Paolo Ricci Bitti per www.ilmessaggero.it

 

La competenza territoriale - in questi passi iniziali dell'inedita inchiesta - non è facilmente individuabile per il primo, presunto, reato spaziale di hackeraggio informatico e bancario commesso a bordo della stazione internazionale dalla pluridecorata astronauta  tenente colonnello americana  Anne McClain, 40 anni, candidata a diventare la prima donna sulla Luna nonché ex nazionale di rugby.

 

ANNE McCLAIN

APPROFONDIMENTI

 

La questione è: che bandiera batte l'Iss? Nessuna di fatto, grandioso esempio di alleanza al di là di ogni confine anche ideologico: è stata infatti costruita dal 1998 dalle agenzie spaziali di Stati Uniti, Russia, Europa (Italia in prima fila), Canada e Giappone. Ed è un'astronave che non sta mai ferma, anzi, sfreccia in orbita a un'altezza di 400 chilometri a 28.800 chilometri orari offrendo agli inquilini, fra i quali in questo periodo anche Luca Parmitano, sedici albe e sedici tramonti.

 

Non ci è ancora nato alcun bambino, ma certo che la questione della cittadinanza, legata anche a ius soli e ius sanguinis, applicata all'Iss diventa ancora più complicata di quella che ha riguardato i 49 bambini partoriti finora su un aereo.

 

Figuriamoci quindi la storia della competenza territoriale giuridica in un ambiente come lo spazio a proposito del quale gli attuali e fumosi trattati dovranno essere tutti riscritti per l'imminente riconquista della Luna e poi, chissà, Marte e un infinito numero di asteroidi ricchi di preziose materie prime. Senza dimenticare l'imminente turismo spaziale su grandi numeri: l'anno prossimo forse giù 400 persone saliranno in orbita sia pure per pochi minuti durante i quali sarà comunque ben improbabile che commettano crimini.

 

ANNE McCLAIN

E poi, pur incrociando orari e vorticose traiettorie, anche ne valesse giuridicamente la pena, sarà comunque difficile stabilire sulla verticale di quale nazione si trovasse l'Iss quando è avvenuto quello che l'ex moglie dell'astronauta, Summer Worden, una ex 007 dell' aeronautica Usa residente in Kansas, ha ritenuto una violazione del suo conto corrente.  Fatto sta che per adesso si procede negli Stati Uniti perché nello spazio si è deciso di seguire il principio della nazionalità: un cittadino Usa verrà giudicato negli Stati uniti, un russo in Russia. Si potrebbe persino essere "estradati" dall'Iss alla Terra se un paese lo richiede. Ma si capisce che finora non si era mai passati dalla teoria alla pratica  e che quindi il caso McClain-Worden è destinato a fare scuola.

 

 

Un passo indietro considerando che non è agevole inquadrare la McClain come un'hacker visto che l'ingegnere e pilota sperimentale, lunghe esperienze di volo anche in teatri di guerra come l'Iraq, è una delle più note astronaute americane: il 24 giugno scorso ha concluso la sua prima missione di lunga durata sulla stazione spaziale che ha compreso anche una passeggiata spaziale. Il coronamento di una brillante carriera durante la quale la McLain ha anche rappresentato gli Stati Uniti nel rugby (due caps) e il Bath nella serie A inglese. Le è stata riconosciuta la Bronze Star Medal,  onorificenza militare delle forze armate Usa riservata a «atti di eroismo, di merito o di servizio meritevole in zona di combattimento». Proprio in questi giorni il suo nome

 

 

ANNE McCLAIN

 

La Worden ha accusato l'ormai ex moglie di aver violato le sue credenziali di accesso al conto bancario mentre si trovava sulla Iss, mentre era in corso l'iter di separazione e la contesa per un figlio adottato, scrive il New York Times. Quando la donna si è accorta che Anne McClain controllava il suo conto, ha chiesto alla banca di localizzare i computer da cui avveniva l'accesso. Sorpresa: si è così scoperto che si trattava di un network informatico della Nasa.

 

 

 

Si sa, del resto, che gli astronauti anche da lassù hanno accesso alla rete grazie alla quale ci inviano tweet con foto meravigliose, anche se la velocità di connessione lascia molto a desiderare rispetto alla fantascientifica stazione: di fatto gli astronauti devono mettersi in fila nel poco tempo libero per inviare mail e postare messaggi sui social che rappresentano anche un loro dovere istituzionale.

 

Summer Worden ha quindi deciso di denunciare l'episodio alla Federal Trade commission e all'ispettore generale della Nasa, accusando la ex di furto di identità e di accesso improprio alla sua documentazione finanziaria privata.

ANNE McCLAIN

 

 

 

L' astronauta, tramite il proprio avvocato Rusty Hardin, «ha negato strenuamente di aver fatto qualcosa di illegale», e ha offerto la propria totale collaborazione:  ha spiegato che stava semplicemente controllando le loro finanze ancora in comune, come aveva sempre fatto sino allora con il permesso della Worden. E che l'accesso dallo spazio era un tentativo di assicurarsi che nel conto ci fossero fondi sufficienti, messi da parte prima della separazione, per pagare le spese del figlio.

 

Le due donne si erano sposate nel 2014, e lo scorso anno si erano contese legalmente il bimbo nato nel 2015. Sempre nel 2018, la Worden aveva chiesto il divorzio dopo che la consorte l'aveva accusata di aggressione, un caso poi archiviato.

 

Alcuni mesi dopo, quando l' astronauta era sulla Iss, la presunta incursione sul conto corrente.

 

mcclain

McClain, laurea a West Point, è un tenente colonnello con più di 800 ore di combattimento in volo in Iraq su un totale di 2000 ore al comando anche dell'elicottero Black Hawk . Entrata alla Nasa nel 2013, figura tra le candidate per diventare la prima donna sulla luna. Era in lizza anche per la prima passeggiata spaziale interamente femminile insieme alla collega Christina Koch.

 

Ma pochi giorni prima dell'evento è stata tagliata dalla Nasa per presunta carenza di tute spaziali per la taglia delle due donne. Un infortunio non comune nella storia della Nasa. E anche il programma satirico «Saturday Night Live» ha preso di mira l'agenzia spaziale Usa, con l'attrice Aidy Bryant che ha impersonato una delusa McClain con i suoi sogni infranti.

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