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    TRAGEDIA A ISCHIA - RECUPERATI I CORPI DEI DUE SUB MORTI NELLA SECCA DELLE FORMICHE - A PERDERE LA VITA LARA SCAMARDELLA DI 12 ANNI E L’ISTRUTTORE ANTONIO EMANATO - DALLE PRIME RISCOSTRUZIONI SEMBRA CHE I DUE ABBIANO FINITO L’OSSIGENO DOPO ESSERE RIMASTI INTRAPPOLATI IN UNA GROTTA 


     
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    1 - SUB MORTI A ISCHIA: RECUPERATO IL CORPO DI LARA

    Da ANSA

     

    GROTTA SUB GROTTA SUB

    E' stato recuperato il corpo di Lara, la 13enne morta nei fondali della secca delle Formiche tra Ischia e Vivara durante un'immersione con il titolare di un diving center di Bacoli (Napoli), Antonio Emanato. Lo riferisce il tenente di vascello, Alessio De Angelis, comandante della Guardia costiera di Ischia. Il recupero è stato effettuato dagli speleosub dei vigili del fuoco. Il corpo sta per essere portato a Ischia per un primo esame del medico legale. Successivamente sarà trasferito al Policlinico di Napoli per l'autopsia.

     

    2 - L’IMMERSIONE, LA GROTTA, LA TRAGEDIA: LARA E L’ISTRUTTORE, I SUB MORTI A ISCHIA

    Roberto Russo per Corriere.it

     

    LARA SCAMARDELLA LARA SCAMARDELLA

    Intrappolati in una grotta a 12 metri di profondità, traditi dalla fanghiglia smossa dalle correnti e dal loro passaggio che ha reso impossibile ritrovare la via d’uscita. Sono morti così nelle acque della Secca delle Formiche, tra Ischia e Procida, Antonio Emanato, 42 anni, istruttore subacqueo e proprietario di un centro diving, e Lara Scamardella, 13 anni, figlia di un suo amico.

     

    Lara, oltre alla passione per lo studio e il canto, amava il mare: la vela e, nonostante la giovane età, le immersioni. Così aveva preso lezioni nella scuola di Emanato, discendente da una famiglia di esperti subacquei. In mattinata insieme si erano immersi nel tratto di mare dove ci sono grotte facilmente raggiungibili. Poco distante un altro gruppo di sub accompagnato a sua volta da una guida. È stato proprio quest’ultimo a lanciare l’allarme verso mezzogiorno, quando ha visto l’imbarcazione di Emanato ancora vuota e si è reso conto che nelle bombole dei due l’aria doveva essere finita da un pezzo.

    ANTONIO EMANATO ANTONIO EMANATO

     

    Immediato l’intervento della Guardia costiera di Ischia e di una squadra subacquea dei Vigili del fuoco, ma sono arrivate anche alcune barche di sub ischitani che hanno partecipato alle ricerche. È stato chiesto poi l’aiuto di un gruppo di speleosub provenienti da Bari e Brindisi. Il fondale in quella zona è molto melmoso e a causa del mare mosso la visibilità è divenuta ridottissima. Nel pomeriggio i sub sono riusciti a recuperare il corpo di Antonio Emanato, a circa 12 metri di profondità. La salma è stata trasferita all’ospedale Rizzoli di Ischia a disposizione dell’autorità giudiziaria.

     

    Intanto nel porticciolo di Baia, frazione del comune di Bacoli da dove erano partiti i due, è andata in scena la straziante attesa dei parenti. Sul molo il fratello e il papà di Emanato e i genitori della ragazzina. Il papà di Lara, piccolo imprenditore e proprietario di una tabaccheria, è molto conosciuto anche per la sua passione per la musica, per le serate nei locali. Per i congiunti di Antonio la notizia che ha tolto ogni speranza, quella del ritrovamento del corpo senza vita dell’istruttore, è arrivata dopo poche ore. «Antonio era un sub molto esperto — ha spiegato un suo amico — e poi l’immersione in quella secca non presenta particolari difficoltà, era tranquillamente alla sua portata».

    IL CORPO DI ANTONIO EMANATO IL CORPO DI ANTONIO EMANATO

     

    La ricostruzione più probabile è che lui e l’allieva abbiano perso l’orientamento e siano stati costretti, nel buio della grotta, a una terribile ricerca della strada d’uscita fino a consumare l’ultima goccia di aria nelle bombole. Ad aumentare lo strazio della famiglia di Lara il fatto che, nonostante gli sforzi dei soccorritori, fino a ieri sera non è stato possibile riportare in superficie il corpo della ragazzina. Le operazioni sono andate avanti con le fotoelettriche per poi riprendere all’alba.

     

    LARA SCAMARDELLA LARA SCAMARDELLA

    Con la morte di Antonio e Lara salgono a cinque le vittime del mare in Campania da venerdì. Proprio a Ischia quattro giorni fa Alessia Piatti, 18 anni, è annegata dopo essere stata scaraventata dal mare agitato contro le rocce. A Sorrento Agostino Navarro, 31 anni, è stato trascinato da un’onda in acqua. Nel Cilento ha perso la vita Agostino Ferraioli, 53 anni, mentre soccorreva la figlia su un materassino spinto al largo. Tragedie spesso provocate dall’imprudenza: venerdì su tutte le spiagge c’erano bandiere rosse, mentre per i pattugliamenti la Guardia costiera ha aumentato il numero di motovedette e sta utilizzando un elicottero.

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