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    BRUSH HOUR, LEGGI OGGI LE NOTIZIE DI DOMANI – RENZI AL SETTIMO CIELO: DOPO LA LEGGE ELETTORALE, SOTTO CON L’ATROFIZZAZIONE DEL SENATO E L’ACCENTRAMENTO DI ALCUNI POTERI CEDUTI INOPINATAMENTE ALLE REGIONI - IN CASA FORZISTA CONTINUA IL TUTTI CONTRO TUTTI (E CONTRO TOTI)


     
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    Francesco Bonazzi per Dagospia

    Basta inciuci e basta ricatti dei partitini. Matteo Renzi è letteralmente al settimo cielo, perché aver convinto il Cavaliere sulle modifiche chieste da Giorgio Napolitano al famigerato Italicum gli consentirà di accelerare sulle due riforme alle quali tiene di più. Ovvero, l'atrofizzazione del Senato e l'accentramento di alcuni poteri ceduti inopinatamente alle Regioni. In casa forzista, intanto, continua il tutti contro tutti (e contro Toti).

    renzi blair carlirenzi blair carli

    Lo schema della legge Renzie-Berlusconi, che domani andrà in aula, viene modificato con il famoso premio di maggioranza del 15% che scatta non più al 35 ma al 37%. Si sono viste migliorie più significative, ma ci tenevano molto Re Giorgio (come segnale di maggior rispetto alla sentenza della Consulta) e anche lo stesso Rottam'attore, che in pubblico fa sempre lo spavaldo ma in privato trema all'idea di farsi beffare per pochi voti dal Banana.

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    Ancora più infinitesimale la modifica sul primo sbarramento per chi si presenta in coalizione, che scende dal 5 al 4,5%. Mentre fa abbastanza sorridere che la clausola di ripescaggio per chi comunque prende il 9% in almeno tre regioni sia chiamata solo "Salva-Lega". Questo perché anche gli alfanoidi potrebbero avere problemi con le soglie nazionali, ma sono abbastanza tranquilli di farcela in Sicilia, Campania e Calabria.

    BERLUSCONI E GIOVANNI TOTI ALLA BEAUTY FARMBERLUSCONI E GIOVANNI TOTI ALLA BEAUTY FARM

    Renzie è comunque euforico perché vede avvicinarsi il momento in cui potrà conquistare consensi e appoggi fondamentali per vincere le prossime elezioni. Per i consensi punta sulla riforma del Senato e sul sedicente "taglio ai costi della politica", nella convinzione che con un po' di sana propaganda anti-casta si possono recuperare i voti che Bersani ha regalato ai grillini.

    francesca pascale consiglio nazionale forza italia foto lapressefrancesca pascale consiglio nazionale forza italia foto lapresse

    Mentre con la riforma del Titolo V della Costituzione, sulla quale c'è una studiatissima strategia di non comunicazione, Renzie vuole riportare a Roma quante più competenze possibile in tema di energia, grandi opere e infrastrutture in generale. Avere a che fare solo con il governo, e non con una pletora di amministratori locali più o meno esigenti, è quello che chiedono a Renzie tutti i principali gruppi imprenditoriali del Paese, italiani e non. Tirarli dalla propria parte vuol dire chiudere il cerchio dei poteri forti intorno a sé.

    BERLUSCONI E PASCALE CON MARIAROSARIA ROSSI DA BA GHETTOBERLUSCONI E PASCALE CON MARIAROSARIA ROSSI DA BA GHETTO

    C'è poca strategia di lungo periodo, invece, in casa forzista. La scialba intervista del Pupino Toti al Corriere ha fatto cadere le braccia perfino ad alcune colombe. Le iniziative di Fitto addolorano il Cavaliere, ma spingono mezzo partito a chiedersi perché "qualcuno non lo ferma". In un partito dove di "qualcuno" con la "q" maiuscola ce n'è solo uno.

    A corte, il tandem Maria Rosaria Rossi-Francesca Pascale è sempre più forte e, come non bastasse, l'avvocato (delle cause perse) Niccolò Ghedini è tornato a presidiare il trono di Silvio. In tutto questo, il gossip continuo su un ritorno in Farsa Italia di Alfano e Schifani, ai quali in fondo il tenero Silvio vuole ancora bene, rischia di mandare al manicomio chi già fatica a difendere il seggio parlamentare con gli equilibri attuali.

     

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