• Dagospia

    1. RENZISMO, PERONISMO: POTERI DEBOLI, MANIERE FORTI. QUALCUNO COMANDA LA POLIZIA? 2. TRE SINDACALISTI, TRE OPERAI E TRE POLIZIOTTI FERITI: DIFFICILE PENSARE CHE RENZI ABBIA DATO L’ORDINE DI MANGANELLARE SELVAGGIAMENTE I MANIFESTANTI. MA GLI INCIDENTI ARRIVANO NEL PIENO DI UNO SCONTRO SENZA PRECEDENTI TRA GOVERNO E CGIL 3. IL SINDACATO DELLA CAMUSSO ACCUSA IL GOVERNO DI ESSER STATO MESSO LÌ DAI POTERI FORTI ALLA MARCHIONNE E DA RENZI ARRIVA L’ACCUSA DI TESSERAMENTO FALSO 4. A SINISTRA C’È UNA RESA DEI CONTI IN PIENA REGOLA CHE SI GIOCA, IN PARTE, SULLA TESTA DEI LAVORATORI. E LAVORATORI SONO ANCHE I POLIZIOTTI AI QUALI È SCAPPATA QUALCHE MANGANELLATA DI TROPPO NEI CONFRONTI DI ALTRI LAVORATORI. NON È UN BELLO SPETTACOLO E AUTORIZZANO AMARE RIFLESSIONI SULL’USO CHE SI FA DELLA POLIZIA IN TEMPO DI CRISI


     
    Guarda la fotogallery

    Colin Ward (Special Guest: Pippo il Patriota) per Dagospia

     

    1. POTERI DEBOLI, MANIERE FORTI

    matteo renzi otto e mezzo matteo renzi otto e mezzo

    Difficile pensare che Renzie ieri abbia dato l’ordine di manganellare selvaggiamente gli operai dell’Ast di Terni che manifestavano a Roma. Ma l’eccesso di zelo dei poliziotti ha ricadute politiche forti e oggi il governo sarà costretto a riferire in Parlamento sui fatti di ieri. Tre sindacalisti, tre operai e tre poliziotti feriti: questo il bilancio degli scontri riportato oggi dal Corriere

     

    Gli incidenti in piazza arrivano nel pieno di uno scontro senza precedenti tra governo e Cgil. Il sindacato della Camusso accusa il governo di esser stato messo lì dai poteri forti alla Marchionne e dal partito del Nazareno arriva l’accusa di tesseramento falso. A sinistra c’è una resa dei conti in piena regola che si gioca, in parte, sulla testa dei lavoratori.

     

    E lavoratori sono anche i poliziotti ai quali ieri è scappata qualche manganellata di troppo nei confronti di altri lavoratori. Un mese fa erano furiosi con il governo per il blocco degli aumenti contrattuali. Hanno minacciato uno sciopero (illegale) e Renzie – caso raro – ha fatto piano piano marcia indietro. Adesso aiutano il gpverno a tenere a bada, con le cattive, i lavoratori meno fortunati. Non è un bello spettacolo e autorizzano molte amare riflessioni sull’uso che si fa della polizia in tempo di crisi

     

     

    2. QUALCUNO COMANDA LA POLIZIA?

    RENZI - ELLEKAPPA MANGANELLI RENZI - ELLEKAPPA MANGANELLI

    Non saranno ore facili per il questore di Roma, visto che perfino il ministro Alfanayev vuole sapere perché ieri gli agenti abbiano esagerato con gli operai. “Cariche al corteo, feriti sei operai. Renzi al Viminale: accertare i fatti. In piazza a Roma i lavoratori delle acciaierie di Terni. Landini: ‘inaccettabile’. Polemiche in aula”. Il sindacalista Rappa: “Ho cinque punti sulla testa. Chi ha ordinato di aggredirci? Il governo spieghi se c’è una linea contro di noi o un errore del questore” (Corriere, p. 2). Repubblica: “Ast, scontri tra polizia e operai, quattro feriti tra i manifestanti. Landini: il governo deve scusarsi” (p. 2). Il Messaggero tenta di disinnescare la miccia e titola a tutta prima: “Scontri al corteo, l’ira di Renzi”. Poi, dentro, si ride, con la solita velina: “Il Viminale in difesa degli agenti: ma qualche eccesso forse c’è stato” (p. 2).  Sì, qualche eccesso di sutura.

