Francesca Basso per il “Corriere della Sera”
JOSEP BORRELL CLAUDIO GRAZIANO
Il problema lo ha messo a fuoco ieri l'Alto rappresentante Ue Josep Borrell al termine del Consiglio Difesa: «Se avessimo speso, ogni anno, per nove anni, la stessa cifra che spendevamo nel 2009, avremmo speso in difesa 160 miliardi in più. Ora siamo allo stesso livello del 2008. Dobbiamo recuperare questa lacuna».
In pratica «è stato un forte processo di disarmo silenzioso». Ora l'Ue intende porvi rimedio. Il Consiglio europeo ha incaricato la Commissione di analizzare i gap di investimenti in difesa lungo tutta la filiera e oggi la vicepresidente Margrethe Vestager, l'Alto Rappresentante Josep Borrell e il commissario all'Industria e Difesa Thierry Breton presenteranno i risultati e un piano per colmare queste carenze.
un soldato tedesco abbraccia ursula von der leyen
Il piano prevede la creazione di un fondo per incentivare acquisizioni congiunte di attrezzature militari attraverso appalti comuni per ripristinare gli stock nazionali che sono stati utilizzati per aiutare l'Ucraina. Per fare questo sarebbe previsto un cofinanziamento comune.
C'è poi una riflessione di medio e lungo periodo che mira ad aumentare le capacità militari, con la facilitazione di acquisti congiunti su progetti comuni, e a colmare i gap negli armamenti in tutti gli ambiti (terrestre, navale, cyber) procedendo a una modernizzazione.
Josep Borrell e Ursula von der Leyen
L'aumento della spesa in difesa, decisa dai leader Ue, è a livello nazionale e c'è il rischio di sovrapposizioni e sprechi. Come ha sottolineato ieri Borrell l'obiettivo è «spendere insieme e meglio», analizzando «cosa abbiamo e cosa dovremmo avere o ci serve».
mario draghi premiato all atlantic council
Anche il premier Mario Draghi, nel suo intervento alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo del 3 maggio scorso ha ricordato che «la nostra spesa in sicurezza è circa tre volte quella della Russia, ma si divide in 146 sistemi di difesa. Gli Stati Uniti ne hanno solo 34. È una distribuzione di risorse profondamente inefficiente, che ostacola la costruzione di una vera difesa europea».
Il nodo da sciogliere sarà come finanziare la maggiore spesa per la difesa in un momento in cui lo spazio di manovra dei bilanci statali, già assottigliato a causa della crisi economica scatenata dalla pandemia, ora sta subendo un ulteriore carico a causa della guerra e dell'impatto delle sanzioni contro la Russia.
ursula von der leyen tra i soldati
La discussione del piano comincerà già a partire dal prossimo Consiglio europeo straordinario previsto per il 30 e 31 maggio. Se finora erano solo i Paesi con un alto debito pubblico, come l'Italia, a evidenziare la necessità di trovare il modo per scorporare gli investimenti in difesa, ora anche i Paesi nordici stanno aprendo a possibili soluzioni alternative.
Josep Borrell ursula von der leyen sogna l esercito europeo Josep Borrell e Volodymyr Zelensky