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enrico michetti al seggio
Lorenzo D'Albergo per www.repubblica.it
A Rigopiano ci voleva il Genio guastatori. Non i migranti, volontari della Croce rossa, che hanno scavato nella neve a caccia di superstiti. A dirlo sulle frequenze di Radio Radio, nei giorni successivi alla valanga che ha ucciso 29 persone, è Enrico Michetti: “Ho visto pure della gente di colore che stava lì a dare una mano. Per carità… è lodevole. Ma lì ci debbono essere persone che sanno il fatto loro”. È questo il punto di caduta di un ragionamento più lungo.
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Siamo a gennaio 2017 e l’emittente affronta la tragedia chiedendo un parere al “Prof”. Michetti, ancora lontano dal diventare tribuno del centrodestra, soppesa l’adeguatezza dei soccorsi sull’Appennino abruzzese. Poi si lancia: “Non si comprende perché il Genio guastatori è stato inserito all’interno della Folgore, un reggimento di paracadutisti. Quelli che stanno di stanza a Legnago, quelli possono essere paracadutati in qualsiasi momento, in qualsiasi teatro di guerra”.
Ancora: “Sapete cosa fa il Genio guastatori? Apre i varchi che sono stati ostruiti dalle fortificazioni nemiche. Questo fa il Genio guastatori. Apre varchi”. “Ma noi ci abbiamo messo ore e ore per arrivare lì… io divento pazzo Prof”, lo interrompe Ilario Di Giovambattista, direttore della radio e oggi uomo ombra del candidato scelto da Giorgia Meloni per tentare di riconquistare il Campidoglio.
michetti
Più tardi riprende la parola Michetti. E qui si chiude il ragionamento sui soccorsi: “No, no… ma purtroppo ci sono interessi diversi probabilmente. Non è possibile che i protagonisti stanno a Legnago e poi, invece, ho visto pure della gente di colore che stava lì a dare una mano. Per carità… è lodevole. Ma lì ci debbono essere persone che sanno il fatto loro”. Lo scivolone è servito. Gli archivi di Radio Radio a quanto pare ne sono pieni.
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