DAGONOTA
paolo repetti (2)
Ao’ ma che succede in ‘ste case degli ebrei? Son sempre in lite tra padri, figli, zie e nipoti, pensano sempre a scopare ma, soprattutto, finiscono sempre con farsi delle seghe. Da Philiph Roth ad Alessandro Piperno, passando per vari altri (Moravia, ad esempio) e giungendo ora, infine a casa Repetti (Paolo Repetti, “Esercizi di sepoltura di una madre”, Mondadori) la storia si ripete sempre più volte: la prima in tragedia, poi in farsa, indi in masturbazione: “Va bene. Ok. Ora pensiamo alla masturbazione, dice Isaac. Non ci penso proprio, quello è un tuo tema, Isaac, dice Davide. Be’, anche uno mio, dice Saretta”.
STILE LIBERO EINAUDI
Per la cronaca, Isaac, Davide e Saretta sono i tre nipotini di Repetti, inventore degli scrittori cannibali di Einaudi. Per la cronaca Davide, l’unico non dalla mano facile, ha un altro obiettivo: “Io mi scopo le palestinesi… me dovrebbero da’ un premio”: i nipoti parlano romanesco, come Verdone e la Gerini, e delle origine ebraiche poco a loro cale. E’ la prozia, Sarah, che si vede circondata anche se è da sola da panettiere, e che per far dispetto alla sorella (cattolica) le compra di nascosto il loculo in cui doveva essere tumulata, con gran sorpresa al funerale: c’è il morto ma non c’è più il posto.
Paolo Repetti
Ai Repetti boys il calcio, la gnocca e anche un po’ lo studio – per Isaac – interessano più dell’Haggadah, mentre lo zio stregone, al quale tutti chiedono cosa devono fare, deve a sua volta chiedere all’analista di conoscere qualcosa su se stesso. Anche perché lo zio è sempre spiazzato dai nipoti. Certo, lui ce la mette tutta per farsi sfanculare.
repetti paolo baricco alessandro
Se tu vai da un ragazzino e gli chiedi: “Hai letto il pezzo di Scalfari su Francesco” questo che te deve rispondere? Francesco chi? “Totti?”. Se gli chiedi dei festeggiamenti dello Yom Yerushalayim questi fanno finta che sia caduta la linea. Se devono fare un tema sull’Isis e gli dici se, anzitutto, hanno letto i giornali la risposta non può che essere sì, “certo! Dybala e Marchisio rientrano dopo Pasqua”.
ISABELLA SANTACROCE
Buonanotte zietto Paolo, i veri cannibali ce li avevi in casa e sei andato a cercarli in strada! Sono molto più divertenti, irriverente e a stile libero le risposte dei nipotini che l’intera collana “Stile Libero” dell’Einaudi che ci hai ammollato, con la solita finta dark lady Santacroce, il periferico Aldo Nove e quelli che erano in Campo dei Fiori alla presentazione dell’Antologia, mo’ in età da “Quota cento”!
Oh zio! “Zio, c’ho bisogno de famme ‘na cultura, consigliami un libro. Di che tipo? Be’, qualcosa di rilassante, che te svuota la testa. Saretta: Più di così?”. Beh, per svuotargliela più di così non era difficile, bastava dargli un libro Einaudi Stile libero.
ISABELLA SANTACROCE
ISABELLA SANTACROCE