1 - Via libera del governo a Tim-Cdp per la rete unica. L'ex monopolista si accorda anche con Tiscali
luigi gubitosi foto di bacco
Continuano a muoversi le pedine per la creazione di una rete unica a banda ultralarga in Italia, in vista del cda di Tim del 31 agosto che dovrebbe varare - con il lasciapassare del governo - la società FiberCop. Un vertice con i pesi massimi del governo e i rappresentanti della maggioranza ha dato il via libera al percorso per la creazione di una società unica per gestire la rete a banda ultralarga.
GIUSEPPE CONTE FABRIZIO PALERMO
A quanto si apprende, al termine del vertice di maggioranza che si è tenuto in mattinata, i presenti hanno unanimente supportato il percorso individuato fra Cassa depositi e prestiti e Tim per la costituzione della società che gestirà le infrastrutture della rete unica con la fibra ultra veloce. All'incontro hanno partecipato il presidente del consiglio Giuseppe Conte, i ministri Gualtieri, Patuanelli, Pisano, Bonafede, Franceschini e Speranza, con Andrea Orlando e Luigi Marattin. A illustrare il punto della situazione e i contenuti della trattativa è stato l'amministratore delegato della Cdp, Fabrizio Palermo, invitato all'incontro.
Roberto Gualtieri
La riunione dell'esecutivo con la maggioranza si è svolta mentre Tim ufficializzava altri passi avanti nella definizione di FiberCop, il primo passo per arrivare poi alla società unica.
Nel nuovo veicolo dove confluirà la rete secondaria dell'ex monopolista - dagli armadi delle strade alle abitazioni - e non ci saranno soltanto il fondo americano Kkr e Fastweb (che già collabora con Tim in Flash Fiber, di cui farà confluire il suo 20% in FiberCop), come già emerso in passato.
RENATO SORU TISCALI
La società guidata da Luigi Gubitosi e la Tiscali di Renato Soru hanno confermato quanto ricostruito da Repubblica: hanno sottoscritto un memorandum of understanding per definire i termini di una partnership strategica che ha per oggetto lo sviluppo del mercato ultra-broadband attraverso la partecipazione commerciale di Tiscali al progetto di co-investimento FiberCop, il veicolo di nuova costituzione, in cui sono previsti il trasferimento della rete secondaria di Tim, la partecipazione del fondo Kkr Infrastructure, e le attività in essere in FlashFiber, la joint-venture tra Tim e Fastweb.
LUIGI GUBITOSI FRANCO BASSANINI
Il progetto consiste - spiegano le società -, in un primo momento, nel razionalizzare la rete di Tiscali creando le condizioni per agevolare la migrazione dei propri clienti sulla rete ultrabroadband di FiberCop (ad ora, Tiscali utilizza l'infrastruttura di Open Fiber). Gli interventi consentiranno inoltre a Tiscali di ridurre in modo consistente i costi di infrastruttura di rete, evitando duplicazioni.
open fiber
Nel medio-lungo termine e in linea con il piano di sviluppo di FiberCop, l'accordo consentirà a Tiscali di attivare sulla rete di nuova costituzione una quota significativa dei propri accessi. Tim e Tiscali, inoltre, verificheranno successivamente, nel pieno rispetto dei diritti e delle prerogative riconosciute ai soci in virtù della disciplina statutaria e delle eventuali previsioni parasociali, la possibilità di un eventuale ingresso di Tiscali nell'azionariato di FiberCop attraverso il conferimento di apposito ramo d'azienda, secondo modalità da concordarsi.
francesco starace
Buona la reazione di Borsa alla conferma della notizia, con Tim ancora positiva dopo il +5% della vigilia (segui in diretta) e le Tiscali che balzano fino al +9% (segui in diretta) a fronte di un listino generale in leggero ribasso.
Proprio da FiberCop si dovrebbe poi passare al coinvolgimento della Cdp e quindi della rete di Open Fiber. La Cassa, ricostruiva Repubblica, si muoverà una volta incontrato il pare favorevole delle autorità Antitrust e Agcom sull'intera operazione. Se in FiberCop dovesse esser fatta confluire non solo la rete di Open Fiber, ma anche quella principale di Tim (che va dai nodi agli armadi), dovrebbero esser attuati correttivi di governance per bilanciare la maggior forza nel capitale dell'ex monopolista. La strada indicata prevederebbe che Tim non esprima la maggioranza in cda, con un peso determinante sulle scelte strategiche in capo a Cdp. Una formula che dovrebbe appianare anche i dubbi dell'Antitrust europea e dei competitor.
Renato Soru
"Sulla rete unica si sta andando nella direzione giusta. Per il Partito Democratico erano e restano fondamentali due punti: che sia assicurato un controllo pubblico nella governance della gestione della rete e che si proceda in armonia con le regole dell'antitrust italiana e europea. Se queste condizioni vengono assicurate, l'accordo tra Cdp e Tim rappresenta una svolta per dotare il Paese di una infrastruttura fondamentale", il commento del responsabile Innovazione del Pd, Marianna Madia.
