Marco Antonellis per Dagospia
NICOLA ZINGARETTI E MATTEO RENZI
Sul Partito Democratico ricomincia a soffiare forte il vento della scissione: negli stessi istanti in cui ieri l'ormai ex Premier Giuseppe Conte illustrava le sue considerazioni finali atte a massacrare politicamente e mediaticamente il Capitano leghista, in Senato i renziani cominciavano a darsi di gomito in attesa della replica del loro leader e non appena Matteo Renzi prendeva la parola le chat in Transatlantico cominciavano ad impazzire: "E' il "segnale", era da tempo che non vedevamo un Renzi così "carico", vuol dire che stavolta la scissione è proprio alle porte".
Insomma, a quanto si raccontava nei conciliaboli dei renziani stavolta potrebbe essere la volta buona: "Matteo farà di tutto, ma proprio di tutto, per portare il Pd al governo con i Cinque Stelle o con qualsiasi altra formula ma se proprio non ci dovesse riuscire è già pronto il piano B: la scissione e la formazione di nuovi gruppi parlamentari magari in accordo con altri spezzoni centristi provenienti da altre formazioni politiche come Forza Italia".
RENZI ZINGARETTI
Ma quanti sarebbero quelli nel Pd pronti a seguire il toscano in caso di elezioni? Al Nazareno calcolano che le truppe renziane ammontino a 20 senatori e 30 deputati, con un margine di errore del 10%. Ma nel Partito Democratico (e nei 5Stelle...) serpeggia poi un anche altro timore: che Renzi possa fare la scissione anche in caso di avvio del nuovo governo con i pentastellati. Gli servirebbe per contare di nel nuovo governo e di fatto diventerebbe il terzo partito della coalizione: M5s, Pd e Partito di Renzi.
Ps, a proposito: qualcuno dica al senatore "semplice" di Rignano che Zingaretti non gradisce affatto il profluvio di interviste che da ieri sta rilasciando ininterrottamente. Quasi fosse il segretario ombra…