Giuseppe Fonte per "Reuters"
Gualtieri Conte
Il governo stima che l'indebitamento netto dell'Italia salirà al 9 o al 10% del Pil nel 2020 a causa dell'emergenza coronavirus, secondo quanto riferisce a Reuters un'autorevole fonte governativa. La previsione tiene conto dell'impatto sui conti della recessione causata dalla sospensione delle attività economiche per il coronavirus e del nuovo pacchetto espansivo che il governo varerà entro fine mese. L'ultima stima ufficiale del ministero dell'Economia risale a settembre e indicava un deficit a quota 2,2%, ma da allora il quadro macroeconomico e di finanza pubblica è notevolmente peggiorato.
Roberto Gualtieri e Giuseppe Conte al lavoro sul Def
Il governo ha varato a marzo un primo decreto da 25 miliardi con un impatto diretto sul deficit di 1,1 punti di Pil, circa 20 miliardi. La fonte spiega che il deficit è già vicino all'8% e che il nuovo decreto lo aumenterà di almeno due punti di Pil con uno stanziamento, in termini di saldo netto da finanziare, superiore a 60 miliardi. Il ministero dell'Economia non ha commentato. Il Parlamento sarà chiamato a votare la prossima settimana la nuova richiesta del governo di aumentare il deficit. A meno di rinvii concordati a livello europeo, il governo aggiornerà obiettivi di crescita e di finanza pubblica entro fine aprile con il Documento di economia e finanza (Def).
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