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    PADOAN, NEANCHE HA GIURATO, GIÀ È TELEGUIDATO - IL COMMISSARIO EUROPEO REHN: “SA COSA DEVE ESSERE FATTO” - IL LETTIANO PAGANI VUOLE RESTARE AL GOVERNO


     
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    1. PAGANI S'AGITA PER RESTARE AL GOVERNO
    DAGONOTA - Pare che dopo la nomina di Padoan al Mef, il buon Fabrizio Pagani - già a Palazzo Chigi come consigliere economico di Enrico Letta - stia facendo il diavolo a quattro per farsi notare dal nuovo ministro dell'Economia. Pur di non tornare a Parigi all'Ocse, Pagani - noto per gli scazzi con ministri e alti funzionari che, bypassando il protocollo, faceva convocare dalla segretaria - si è già convertito renziano. Qualcuno ricorda il suo attivismo per lanciare Castellano (Sace) alla Cdp di sponda con Recchi. Ma il tentativo è poi fallito per il silenzio di Enrico Letta e per l'intervento di Gorno Tempini e Bassanini.

    Olli RehnOlli Rehn


    2. REHN: PADOAN SA COSA DEVE ESSERE FATTO
    Ansa

    Il nuovo ministro dell'Economia italiano Giancarlo Padoan sa cosa deve essere fatto. Lo ha detto il commissario Ue agli affari economici Olli Rehn a margine del G20 a Sydney, secondo quanto riferisce Bloomberg.

    La ripresa dell'Europa è migliorata negli ultimi due mesi con la disoccupazione che si va stabilizzando e l'aumento della domanda interna da cui verrà un maggior contributo alla crescita. Lo ha detto il commissario agli affari economici Olli Rehn, intervistato da Bloomberg al G20 di Sydney. Rehn prevede nell'Eurozona "un graduale miglioramento dell'occupazione nel corso dell'anno" e che "la domanda interna contribuirà in misura maggiore alla crescita".

    fabrizio paganifabrizio pagani PIER CARLO PADOANPIER CARLO PADOAN

    Al tempo stesso, ha precisato Rehn, l'Eurozona ha di fronte "un lungo periodo di bassa inflazione" che rischia di ostacolare gli sforzi per riequilibrare l'economia europea. Al G20 sta maturando una convergenza di vedute sulla proposta di stabilire un target di crescita economica. Lo ha detto il commissario Ue agli affari economici Olli Rehn - riferisce Bloomberg - a Sydney, aggiungendo che nel comunicato finale del meeting potrebbe esserci anche un accordo sulle linee generali di riforme economiche ambiziose che consentano di raggiungere l'obiettivo di crescita

     

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