Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia
Francesco Persili per Dagospia
sara varetto intervista matteo renzi
“Un anno fa eravamo a Rio per i Giochi olimpici e tutti nella grande famiglia del Cio davano per scontato che le Olimpiadi del 2024 sarebbero state assegnate a Roma. Eravamo in testa. Poi per paura della corruzione il M5S ha detto no. Ma se ci sono i ladri si arrestino loro, non le opere pubbliche…”.
sarah varetto e matteo renzi
Dopo aver espugnato il Fantini di Cervia, patria del beach soccer e buen retiro estivo di calciatori e allenatori, Renzi arriva a Capalbio per concludere il tour di presentazione del suo libro “Avanti”. Altro giro, altro palco, stessi rimpianti. Le Olimpiadi, il referendum del 4 dicembre, l’avversione di parte dell’establishment e degli editorialisti che “ci fanno le pulci su tutto”.
sara varetto e matteo renzi 2
L’ex premier allergico alle élite e ai salotti della capitale (“Questa cosa non mi viene perdonata…”, scrive), gioca in trasferta nel feudo dell’intellighenzia rossa e di quei professoroni che fanno a gara a snobbarlo. Nella “piccola Atene” il 4 dicembre, il No ha stravinto con oltre il 60%. L’ultima serata della manifestazione letteraria “Capalbio Libri, ideata da Andrea Zagami con la direzione editoriale della giornalista de “L’Espresso”, Denise Pardo, si annuncia ostica per Renzi. Piazzetta Magenta è strapiena, nelle prime file ci sono anche Monica Cirinnà col marito Esterino Montino, Giulio Napolitano, figlio del presidente emerito. Chi non riesce a trovare posto si deve consolare con i maxischermi in paese. “Ma è un concerto rock?”, si chiede qualcuno mentre “il ragazzaccio di Rignano” irrompe sul palco con un look molto capalbiese: camicia bianca fuori dai pantaloni e sneakers blu ai piedi.
sara varetto e matteo renzi
Intervistato dal direttore di SkyTg24 Sarah Varetto, Renzi prova subito l’affondo sui migranti: “Aiutarli a casa loro è cruciale”, rimarca. Dopo la rivolta dell’anno scorso contro l’arrivo dei 50 profughi, quest’anno Capalbio ne ospiterà 15. “Vi siete sprecati”, scherza Renzi col sindaco Luigi Bellumori. Prove generali di campagna elettorale: si discute di Europa, lotta all’austerity, flessibilità, crescita e riduzione delle tasse, ius soli (“Sono ridotte le possibilità che passi in questa legislatura”) e della prossima manovra: “Padoan dovrà fare le nozze coi fichi secchi ma noi saremo a fianco suo e del governo”.
pubblico
Le bordate a Grillo e Salvini si alternano a quadretti familiari in cui giganteggiano la moglie Agnese e i figli: il “calciatore” Francesco, che ha insegnato al padre il valore di non mollare mai anche quando si finisce in panchina, la “politica” Ester, che non voleva far entrare in casa Orfini perché pensava fosse ancora amico di D’Alema e il “sondaggista” Emanuele che gli preannunciò, numeri alla mano, la sconfitta al referendum: “Quando stavi simpatico a tutta Italia hai preso il 41%. Oggi stai più antipatico e dunque è più facile che la Fiorentina vinca lo scudetto che tu la consultazione referendaria”. La ferita non si è ancora rimarginata: “Non ho perso una poltrona io, ha perso un’occasione l’Italia”, sostiene l’ex premier che poi cala la briscola: “Tornano proporzionale e larghe intese? Vero, ma bisognava pensarci il 4 dicembre…”
monica cirinna esterino montino
Dopo il trionfo di Macron in Francia in tanti gli hanno chiesto “Ma perché non ti fai un tuo partito?”. Renzi ribadisce di non credere nella democrazia "ridotta a nomi e cognomi" e manda un avviso ai dem critici: “Se si parla male del Pd si fa il gioco della Lega e dei 5Stelle”. A Franceschini, che dallo stesso palco l’altra sera gli aveva consigliato di leggere “Cent’anni di solitudine” di Marquez, replica: “Lui è un autore affermato, non ha bisogno dei miei consigli di lettura. Ho incontrato talmente tanta gente durante questo giro di presentazioni. Se è solitudine questa, viva la solitudine…”. Una frecciata anche al professor Alberto Asor Rosa, che si era lamentato per lo scarso ascolto dato a quella parte di sinistra che c’è ancora nel Pd: “Non conosco partito più inclusivo del Pd. Non siamo una società a responsabilità limitata né una formazione leaderistica ma una comunità. Facciamo congressi, abbiamo una discussione costante, chi vuole può candidarsi e chi vuole andarsene, se ne va...”.
