Rispolvera Blair, perché il suo ultimo idolo inglese- non dimentichiamocene- era il premier tory Cameron
(Sì, quel Cameron lì, quello che è scomparso nell’iperspazio per aver convocato e perso il referendum Brexit: l’origine del disastro in cui è precipitata UK) https://t.co/27PMeAjOZR
— antonella rampino (@laramps) 14 marzo 2019
Cioè uno che è stato segretario del pd (centro sinistra Italia) e primo ministro va in Inghilterra e la prima cosa che fa in una delicatissima situazione politica è denigrare il segretario del labour party ed esaltare quello cacciato via per aver mentito sulla guerra? Bene bene.
— Mario Cavallaro (@mariocavallaro) 14 marzo 2019
L’istinto prepolitico e autolesionista di Renzi di trattare con disprezzo e maleducazione chiunque vagamente venga percepito come di sinistra è un fenomeno del tutto inedito, quasi psichiatrico. #Corbyn https://t.co/lVck6U170D
— chiara geloni (@lageloni) 14 marzo 2019
1. MATTEO RENZI A LONDRA: «L'EUROPA POPULISTA È UNA MODA PASSEGGERA, CORBIN NON VALE UN DECIMO DI TONY BLAIR»
Simone Pierini per www.leggo.it
renzi incontra cameron a londra
«Io e Cameron possiamo tenere un master su come organizzare il giusto referendum». Così Matteo Renzi al Christopher Ingold Building di Londra durante l'intervento organizzato dall'Italian Society dell’UCL per la presentazione del suo libro «Un’altra strada». L'ex premier ha raggiunto la location scegliendo i mezzi pubblici della capitale britannica e, come riporta Londra Italia, per questo motivo si è presentato con 40 minuti di ritardo sul programma. L'intervento è durato una ventina di minuti, invece di un'ora come stabilito in origine, nei quali Renzi ha detto la sua sulla situazione politica del Vecchio Continente, della Gran Bretagna e infine dell'Italia.
MATTEO RENZI A LONDRA
«C’è questa ondata di populismo in tutta Europa - le parole di Renzi riportate da Londra Italia - Ma è solo un moda passeggera, perché c’è bisogno di competenze, di persone qualificate che sappiano dire e fare cose giuste, non solo proclami. E lo stesso sta accadendo anche qui, in Inghilterra, con una opposizione che ha perso la sua vera e storica caratura. Jeremy Corbin come leader del Laburisti non rappresenta neppure un decimo del valore del suo predecessore Tony Blair. La competenza tornerà di moda, qui come in Italia e in tutta Europa».
MATTEO RENZI A LONDRA
Poi una battuta su Luigi Di Maio. «Anziché vantarsi di prendere l’aereo in economy - spiega - che prendesse anche la business class purché studi di più». Mentre su Matteo Salvini riporta un flashback del passato. «Ora è sempre e solo "Italiani prima di tutto" - dice - Ma ve lo ricordate quando indossava le magliette "Padania is not Italy". Io me lo ricordo bene, perché io l’inglese lo mastico bene».
MATTEO RENZI A LONDRA
Su Facebook infine Renzi ha espresso il suo pensiero riguardo la Brexit. «Sono per due giorni a Londra dove ho presentato 'Un'altra strada' a un bel gruppo di studenti italiani. Mi colpisce il gigantesco caos sulla Brexit. Nessuno, dico nessuno, sa come andrà a finire - scrive - dicevano che uscendo dall'Europa sarebbe stato tutto più semplice e quel referendum ha creato un casino immane e bloccato la crescita economica britannica -prosegue il senatore del Pd -. La politica qui sta mostrando il suo volto più inconcludente, con responsabilità sia per il governo che per l'opposizione. Lo dico forte: la politica britannica sta facendo peggio di quello che avrebbe potuto fare la politica italiana e questo la dice lunga su come sono messi. Hanno vinto un referendum mentendo: il conto, oggi, lo paga la povera gente. Peccato».
