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    RENZI ALLA SBARRA - SFOTTE I MAGISTRATI CHE LO ACCUSANO. EVOCA NUOVI ESPOSTI. SI COMPLIMENTA COL ‘’BRAVISSIMO” PINELLI A CAPO DI UN CSM “AUTOREVOLE A DIFFERENZA DI QUELLO PRECEDENTE, CHE ERA IMBARAZZANTE’’ - LA PROSSIMA UDIENZA, IL 10 MARZO. RENZI È ACCUSATO DI FINANZIAMENTO ILLECITO PER 3,5 MILIONI ATTRAVERSO LA SUA FONDAZIONE OPEN. CON LUI SONO INDAGATI L’EX TESORIERE DI OPEN ALBERTO BIANCHI, MARIA ELENA BOSCHI, LUCA LOTTI E L’IMPRENDITORE MARCO CARRAI…


     
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    DAGLI AVVOCATI 14 CONTESTAZIONI ALLA PROCURA RENZI: "PM IN MALAFEDE, LI DENUNCIO ANCORA"

    G. Sal per La Stampa

    Nuova udienza del processo per corruzione e finanziamento illecito legati alla fondazione Open. Per quattro ore gli avvocati degli imputati hanno presentato 14 eccezioni preliminari, tra cui richiesta di trasferimento di pezzi del processo a Roma e al tribunale dei ministri; incostituzionalità dei sequestri delle mail; violazione dell'immunità parlamentare sule chat di Renzi e Lotti; illegittimo rinnovo della richiesta di sequestro del computer di Carrai, già bocciata dalla Cassazione; tardiva iscrizione nel registro degli indagati di Alberto Bianchi, presidente della fondazione Open.

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    Quest'ultima eccezione era stata preparata dal suo difensore, Fabio Pinelli, nel frattempo eletto vicepresidente del Csm e quindi incompatibile con la professione. La questione è stata illustrata dal suo socio di studio, Alberto Berardi, che lo sostituisce. Ed è uno dei temi su cui Renzi, dopo essersi congratulato col «bravissimo» Pinelli a capo di un Csm «autorevole a differenza di quello precedente, che era imbarazzante», ha annunciato nuove denunce contro il procuratore di Firenze, Luca Turco, tacciato di «malafede». Denunce disciplinari di cui, eventualmente, si dovrà occupare lo stesso Csm.

    ALBERTO BIANCHI E MARIA ELENA BOSCHI ALBERTO BIANCHI E MARIA ELENA BOSCHI

     

    RENZI, ALTRA SPARATA ANTI-PM SUL CSM: “PINELLI UN GRANDE”

    Marco Grasso per “Il Fatto Quotidiano” – ESTRATTO

     

    Sfotte i magistrati che lo accusano: “Gli avvocati oggi hanno dato loro una straordinaria lezione di diritto”. Evoca nuovi esposti: “I pm hanno commesso gravi violazioni disciplinari, li denuncerò di nuovo prima del 10 marzo”. Si complimenta per l’elezione del nuovo Csm e lancia un messaggio che suona come un avvertimento: “Ci vuole un organo di autogoverno dove se un magistrato sbaglia, paga”.

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    LUCA TURCO LUCA TURCO

    La denuncia, annunciata nei confronti del procuratore aggiunto Luca Turco e del sostituto Antonino Nastasi, riguarderebbe presunte violazioni disciplinari: “Si tratta di questioni tecniche legate alla mancata tempestività dell’iscrizione sul registro degli indagati e il materiale inviato al Copasir. Alla fine in questa vicenda ho l’impressione che la legge l’abbiano violata gli altri”, ha spiegato Renzi.

     

    “Spero che il pubblico ministero – riferendosi a Turco – abbia ripreso un po’ di serenità. L’ultima volta aveva perso le staffe”.

    Un primo esposto contro i magistrati fiorentini è già stato archiviato dal Tribunale di Genova, competente a giudicare eventuali reati commessi da colleghi toscani, un altro paio sono ancora pendenti.

     

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    Davanti ai giornalisti, Matteo Renzi ha commentato anche l’elezione del nuovo Csm, augurandosi che “faccia meglio dell’ultimo”, a suo dire “indegno”: “Un augurio di buon lavoro al vicepresidente Fabio Pinelli, era qua nell’ultima udienza nel collegio difensivo di Alberto Bianchi. È un bravissimo avvocato. Adesso è vicepresidente del Csm, una delle più alte cariche dello Stato e noi gli facciamo tanti auguri”.

     

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    La prossima udienza è stata fissata il 10 marzo. Renzi è accusato di finanziamento illecito ai partiti. L’ipotesi della Procura di Firenze è che la sua Fondazione Open, che organizzava la kermesse della Leopolda facendo il pieno di finanziamenti privati, fosse in realtà un’articolazione di partito, e in particolare della corrente renziana del Pd, e pertanto dovesse sottostare alla normativa sul finanziamento alla politica. Con lui sono indagati l’ex tesoriere di Open Alberto Bianchi, Maria Elena Boschi, Luca Lotti e l’imprenditore Marco Carrai.

     

    MATTEO RENZI E MARIA ELENA BOSCHI MATTEO RENZI E MARIA ELENA BOSCHI

    Sui conti di Open, secondo le accuse, sarebbero transitati fondi per 3,5 milioni in modo illegittimo. Lotti è indagato anche per corruzione per gli emendamenti che avrebbero favorito due finanziatori, la British American Tobacco e il gruppo autostradale Toto.

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