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    SALVINI AIRLINES - “REPUBBLICA” INFILA LA PENNA NEGLI SPOSTAMENTI DEL LEGHISTA CON I VOLI DI STATO: “IL VIMINALE HA PRECISATO CHE ‘DA SALVINI NON C'È MAI STATO UTILIZZO PER MOTIVI ESTRANEI AL RUOLO ISTITUZIONALE’. FORMALMENTE È VERO, E LO AVEVAMO SOTTOLINEATO. IL LEADER LEGHISTA HA INVENTATO IL ‘VOLI UNO E PRENDI DUE’, UNENDO QUASI SEMPRE UN APPUNTAMENTO MINISTERIALE A UN EVENTO DI PARTITO…”


     
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    Gianluca Di Feo per “la Repubblica”

     

    SALVINI IN AEREO SALVINI IN AEREO

    Un furbetto dei cieli, che sorvola con scaltrezza sui regolamenti. Ieri il Dipartimento di Pubblica Sicurezza ha confermato l'inchiesta di Repubblica : Matteo Salvini «ha usato 19 volte gli aerei della Polizia». Noi avevamo scoperto «una ventina» di viaggi grazie al sito web Flightradar, che monitora le rotte civili. Almeno in un'occasione però il ministro si è accomodato su un bimotore dei Vigili del Fuoco, pure loro dipendenti dal suo dicastero: la mattina del 15 ottobre è decollato da Linate verso Roma, nonostante esistano tanti collegamenti di linea. Forse aveva bisogno di relax sulle poltroncine in pelle della "Ferrari dei cieli", perché il giorno prima aveva affrontato sei comizi di fila in Alto Adige tra birra e wurstel e una convention di imprenditori brianzoli.

     

    SALVINI IN AEREO SALVINI IN AEREO

    Il Viminale ha precisato che «da Salvini non c' è mai stato utilizzo per motivi estranei al ruolo istituzionale». Formalmente è vero, e lo avevamo sottolineato. Il leader leghista ha inventato il "voli uno e prendi due", unendo quasi sempre un appuntamento ministeriale a un evento di partito. Basta dare un'occhiata all'elenco ufficiale, reso noto ieri. Si comincia il 13 settembre: missione a Bari per la Fiera del Levante. Poi il Capitano Volante si mette la felpa e sale sul palco del quartiere Libertà. Il segretario locale lo introduce: «È venuto qui per dare lo sfratto a Decaro e Emiliano».

     

    E lui scandisce: «I politici di sinistra hanno trasformato Bari in un campo profughi». Non pare un discorso istituzionale Il 4 gennaio l'aereo della Polizia lo porta da Milano a Pescara per il comitato sulla sicurezza. E la sera scende in piazza per aprire la campagna elettorale abruzzese. Stesso copione il 16 gennaio. Plana a Cagliari per un' altra riunione sulla sicurezza, quindi prosegue con tre manifestazioni leghiste in vista del voto. Venerdì scorso tra una cerimonia antimafia a Platì e un incontro in prefettura a Napoli incastona lo show di partito a Catanzaro. Si muove sulle ali della Polizia. Incluso il rientro a Milano, anche se venti minuti dopo a Capodichino c'è un volo Alitalia per la stessa destinazione.

     

    SALVINI IN VOLO VERSO STRASBURGO SALVINI IN VOLO VERSO STRASBURGO

    Alcuni degli impegni ministeriali sono sorprendenti. Il 25 ottobre atterra a Verona per la Fiera dei Cavalli, dove si esibisce in una sfilata equestre tra i fan. Poi c'è il "IX Forum Economico Euro- Asiatico": un imperdibile convegno all' insegna dell' amicizia italo-russa, sponsorizzato da Gazprom e benedetto da un messaggio di Vladimir Putin: «Sono certo che i vostri dibattiti saranno proficui e troveranno una fattiva attuazione».

     

    Domenica 16 settembre decolla da Ancona dopo il sopralluogo in hotel occupato da migranti. Nel tabulato ufficiale mancano il prima e il dopo. Sabato sera era sbarcato a Fano da un elicottero della Polizia per la festa della Lega. Il solito bimotore però raggiunge Ancona nella notte.

     

    SALVINI IN AEREO SALVINI IN AEREO

    Pronto all'indomani per correre a Milano dove il Capitano è atteso negli studi di Barbara D' Urso e a cena da Silvio Berlusconi. Il 18 gennaio la rotta include la commemorazione di Rigopiano e un vertice ad Afragola, alle porte di Napoli. Con la celebre doppia processione tra i sostenitori che gli baciano la mano e gli gridano «elimina Saviano».

     

    Due sole trasferte volanti appaiono totalmente dedicate ai doveri d'ufficio, senza bagni di folla o ondate di selfie. Il resto è avvolto dalle nuvole, che non permettono di distinguere tra le rare attività di ministro e quelle frenetiche di leader di partito.

     

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