Estratto dell’articolo di Marco Belpoliti per “la Repubblica”
VICENZO DE LUCA GIORGIA MELONI
Perché non: «Sono quella merda della Meloni?» O invece: «Quella cacca della Meloni», o ancora: «Quell'escremento della Meloni?». Perché proprio "stronza"? Nella Semantica delle brutte parole Nora Galli de' Paratesi spiega che nella scatologia la parola più offensiva è proprio stronzo. Mentre merda ci viene dal francese, come una esclamazione, e cacca è tipicamente infantile, escremento è invece termine dotto e scientifico. I dizionari definiscono stronzo "pezzo di sterco sodo, di forma cilindrica".
VINCENZO DE LUCA CONTRO GIORGIA MELONI: LAVORA TU, STRONZA
Che sia proprio la forma che ne determina la valenza offensiva? Secondo il DELI verrebbe dal latino medievale di Torcello nel 1290-1291, forse perché nella chiesa dell'isola veneziana c'è un magnifico mosaico del Giudizio Universale? Gli strunz vanno all'Inferno?
Probabile. In alcune pitture del Giudizio i diavoli cagano i dannati dall'ano. In verità uno dei significati originari indica una "persona inetta, tale da essere ingiuriata".
In realtà i linguisti segnalano che il termine ha assunto una coloritura […] ingiuriosa diffondendosi a Roma, ma la parola è probabilmente venuta dall'Italia meridionale, dalla Sicilia, con il significato di uomo dappoco. Le parole cambiano valore con il tempo e "stronzo" non significa solo uomo o donna dappoco, ma persona cattiva, o almeno volta a compiere atti deliberatamente malevoli. […]
meloni sangiuliano de luca
Lo stronzo e la stronza includono infatti un sottofondo di crudeltà e d'accanimento. L'interdizione che ha sempre colpito gli argomenti scatologici, come quelli sessuali, è stata a lungo uno dei più forti divieti lessicali nelle società contemporanee. Oggi è invece ampiamente superato, in particolare per quello che riguarda l'ambito della evacuazione, così che dare dello stronzo assume di volta in volta un significato differente a seconda del tono con cui lo si dice, c'è anche un soffiato: "sei un adorabile stronzo" – i linguisti lo definiscono aspetto paralinguistico. Insomma il «sono quella stronza della Meloni», ascoltando l'audio diffuso dagli altoparlanti del suo comizio, suona come un'evidente minaccia.
FABRIZIO ALFANO RIPRENDE VINCENZO DE LUCA E GIORGIA MELONI
E per quanto la Presidente del Consiglio voglia volgere l'espressione verso un significato anti-sessista […] non c'è dubbio che la sua voce e la rapidità con cui ha pronunciato la frase, e persino il passo di corsa con cui è avanzata verso il Presidente della Campania, tradiscano una inveterata carica aggressiva (è la sua vera natura?).