2 – TLC: GUALTIERI, 'CDP HA NEGOZIATO IN MODO MOLTO EFFICACE' =
(Adnkronos) - ''Oggi abbiamo avuto una conclusione unanime, al termine della riunione di governo abbiamo dato il via libera a Cdp a proseguire un percorso su cui ha negoziato in modo molto efficace, anche con Tim, per fare in modo che questa società della rete abbia una governance che ne garantisca l'indipendenza, l'apertura a tutti gli operatori e la realizzazione di un piano di investimenti molto forte''. Lo afferma il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, intervenendo all'evento #leMarcheinTesta.
matteo salvini massimiliano capitanio foto di bacco
3 –TLC: CAPITANIO (LEGA), SU RETE UNICA STA PREVALENDO IL BUONSENSO CHIESTO DALLA LEGA
(Nova) - Massimiliano Capitanio, deputato della Lega in commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni alla Camera e segretario della Vigilanza Rai, afferma che "se il governo sapra' dare seguito a quanto emerso oggi durante il vertice di maggioranza, vorra' dire che sulla rete unica sta prevalendo il buonsenso chiesto dalla Lega.
Di fatto", continua il parlamentare in una nota, "Conte e la maggioranza hanno preso atto che, per rimediare ad anni di lassismo e inconcludenza che ci hanno relegato agli ultimi posti in Europa per indice di digitalizzazione, l'unica strada percorribile fosse quella dettata dall'ultima mozione della Lega approvata alla Camera. I privati facciano impresa, lo Stato detti le regole e controlli.
fibra ottica
Oltre a Tim e Open Fiber ci sono altri privati che hanno aiutato l'Italia a essere connessa: avanti con questo federalismo digitale, garantendo a tutti pari condizioni di accesso alla rete. E' scontato che, per procedere celermente - spiega Capitanio -, le Regioni dovranno avere un ruolo di primo piano in questa partita. Positivo, infine, il fatto che, con questo vertice di maggioranza, il governo abbia accantonato le manovre filocinesi e antiamericane". (Com)
4 - QUATTRO FAMIGLIE SU DIECI ANCORA SENZA BANDA LARGA
Sandra Riccio per “la Stampa”
L'Italia in rete sta facendo passi avanti, ma restano molti ritardi che con la crisi Covid-19 sono diventati ancora più evidenti e che rischiano di pesare sulla ripresa economica. E l'Italia è tra i Paesi meno attrezzati d'Europa.
La connettività, vale a dire la possibilità di lavorare, studiare e interagire con aziende e amministrazioni o anche soltanto di divertirsi online, è in miglioramento nel nostro Paese, ma siamo al 17esimo posto tra i 28 Stati Ue. A dirlo è la Commissione europea nel suo rapporto 2020 sull'indice Desi, il Digital Economy and Society Index, messo a punto per misurare la rete digitale in Ue (su dati 2019).
caterina balivo luigi gubitosi foto di bacco
Rispetto al 2018 la diffusione della banda larga fissa in Italia è aumentata di un punto percentuale (al 61% contro il 78% della media Ue). La copertura delle reti d'accesso di prossima generazione è salita di un punto, raggiungendo l'89% delle famiglie e superando così di tre punti la media Ue (86%). C'è poi un particolare ambito della connettività nel quale il nostro Paese spicca ed è quello della preparazione al 5G, l'Internet ultra veloce di nuova generazione che è in «costruzione».
luigi gubitosi nel 2008
Qui l'Italia si colloca ben al di sopra della media e si piazza al terzo posto in Ue (60% di spettro assegnato contro il 21% medio). Scorrendo il report emergono tante lacune. Per esempio, siamo davanti a tutti sulla preparazione al 5G ma quasi due italiani su 10 non hanno mai usato Internet (17% contro il 9% in Ue).
Meno di un italiano su due fa shopping in rete (49% contro il 71% della media Ue, anche se durante il lockdown la quota si è alzata) così come siamo indietro nelle vendite online e nella presenza delle aziende sul web (11%, media Ue al 23%). «Nel complesso - dice lo studio - l'uso dei servizi Internet in Italia rimane ben al di sotto della media Ue. La posizione in classifica del Paese è rimasta invariata rispetto alla relazione precedente (26esimo posto su 28 Stati membri)».
fabrizio palermo luigi di maio
Lo scarso uso dei servizi Internet riflette appunto il basso livello di competenze digitali e quel 17% di individui che non sono mai andati in rete (qui siamo al 23esimo posto in Ue). La classifica evidenzia anche che le attività online più diffuse in Italia sono l'ascolto di musica, la visione di video o giochi, tallonate dalle videochiamate, dalla lettura di notizie e dall'uso dei social network.
LUIGI GUBITOSI FRANCO BASSANINI
Seguire un corso e vendere online sono le attività meno diffuse ma sono anche quelle che aiuterebbero il Paese nella ripresa. Il ritardo, in parte, è dovuto anche al divario digitale che ancora resiste.
«Sono 1. 200 i Comuni che ci hanno recentemente segnalato di avere problemi nell'invio di messaggi e nelle telefonate - ricorda Marco Bussone, presidente dell'Uncem (Unione nazionale comuni comunità enti montani) -. È un servizio base che fa capire che nel nostro Paese ci sono ancora molti buchi e sono parte della ragione per cui in molti ambiti l'Italia rimane fanalino di coda delle classifiche».
open fiber fibra ottica
Su questo aspetto, in agosto l'Uncem ha diffuso un report (Montagna in rete) che evidenzia tutti i problemi con Internet (così come con i segnali tv). «Occorrono più investimenti su questo fronte, anche sfruttando le risorse che arriveranno dal Recovery Fund». Insomma occorre fare di più. «Il Consiglio europeo e la Commissione si sono impegnati ad articolare il sostegno alla ripresa in funzione della duplice transizione verso una trasformazione digitale resiliente e a impatto climatico zero» ricorda il report Ue.
report servizio su open fiber 1 report servizio su open fiber 3 Fibra Ottica