     

    MAURIZIO LANDINI operai delle acciaierie terni in corteo a roma, feriti in scontri con polizia 31 MAURIZIO LANDINI operai delle acciaierie terni in corteo a roma, feriti in scontri con polizia 31

    La strumentalizzazione politica dei fatti di ieri parte immediatamente. Davide Zoggia, bersaniano, dice al Corriere: “Alla Leopolda Serra contro i sindacati. Tre giorni dopo ci sono i manganelli. E’ inevitabile pensare a strane coincidenze” (p. 5). Il retroscena di Repubblica non è meno velenoso: “Il sospetto del premier: “Qualcuno punta alla spallata, vogliono farci passare per quelli che picchiano gli operai” (pp. 2-3). Il Cetriolo Quotidiano la mette così: “Il lavoro nell’era Renzi: prima ti caccio, poi ti meno” (p. 2). Poi intervista la Camusso che dice: “Botte? Non è un caso. C’è stato un ordine” (p. 3). Non è da meno il Giornale, che apre la prima pagina così: “Dopo le tasse, le botte. Renzi in tilt”.

     

    operai delle acciaierie terni in corteo a roma, feriti in scontri con polizia 7 MAURIZIO LANDINI operai delle acciaierie terni in corteo a roma, feriti in scontri con polizia 7 MAURIZIO LANDINI

     

    3. LA RESA DEI CONTI A SINISTRA

    A sinistra sta andando in scena una resa dei conti senza precedenti tra Pd e Cgil: “Renziani contro la Camusso. ‘Eletta con tessere false’. Bersani: ‘Basta mettere micce’. Dopo le critiche al premier la Picierno attacca la leader della Cgil. L’ex segretario Pd: il sindacato non è un ferro vecchio” (Repubblica, p. 4). Corriere: “Accuse e veleni tra Camusso e Pd. Bersani: governo dei poteri forti? No. Picierno parla di tessere false alla Cgil, poi le scuse” (p. 6).

     

    Il Messaggero dà conto dei mal di pancia interni al partito del Nazareno: “Minoranza dem: ci fanno terra bruciata, pronti a non votare la fiducia al Jobs Act. Resta alta la tensione. Sulla scissione però c’è una ritirata generale: restiamo per diventare maggioranza”. Sì, vabbè (p. 4). Gode il Giornale: “Il Pd scopre che la Cgil tarocca le iscrizioni. A sinistra scatta la rissa” (p. 2).

     

    angelino alfano angelino alfano

     

    4. NON FA SOSTA LA SUPPOSTA

    Dopo il via libera alla manovra torna la tensione con Bruxelles, dove restiamo dei vigilati speciali. “Bruxells avverte Roma. ‘Procedure non escluse, vediamo se fate le riforme’. Katainen: esamineremo deficit e debito. Padoan: passano le circostanze eccezionali” (Repubblica, p. 8). Il giornale diretto da Ezio Mauro analizza anche il momento sui mercati: “Debito, recessione e banche. I mercati tornano a tremare per la sindrome italiana. Ormai i titoli decennali spagnoli rendono quasi 40 punti-base (0,4%) in meno di quelli di Roma. L’esito degli stress test Bce sugli istituti di credito sta penalizzando i nostri titoli di Stato” (p. 9).

     

    susanna camusso susanna camusso

    Sul Corriere, il fronte interno: “Il premier: local tax per i Comuni. Ma sui tagli è scontro con i sindaci. ‘Resta l’obiettivo di 1,2 miliardi di risparmi’. L’Anci: problemi di sostenibilità” (p. 11). Il Cetriolo Quotidiano rifa i conti e spara: “I 27 miliardi di tasse nascosti da Renzi nella sua manovra. L’obiettivo è il pareggio di bilancio: dal 2016 salgono Iva e benzina, giù le detrazioni” (p. 4).

     

     

    5. ULTIME DAL PATTO DEL NAZARENO

    Continuano i problemi in Forza Italia, con il Banana che fatica a governare il suo partito ed è costretto a fare un po’ la voce grossa con l’alleato Renzie: “Berlusconi frena sull’Italicum: prendiamo tempo. Timori per un asse Pd-M5S. Giachetti rilancia il Mattarellum: avanti anche senza FI. L’ex premier lavora al “Casa day”, la manifestazione contro le tasse da realizzare entro Natale: sarebbe il primo corteo azzurro anti governo” (Corriere, p. 12).

    pina picierno pina picierno

    Il Cetriolo Quotidiano scrive che a Palazzo circolano voci di una prossima richiesta d’arresto per Verdini in arrivo da Firenze e titola: “Verdini, grossi guai in vista. Matteo e B. lo mollano. Il suo ruolo di garante del Nazareno assegnato a Paolo Romani” (p. 5).