2. LA LEZIONE EUROPEISTA DI MATTEO RENZI A MARINE LE PEN (E A SALVINI)
Mauro Zanon per www.ilfoglio.it
MATTEO RENZI MARINE LE PEN
Erano quasi le 23.00 quando l’ex premier italiano Matteo Renzi è intervenuto all’“Emission politique”, il talk-show politico più seguito di Francia, che va in onda ogni giovedì su France 2. In collegamento da Londra, dove si trovava per presentare il suo ultimo libro, “Un’altra strada”, Renzi è stato protagonista di un dibattito molto acceso con Marine Le Pen, leader del Rassemblement national (Rn), presente sul palcoscenico della prima rete pubblica francese per difendere la sua visione dell’Europa davanti alla ministra degli Affari europei Nathalie Loiseau, e diversi esperti e intellò ostili alle sue idee sovraniste come Jacques Attali.
Sollecitato dalla presentatrice Léa Salamé sul perché ritiene che le politiche e le idee della Le Pen sull’Europa siano pericolose, l’attuale senatore del Partito democratico (Pd) ha tenuto a ricordare ciò che la presidente di Rn aveva detto della Brexit durante il dibattito tra il primo e il secondo turno delle presidenziali contro Emmanuel Macron, “l’economia britannica non è mai stata così in forma da quando i cittadini inglesi hanno deciso di riprendere la propria libertà”, sottolineando, invece, come l’economia d’oltremanica non sia mai stata così “bloccata”, piena di incertezze e di inquietudini sul suo futuro come ora.
MATTEO RENZI MARINE LE PEN
“Credo che l’Europa non sia solo giusta, ma anche utile. Lo è per il portafoglio, per il lavoro. La decisione di Marine Le Pen, di Matteo Salvini e degli altri leader che sono contro l’Europa non è soltanto una decisione che non sopporto: va contro gli interessi dei francesi. I 3 milioni di francesi che hanno un lavoro dipendente dalle esportazioni con l’Europa, con la Frexit di Marine Le Pen lo perderanno. Sono preoccupato per voi (i francesi, ndr), perché l’idea di Marine Le Pen è la stessa dei sostenitori della Brexit”, ha attaccato Renzi.
La leader sovranista ha ribattuto dicendogli che è l’Unione europea che “sta uccidendo l’Europa”, che “forse i britannici sarebbero stati sedotti da un’altra organizzazione europea”, che è grazie a lui e alla sua politica che “Salvini ha vinto” e che gli italiani “lo hanno provato, ma non gli è piaciuto”. “Si dice che lei assomigli molto a Emmanuel Macron. Prego per questo, affinché un giorno sia battuto come lei lo è stato”, ha aggiunto la Le Pen, punzecchiandolo sul 40 per cento raccolto alle europee dal Pd, che oggi è sceso al 18.
MATTEO RENZI MARINE LE PEN
E qui, i toni si sono rapidamente inaciditi, con Renzi che ha rammentato alla Le Pen di essere la donna che in politica ha subìto “il maggior numero di sconfitte elettorali”. “Salvini ha avuto il 17% dei voti, noi il 19%. La differenza è che noi non abbiamo accettato l’alleanza con il M5S, mentre Salvini sì. Lei non conosce l’Italia”, ha tuonato Renzi, dinanzi a una Le Pen che gli ripeteva di “non essere stato eletto, come non lo è stato Monti”, mostrando di non conoscere non solo la politica italiana ma anche la Costituzione. Prima di ricevere un altro schiaffo: “Io ho perso qualche volta, ma lei ha perso sempre. Ha perso alle presidenziali del 2017, ha perso a quelle del 2012, non è riuscita a diventare presidente dell’Île-de-France e nemmeno del Nord-Pas-de-Calais”.
Il dibattito si è poi spostato sulla questione migranti, con la Le Pen impegnata a difendere il bilancio di Salvini che “è riuscito a ridurre in maniera spettacolare il numero di sbarchi”, uscita a cui Renzi ha risposto affermando che di “spettacolare”, per ora, ci sono soltanto “la crisi” e “la recessione”, che stanno affossando l’economia italiana. La chiosa di Renzi è stata sul legame di amicizia tra Italia e Francia, sull’“amicizia della cultura, degli ideali e dei valori”, sulle letture francesi di un cittadino italiano che ama l’Europa, “Peguy, Saint-Exupéry, Rimbaud, Baudelaire, senza i quali sarei più vuoto”, “ma anche i francesi sarebbero diversi senza Caterina de’ Medici e Leonardo de Vinci”. L’alternativa a Salvini e a coloro che hanno fatto “un investimento sulla paura”, ha concluso, è “un investimento sul coraggio”. Come quello di Macron.