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    RESPONSABILI IN CAMPO: E’ PARTITA L’OPERAZIONE PER PUNTELLARE IL GOVERNO, PRONTO IL GRUPPO AL SENATO - IL REGISTA SAREBBE IL SENATORE DI FORZA ITALIA ROMANI (CHE NON SI RASSEGNA A FINIRE MANGIATO DA SALVINI). INSIEME A LUI ANCHE QUAGLIARIELLO. USERANNO IL SIMBOLO UDC - SAREBBERO IN CORSO COLLOQUI CON LA PRESIDENTE DEL SENATO CASELLATI PER…


     
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    S. Can. per “il Messaggero”

     

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    PAOLO ROMANI MATTEO RENZI PAOLO ROMANI MATTEO RENZI

    Basta che tre senatori (Mallegni, Dal Mas e Masini) in area di responsabili parlottino tra di loro nella sala lettura di Palazzo Madama che subito scatta l'allarme. Soprattutto tra i grillini. «Io non mi fido - confessa Gianluca Perilli, capogruppo del M5S - e sono contrario all'ingresso organico di pezzi di Forza Italia nella maggioranza, troppo rischioso, il quadro potrebbe destabilizzarsi. Discorso diverso se alcuni senatori decidessero di votare con noi: questo non si può impedire». In effetti dentro Forza Italia ci sarebbero alcuni senatori «pronti a uscire per puntellare il governo». Movimenti che interessano anche ex forzisti passati con Toti. E allora tutti si chiedono, ma il gruppo di Iv riuscirà, se strappa con Conte, a rimanere unito? «Secondo me qualcuno gli rimarrà impigliato dentro», sorride ancora Perilli.

     

    Nemmeno a farlo di proposito passa Silvia Vono, senatrice renziana proveniente dal M5S: «Sono giorni che smentisco notizie sul mio conto: basta, siamo uniti intorno a Matteo». Poi c'è l'altro, di Matteo, ovvero Salvini. Che i suoi raccontano molto attivo, dietro le quinte, nei colloqui con i pentastellati pentiti. «In quattro passeranno con noi», dicono. Volano nomi e liste. Anche sparate. «Con Tiziana Drago è fatta», fanno sapere ancora dal Carroccio.

    quagliariello romani quagliariello romani

     

    Sarà così? Il sogno proibito di un governo elettorale che ribalti tutto c'è. E quindi i nuovi acquisti potrebbero essere lanciati al momento giusto. Ammesso che arrivi. Perché si va un po' a destra e un po' a sinistra in questa ammuina del trasformismo. I grillini - alle prese con mille dilemmi interni sul futuro - intanto oscillano di qua e di là, litigano su tutto. Alleanze alle regionali. Sul tavolo ci sono i casi della Liguria (sì al Pd) e della Campania, con il ministro Costa in campo, ma con il governatore uscente De Luca che non si sposta.

     

    paolo romani silvio berlusconi paolo romani silvio berlusconi

    Fuori dal Senato dopo pranzo spunta Clemente Mastella: «Sono qui per salvare la legislatura», scherza l'ex Guardasigilli, marito della senatrice azzurra Sandra Leonardo, anti-salvinista convinta. E le strategie si fanno a cena, nei ristoranti del centro della Capitale dove si consumano patti e cordate, insieme ai rigatoni alla pajata. Un movimento frenetico e vorticoso che alla fine sembra non si muova nulla. O forse tutto.

     

    RESPONSABILI IN CAMPO

    Annalisa Cangemi per fanpage.it

    La minaccia di una crisi di governo non accenna a ritirarsi. E se davvero Italia Viva, dovesse sfilarsi dal governo, al Senato, dove i numeri per la maggioranza sono più incerti, sarebbero in corso colloqui con la presidente di Palazzo Madama Casellati per la costituzione di un gruppo parlamentare autonomo, secondo le nuove regole: ci vuole almeno un eletto sotto le insegne di un partito che si è presentato alle urne. In questo caso il partito di riferimento sarebbe l'Udc, che alle ultime elezioni ha presentato il suo simbolo con il centrodestra; l'eletto è invece il senatore Antonio De Poli. Lo scrive oggi La Repubblica.

     

    gaetano quagliariello foto di bacco gaetano quagliariello foto di bacco

    Al progetto, come ricostruisce l'AdnKronos, che sarebbe già in cantiere da settimane, con l'idea di fare un nuovo movimento politico, di stampo europopolare, che potrebbe forse trasformarsi in un partito in futuro. Dentro ci sarebbero parlamentari delusi di Forza Italia, esponenti vicini a Toti, ex pentastellati ora nel Misto, esponenti dell'Udc. L'obiettivo dovrebbe essere anche quello di presentarsi alle prossime regionali, con proprie liste e candidati, e senza Silvio Berlusconi. Di nome e simbolo ancora non si parla, ma secondo quanto scrive ‘la Repubblica', dietro tutto ci sarebbe il senatore Paolo Romani, che all'AdnKronos dice: "‘Può darsi che si costituisca un gruppo alternativo a quello di Fi, di forte ispirazione liberale, popolare e riformista, sempre nel perimetro del centrodestra, che non intende affatto fare da stampella a Conte e sostituirsi ai renziani. Mi piacerebbe che questa operazione politica fosse un progetto per l'Italia". E per questo motivi i parlamentari coinvoli nell'operazione non vogliono essere etichettati semplicemente come "responsabili". "Noi ci costituiamo e diventiamo interlocutori del governo", spiega il senatore Romani, che è stato più volte ministro nei governi Berlusconi, capogruppo di Forza Italia la scorsa legislatura, uomo vicino alla Fininvest, ma ormai in aperta polemica con il partito, perché troppo vicino alla Lega di Salvini. Accanto a Romani sta lavorando Gaetano Quagliariello, impegnato a coordinare e organizzare cene e incontri.

    giuliano ferrara gaetano quagliariello maurizio sacconi foto di bacco giuliano ferrara gaetano quagliariello maurizio sacconi foto di bacco

     

     

    Secondo quanto scrivono il Corriere della Sera e la Stampa, il presidente del Consiglio Conte sta studiando una sua contromossa: sarebbe intenzionato ad andare in Parlamento, come ha fatto già una volta affrontando Matteo Salvini, per misurarsi con un voto di fiducia nel tentativo di blindare l'esecutivo e l'Agenda 2023. "Perché io – sarebbe il ragionamento del presidente del Consiglio – non mi lascio distrarre o impressionare dagli scartamenti e dalle continue schermaglie di Italia Viva". Come riporta la Stampa, Conte avrebbe avuto dei colloqui con le ministre renziane: "Interrogatevi al vostro interno e valutate se volete proseguire con spirito di collaborazione. Ben venga se Italia Viva deciderà di proseguire in questa direzione con rinnovato entusiasmo".

    nicola zingaretti giuseppe conte nicola zingaretti giuseppe conte

     

    Ieri intanto Italia Viva ha guadagnato altri due parlamentari: si tratta della deputata di Leu Michela Rostan e del senatore del Pd Tommaso Cerno. Matteo Renzi questa mattina su Facebook commenta così: "Per una settimana quasi tutti i media scrivono: Italia Viva perde pezzi. Poi si riunisce il Parlamento e siamo +2 rispetto a una settimana fa (benvenuta Michela, benvenuto Tommaso). Più ci attaccano, più cresciamo. Sarebbe bello parlare della realtà e non inseguire le fake news". 

     

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