Brunella Bolloli per “Libero quotidiano”
SESSO E SEDUZIONE
Rimane agli arresti domiciliari la donna di Prato che ha avuto un figlio da un minore. A nulla è servita l' implorazione che la stessa operatrice socio-sanitaria ha fatto davanti ai giudici del tribunale del Riesame di Firenze, lunedì: «Vi prego, ho bisogno di essere curata». I giudici hanno detto no alla richiesta di revoca della misura cautelare avanzata ufficialmente dai legali della donna, Mattia Alfano e Massimo Nistri, i quali hanno sollecitato la necessità per la loro assistita di seguire un percorso terapeutico, peraltro già avviato con tanto di calendario delle sedute.
I legali hanno fatto presente che la signora deve essere scarcerata anche perché con lei in casa, dov' è ristretta dal 27 marzo, c' è il bimbo di sette mesi avuto dall' adolescente al quale impartiva ripetizioni d' inglese.
SESSO E SEDUZIONE
La creatura deve essere portata fuori dalla mamma, condotta dal medico, deve poter ricevere le visite dei parenti e visto che il legittimo padre è un adolescente che va a scuola e il marito della donna se n' è andato con il primogenito, la situazione per un neonato non è delle migliori. Gli avvocati attendono quindi di conoscere le motivazioni del Riesame e intanto pensano a fare ricorso in Cassazione per la scarcerazione.
Contro la Oss ci sono almeno 170 messaggi estrapolati dalle chat su whatsApp; prove, secondo la procura, del presunto «ricatto» che la 31enne pratese ha messo in atto contro il suo giovane innamorato. Lo studente faceva la terza media quando, per la prima volta, è entrato nell' appartamento della donna che si era offerta di dargli ripetizioni d' inglese.
INSIEME IN PALESTRA
SESSO E SEDUZIONE
Non che lei fosse una professoressa di lingue straniere, il suo lavoro è più quello di aiutare gli anziani in una struttura sanitaria, però con un diploma preso al liceo linguistico, sapeva come aiutare il 13enne con i compiti. La storia dello scandalo di Prato è nata così, da una conversazione tra le due mamme nella palestra frequentata dai rispettivi ragazzi. Perché anche il primogenito della Oss, il figlio avuto 11 anni fa dal legittimo consorte, era iscritto a quel centro sportivo e incontrarsi è stato facile.
«Per l'inglese fallo venire da me», ha detto l'infermiera all' altra madre. Solo che poi le lezioni sono andate oltre, dalle medie inferiori si è passati alle superiori, e lo scorso agosto è nato un bebè, molto somigliante al giovanissimo genitore. Quanti anni aveva il minore quando è cominciata la relazione? Per la procura i primi rapporti sessuali risalgono a quando il ragazzino aveva 13 anni.
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La donna, invece, si è sempre difesa: «Ne aveva già 14». Conscia che per il codice penale, sotto quell' età, scatta la violenza sessuale. Reato di cui lei è ora accusata ai sensi dell' articolo 609 quater del codice penale. Non solo. La 31enne è stata arrestata anche per il pericolo di inquinamento delle prove e per il rischio di reiterazione del reato, sebbene, da quando è deflagrato il caso, non sembra vi siano più contatti né con il padre del secondo figlio né con alcun minore.
L'INCIDENTE PROBATORIO
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Ora la parola passa proprio al 15enne, l'altro protagonista di questa vicenda che ha infiammato la provincia. Il 15 aprile il ragazzo sarà sentito, in modalità protetta, nel corso dell' incidente probatorio richiesto dal procuratore capo di Prato. Spetterà a lui, in pratica, dire come sono andate le cose, quando è iniziato il tutto, se aveva già compiuto 14 anni.
Se è stato indotto da una donna più grande di lui ad avere rapporti ai quali non era preparato, se ci sono stati il ricatto, le pressioni, l' attenzione morbosa. Se gli è stata rovinata la vita da una donna che ammette di avere dei problemi e che chiede di essere curata. Il 15enne, assistito dall' avvocato Roberta Roviello, sarà interrogato sia dai difensori dell' ex amante, sia dai sostituti procuratori Lorenzo Gestri e Lorenzo Boscagli, titolari dell' inchiesta.