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    RENZI SI FA SFOTTERE SULLA RAI PERFINO DAL LOTTIZZATISSIMO MINZOLINI: “CON LA NUOVA RIFORMA SARA’ IL GOVERNO A CONTROLLARE LA TV PUBBLICA. IL DG AVRÀ POTERI MAGGIORI DI QUELLI CHE AVEVA L’AD. COME PRESIDENTE RAI VORREMMO VITTORIO FELTRI”


     
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    Daria Gorodisky per il “Corriere della Sera”

     

    AUGUSTO MINZOLINI tg1 AUGUSTO MINZOLINI tg1

    «Purtroppo il rituale si ripete, sempre uguale a se stesso…». Augusto Minzolini parla delle nomine della governance Rai e dell’eterno ripetersi dello schema: totonomine, candidature buttate in pasto alla stampa solo per essere bruciate e, soprattutto, pubbliche polemiche politiche che accompagnano segrete trattative, politiche anche loro. 

     


    Giornalista e senatore, Minzolini da pochi giorni è il nuovo capogruppo di Forza Italia nella commissione di Vigilanza Rai. Ha conosciuto da vicino i corridoi di viale Mazzini perché, in piena era berlusconiana, è stato per due anni e mezzo direttore del Tg1. 
     

    Dunque, è ancora la politica a dettare legge nella tv pubblica ? 
    «Rispetto ai grandi obiettivi che Matteo Renzi aveva promesso con lo slogan “fuori i partiti dalla Rai”, è evidente che ha fallito completamente».

    AUGUSTO MINZOLINI VITTORIO FELTRI AUGUSTO MINZOLINI VITTORIO FELTRI

     
    Non c’è stata ancora la riforma e si procede con la «vostra» legge Gasparri. 
    «Ma c’è una differenza: appena sarà varata la nuova legge, il direttore generale espresso dal Tesoro, avrà immediatamente poteri molto maggiori, sarà l’amministratore delegato. Così, di fatto saranno esclusi tutti i partiti tranne quello governativo, che oggi si chiama renziano». 


    Nel cda comunque siederanno componenti di varie aree. 
    «Vedremo. Dividendo il numero dei membri della Vigilanza per quello dei componenti del cda, viene fuori che per eleggere un consigliere servono 5,72 voti... È da ridere, no?» 

    AUGUSTO MINZOLINI AUGUSTO MINZOLINI


    Sulla Rai si è parlato di un nuovo patto fra voi di Forza Italia e il Pd. 
    «Ma no. Il punto è un altro. Renzi dovrebbe garantire una completezza di radici culturali nell’ente di Stato. Quando il centrodestra era al governo, ci sono stati presidenti della Rai di area centrosinistra, come Lucia Annunziata, Claudio Petruccioli, Paolo Garimberti. Perché, invece, quando la maggioranza del cda è più vicina alla sinistra si accetta al massimo una figura neutrale, alla Antonio Baldassarre?» 

    ANNUNZIATA LUCIA ANNUNZIATA LUCIA


    Chi vorreste come presidente? 
    «Per avere un’immagine di completezza, dovrebbe esserci un esponente della cultura liberale: penso a figure come Vittorio Feltri, o Piero Ostellino...». 


    Come mai intanto arrivano tante defezioni fra i nomi ipotizzati per le diverse aree? 
    «Non mi meraviglia. Il mondo della demagogia spesso si scontra con la realtà. Chi è che, forte di una posizione affermata, accetta di fare il consigliere con uno stipendio di 60 mila euro all’anno? È un tetto che cozza con il mercato. Inoltre, credo che ci sia il timore di legarsi alla stagione in cui la Rai può essere tanto condizionata dal governo». 
     

    habb 51 claudio petruccioli habb 51 claudio petruccioli

     

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