     

     

    6. GIULIETTO O SCHERZETTO?

    La procura di Milano tira un bello scherzo (a scoppio ritardato) all’ex ministro del Tesoro, Giulio Tremonti. Lo svela il Corriere della Sera: “Tremonti indagato per corruzione. ‘Una tangente da Finmeccanica’. I pm: 2 milioni di consulenza al suo studio quando era ministro del Tesoro”. La palla ora passa al Tribunale dei ministri (p. 25). I fatti riguardano l’acquisizione dell’americana Drs da parte di Finmeccanica. Acquisizione alla quale l’allora ministro sarebbe stato contrario, per poi cambiare idea dopo la consulenza.

     

     

    7. VIVA VIVA LA TRATTATIVA!

    “Stato-mafia, i pm aprono il caso Violante: “Su Ciancimino non ci ha raccontato tutto” (Repubblica, pp. 12-13). Peccato che Violante non sia diventato membro della Corte Costituzionale, altrimenti i pm avrebbero fatto tutto in giornata uscendo dal Quirinale.

     

    Davide Zoggia Davide Zoggia

     

    8. SPRECHE-RAI

    Paginata edificante sul Messaggero: “Rai, inchiesta sugli appalti esterni. Secondo la Procura di Roma decine di aziende avrebbero sottoscritto un patto per spartirsi i servizi post produzione. Le gare venivano manipolate e concordate al rialzo prima dell’assegnazione pubblica: commesse da milioni di euro. Il caso parte dalla denuncia dei vertici di Viale Mazzini. Tra i programmi coinvolti, Ballarò e la Prova del cuoco” (p. 15).

     

     

    9. SORPRESINA FERRARI

    Il cambio di programma su Ferrari viene raccontato così da Repubblica: “Ferrari scorporata dal gruppo Fca. Il 10% andrà in Borsa. Il titolo ex Fiat decolla: più 12,8%. Exor più 7%. Marchionne promette: ‘Resterò alla guida’. Così si spiega la guerra di Maranello, ora gli Agnelli puntano sul Cavallino” (pp. 24-25).

    PIERLUIGI BERSANI A SERVIZIO PUBBLICO PIERLUIGI BERSANI A SERVIZIO PUBBLICO

     

    Il Corriere, in versione “Illustrato Fiat”, spiega: “I piani di Elkann e Marchionne per la Rossa. Un marchio che può valere fino a 9 miliardi di euro, debiti inclusi. Le ipotesi del mercato sul polo del lusso. Le scissioni del nuovo gruppo. La famiglia Agnelli non si diluisce. Con la valorizzazione la spinta alla crescita” (p. 9). Più sobrio il Sole 24 Ore, che si occupa anche della casa madre: “Per Fca un piano da 4 miliardi di euro. Prestito convertendo da 2 miliardi e collocamento da 800 milioni” (p. 2).

     

    Il Cetriolo Quotidiano butta lì un sospetto non da poco: “Fca (che sarebbe la Fiat) scorpora la Ferrari, la quota a Wall Street e la blinda per la famiglia Agnelli. Prove tecniche per l’ultima fuga dall’Italia?” (p. 1). Ci va giù secco il Giornale: “Gli Agnelli ‘scippano’ la Ferrari alla Fiat” (p. 1), con Nicola Porro che commenta: “Marchionne, tanti annunci e piccole bugie” (p. 4).  

    padoan padoan

     

     

    10. ULTIME DAL MONTE DEI PACCHI DI SIENA

    Dopo gli stress test Siena corre ai ripari e ovviamente pensa a qualche aggregazione. “Profumo: addio all’indipendenza di Mps. L’ipotesi della conversione in azioni dei Monti bond. A Piazza Affari i titoli vanno ancora giù: -8%. Due consiglieri contro Profumo. Ma il presidente della fondazione Clarich: ‘Vicino ai timonieri’” (Corriere, p. 30). Messaggero: “Mps in affanno ora spera nei Monti-bond. Vendita ai privati per convincere la Bce a dare l’ok al piano di salvataggio” (p. 17). Giornale: “Profumo apre a una fusione per Monte Paschi” (p. 19).

    denis verdini denis verdini

     

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport