MATTEO RENZI
Se, come dice Ilvo Diamanti nel suo sondaggio su Repubblica, il partito di Matteo Renzi più che "personale" è "senza persone" (poco sopra il 2 per cento), il suo leader è alla costante ricerca di visibilità. Per questo oggi l'ex premier spara a zero contro il ministro per le Politiche giovanili e lo Sport Vincenzo Spadafora, accusandolo di "non capire né di sport, né di democrazia". Ieri infatti il ministro ha ribadito su Facebook la sua posizione di estrema cautela, scrivendo: "Gli allenamenti delle squadre non riprenderanno prima del 18 maggio e della ripresa del campionato per ora non se ne parla proprio".
"Campionato di calcio. Non è la priorità, certo - scrive Renzi su Facebook - Ma è una scelta importante. Dice il Ministro dello sport che 'non se ne parla proprio'. E chi lo ha deciso? Lui allo specchio? in democrazia si parla di tutto. E si parla soprattutto delle scelte che riguardano tanti cittadini. Il ministro venga in Parlamento, non può decidere da solo: siamo una democrazia".
Concetto che poi rimarca a l'Aria che tira su La7: "ll calcio non è un giochetto per addetti ai lavori, ci sono interessi enormi che si muovono dietro questa vicenda" e quindi "Spadafora come si permette di dire che non se ne parla? Può dire la sua opinione, non è il padrone del calcio!".
spadafora
Circa l'ipotesi che Italia Viva tolga il suo appoggio a Conte per dar vita a un esecutivo di unità nazionale, Renzi aggiunge: "Penso che in questo momento la priorità è uscire da casa non se Iv esce dal governo. Basta far finta di pensare che il problema dell'Italia sia il runner da inseguire con l'elicottero e non l'economia disintegrata soprattutto per chi non ha garanzie". E conclude: "Io rispetto il presidente del Consiglio, l'importante è che faccia le cose serie e non le cose populiste. Una diretta Facebook in meno, un cantiere aperto in più".