rossella slaiter nicola caracciolo
“Vieni a cena qui da noi, che ti diverti di più”, gli urlano dal ristorante che si affaccia sulla piazza mentre tra selfie e battute (“Neymar ha detto che il Psg è una scelta di cuore, non di soldi? E poi sono io quello che le spara grosse…”) Renzi si congeda da Capalbio con una passeggiata lungo le mura abbracciato al sindaco Bellumori. Uno sguardo verso l’Argentario illuminato (“Quest’anno c’è il pienone”) e un commento ad alta voce su Carlo Calenda (“E’ molto brillante”) prima che la quiete della notte capalbiese venga lacerata da un urlo: “Forza Juveeee”. E per un tifoso viola come lui è quasi peggio della sconfitta al Referendum. Per Renzi, Capalbio resta ancora un tabù.
mauro luchetti
2 - RENZI NEL RIFUGIO DEI RADICAL CHIC "IUS SOLI? NON SI FARÀ"
Carmelo Lopapa per “la Repubblica”
mattia palazzi sindaco di mantova
L' outsider Matteo scende nella fossa dei leoni. Applausi, piazzetta gremita, firme alle copie e selfie, ma l' intellighenzia che fa di Capalbio l' enclave della sinistra radical, non c' è. Non è venuta ad ascoltarlo, ossequiarlo. Dileguata. Boiardi, manager, imprenditori, giornalisti, attori, oggi una schiera di vetero-prodiani, ex renziani, alcuni trasformati perfino in anti renziani. Poco male per il segretario Pd che ama le sfide e le provocazioni, "meglio pop che vip" e sceglie proprio il borgo toscano e la sua rassegna libri per l' ultima tappa del battage di "Avanti" (40 mila copie già vendute), prima di staccare la spina, «ho fatto quaranta presentazioni, ora un po' di vacanze», saluta dal palco.
matteo renzi sul palco
Questa è la piazza che ha applaudito Dario Franceschini che una settimana fa ha consigliato all' amico Matteo il libro "Cent' anni di solitudine" di Marquez. Lui gli replica sotto gli stessi riflettori: «Sono reduce da un lungo giro tra la gente, c' è un entusiasmo eccezionale, se questa è solitudine...». Per dire, il clima di partenza non promette niente di buono, qualcuno teme fischi, contestazioni in piazza, invece nulla. Nemmeno quando dice: «Noi abbiamo accettato la richiesta del governo ma vedendo le ultime settimane sono ridotte le possibilità che passi in questa legislatura».
In piazzetta Magenta il radar dei volti noti inquadra giusto la senatrice Monica Cirinnà. In prima fila il sindaco «renzianissimo della prima ora» (per sua definizione) Luigi Bellumori. «Matteo l' ho voluto fortemente io, certo l' entusiasmo di stasera è diverso, diciamo più cauto rispetto alle due precedenti visite del 2012 e 2013, viviamo tempi sospesi.
