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    “È COME SE AVESSIMO CHIAMATO I TEDESCHI A SVILUPPARE I NOSTRI RADAR NEL 1939” – NEL REGNO UNITO IL CASO HUAWEI INGUAIA IL GOVERNO DI BORIS JOHNSON. L’EX LEADER TORY IAIN DUNCAN SMITH PRESENTA UN EMENDAMENTO PER ESCLUDERE I CINESI E ATTACCA LA DECISIONE DEL PREMIER DI PERMETTERE L’ACCESSO AL COLOSSO DI SHENZEN PER LA COSTRUZIONE DELL’INFRASTRUTTURA 5G – “BORIA” HA UNA SOLIDA MAGGIORANZA, MA IN MOLTI DENTRO IL PARTITO VOGLIONO FARGLI CAMBIARE IDEA SUL 5G… – VIDEO


     
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    huawei huawei

    Boris Johnson potrebbe affrontare la prima ribellione del Partito Conservatore alla Camera dei Comuni dall’elezione trionfale di dicembre. L’argomento? La sua decisione di permettere l’accesso alla costruzione della rete 5g a Huawei. L’ex leader Tory Sir Iain Duncan Smith ha presentato un emendamento che metterebbe al bando i “venditori ad alto rischio” (come il colosso cinese) dalla rete dopo il 2022.

     

    boris johnson boris johnson

    La mossa di Duncan Smith ha il sostegno di un buon numero di esponenti di spicco e parlamentari del partito Conservatore, inclusi gli ex ministri Damian Green e David Davis.

     

    iain duncan smith iain duncan smith

    Boris Johnson is facing the prospect of his first Commons rebellion since the general election over his decision to allow Huawei a role in building the UK's 5G network. Former Tory leader Sir Iain Duncan Smith has tabled an amendment that would ban 'high-risk vendors' like the Chinese tech giant from the network after 2022. The move has the backing of a number of prominent Conservative MPs including former cabinet ministers Damian Green and David Davis, the chair of the Commons Foreign Affairs Committee Tom Tugendhat and the chairman of the Tory backbench 1922 Committee Sir Graham Brady.

    BORIS JOHNSON USA UN TELEFONO HUAWEI BORIS JOHNSON USA UN TELEFONO HUAWEI

     

    xi jinping con il ceo di huawei ren zhengfei xi jinping con il ceo di huawei ren zhengfei

    Ciò nonostante, è difficile che il governo, che ha una maggioranza molto solida, possa andare sotto ed essere sconfitto  se l’emendamento fosse votato martedì. L’obiettivo non è quello, ma mettere un paletto e creare le premesse e magari convincere Boris a riconsiderare la sua decisione, che fra l’altro ha fatto indispettire non poco Donald Trump, che qualche settimana fa avrebbe telefonato infuriato a Johnson.

     

    HUAWEI HUAWEI Huawei Huawei

    Le paure sono sempre le solite, che si ripetono da mesi dagli Usa all’Italia fino alla Francia, e cioè che Huawei e le reti 5g possano essere un cavallo di troia per il governo cinese per accedere ai dati degli europei tramite una qualche forma di “backdoor”, da usare a fini di spionaggio.

     

    BORIS JOHNSON DONALD TRUMP BORIS JOHNSON DONALD TRUMP

    Duncan Smith durante il dibattito di mercoledì ai Comuni ha detto che la decisione su Huawei ha lasciato il Regno Unito “senza amici” tra i suoi storici alleati nel comparto della sicurezza, sostenendo che è come se “avessimo coinvolto le compagnie naziste nello sviluppo dei sistemi radar nel 1939, all’inizio della seconda guerra mondiale”.

    huawei huawei

     

    Nel frattempo la commessione difesa ha aperto un’indagine che analizzerà “i rischi per l’infrastruttura del 5g nel regno unito”

     

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