governo sui suoi costi di manodopera e sui materiali per giustificare contratti senza gara più costosi e aumentare i profitti della società, e per aver fatturato due volte al governo un contratto di manutenzione delle armi.

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    Il totale include anche quasi 400 milioni di dollari in sanzioni penali nel caso di Brooklyn, per presunte tangenti, e nel caso del Massachusetts, in cui la società è stata accusata di aver gonfiato i suoi costi di 111 milioni di dollari per i sistemi missilistici dal 2011 al 2013 e per la gestione di un sistema di sorveglianza radar nel 2017.

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