Qui circola una battuta sul suo libro: Avanti, ma nessuno aveva bussato».
matteo renzi saluta sara varetto
Nell' agosto di un anno fa aveva guidato una mezza rivolta contro il governo (Renzi) che aveva deciso di spedire anche nella ricca ed esclusiva Capalbio, una cinquantina di immigrati. «Ma non potevamo accoglierli - ricorda ora il primo cittadino che arriva al fianco del leader in identica camicia bianca adesso abbiamo chiuso un accordo col ministro Minniti, ne accoglieremo una quindicina». Il segretario, intervistato dalla direttrice Sky Sarah Varetto lo prende in giro dal palco, «eh sì, a Capalbio si sono sprecati».
matteo renzi in piazza magenta
Rewind. Mezzogiorno cocente in spiaggia, anzi, L' Ultima spiaggia, lo stabilimento che poi di questa sinistra chic per cliché (ma guai a dirlo qui) è il ritrovo di sempre. «Uff, se vado da Renzi? Mi sembrate mia moglie, vado al bar lì vicino a prendere un aperitivo, non amo la folla», glissa Claudio Petruccioli, camicia celeste aperta su boxer bianco a righe, ombrellone in prima fila sulla battigia.
«Mettiamola così, lui è un outsider, qui lo vedono malissimo, se facessero un referendum vincerebbero quelli che dicono che deve andare via. Lo considerano un rompic..., comunque un nemico dell' establishment. Il libro l' ho letto - racconta con aria rilassata l' ex presidente Rai tra i frequentatori storici di Capalbio - e lì c' è tutto Renzi: quello che è, che vuole essere e quello che non sarà mai».
matteo renzi ringrazia
Ad ascoltarlo, a tarda sera, non si vedrà la coppia qui di casa, Franco Bassanini e la senatrice Linda Lanzillotta, ma solo perché in vacanza sulle Dolomiti. Come pure Francesco Rutelli e Barbara Palombelli, alle Eolie. È qui invece, Ultima spiaggia, l' attrice Lucrezia Lante della Rovere, «Ma no guardi, detesto Matteo Renzi, detesto la politica, non mi faccia parlare», taglia corto lei qualche ora prima, appena uscita dal mare in bikini nero. «La verità è che qui di politica si parla poco, non è più come un tempo, c' è disillusione come nel resto del Paese», racconta indaffaratissimo Riccardo Manfredi, uno dei soci del lido dei vip, 18 euro lettino con materassino, 14 il solo ombrellone, 14 la sdraio, 40 il "tendone". Renzi?
sara varetto matteo renzi lorenzo falco
«Magari accadrà come con la Dc, quando sembrava che nessuno la volesse e tutti la votavano». Margherita Buy, eterea e timidissima, si schermisce in pareo azzurro: «No, per carità, niente politica e poi sono in vacanza», dice e aggrappandosi a un passamano quasi tramortita dalla domanda. Da Capalbio è andato via per raggiungere l' entroterra toscano Alberto Asor Rosa, altro baluardo della Capalbio che fu, sua la definizione "auto derisoria" di Piccola Atene.
«Una domanda a Renzi la girerei: vorrei chiedergli come pensa di governare il partito e il Paese rinunciando sistematicamente ad avere rapporti con le forze che si trovano alla sinistra del Pd. Una posizione pericolosa. Dopo il referendum, anziché accettare l' ascolto ha accentuato il distacco».
sara varetto con matteo renzi
Anche a lui il leader risponde dal palco in chiusura: «Non c' è forza più inclusiva del Pd». Parla del suo libro e della sfida finale che lo attende: «Siamo l' unica alternativa ai populisti, fuori non c' è la rivoluzione socialista ma Grillo o Salvini». E avverte i suoi: «Se si sta dentro per parlare male del Pd, si fa il gioco della Lega o del M5S». Applausi, giù il sipario. Per lui è partita vinta, anche nella fossa della gouche caviar.
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