kata bambina scomparsa a firenze
(ANSA) - FIRENZE, 16 AGO - Resta in carcere lo zio di Kata, la bimba scomparsa a Firenze, arrestato il 5 agosto scorso per il presunto racket all'ex hotel Astor. Lo ha stabilito il gip Angelo Pezzuti all'esito dell'udienza di convalida e dell'interrogatorio dove tutti i quattro arrestati hanno risposto alle domande. Solo uno dei quattro viene scarcerato e va agli arresti domiciliari. Gli altri due restano a Sollicciano insieme a Alvarez Vasquez Argenis Abel, lo zio di Kata, soprannominato 'Dominique' nelle scorribande all'Astor.
ABEL ALVAREZ VASQUEZ - LO ZIO MATERNO DI KATA
In carcere rimane anche Carlos Martin De la Colina Palomino, il 'Carlos' dell'Astor, e Nicolas Eduardo LenEs Aucacusi. A Carlos De La Colina e allo zio di Kata la procura addebita le responsabilità delle estorsioni per via dei soldi chiesti ai migranti, anche con metodi violenti, per alloggiare nelle camere durante l'occupazione abusiva dell'ex albergo di via Maragliano a Firenze.
Anche il gip nell'ordinanza di custodia cautelare con cui dispose gli arresti in carcere recepiva queste linee dell'accusa e oggi, disponendo il mantenimento della misura in carcere, sottolinea che dagli interrogatori, così come dalle indagini, non sono emersi elementi nuovi rispetto alle esigenze cautelari della prima ordinanza. Per il gip c'è pericolo di reiterazione dei reati, mentre, nonostante la nazionalità straniera degli arrestati (tutti peruviani) non sussiste pericolo di fuga perché ormai relazionati e stanziatisi in Italia, a Firenze.
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