Alessandra Ghisleri per “La Stampa”
MARIO DRAGHI
Pensando alle prossime settimane e all’inizio dell’estate oggi il 54,2% degli italiani sente forte il desiderio della ripresa delle attività, mentre il 34,4% le teme per il possibile riacuirsi del contagio.
Oggi il nostro governo è in definizione dei futuri piani di aperture per le diverse imprese ed esercizi che sono stati chiusi o aperti a singhiozzo con restrizioni a causa della pandemia. Il Paese si trova di fronte ad una serie di opportunità da affrontare con coraggio, consapevolezza e determinazione. In questi 15 mesi i cittadini hanno avuto modo di sperimentare in maniera più sensibile le parti più vulnerabili della loro vita.
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Così la decisione di riaprire tutte le attività commerciali che sono state limitate o chiuse a causa del Covid trova il 68,9% dei consensi con il 48,5% dei cittadini che condivide una pianificazione graduale e un 20,4% che insiste con il richiamo di aperture rapide e totali per tutti.
I giochi sono aperti e i diversi partiti politici non perdono occasione per assumersi o disconoscere la paternità di quelle iniziative che trovano maggiore o minore consenso tra le file del proprio elettorato generando continui scontri dialettici anche oltre i confini dei temi già presenti nell’agenda di governo. Lo scenario politico appare in ebollizione apparente.
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Molti sono gli stimoli verbali che sembrano annunciare possibili fratture tra i diversi partiti della maggioranza di governo, ma a differenza di altri precedenti esecutivi, oggi i cittadini cominciano a guardare il futuro con maggiore ottimismo, voglia sfrenata di “tornare in gioco” e di lasciarsi alle spalle tutto questo periodo complicato.
Hanno compreso che il Presidente del Consiglio ha un suo metodo e prosegue nel raggiungimento degli obiettivi con il suo governo nonostante le provocazioni giornaliere. Il Pnrr (piano nazionale ripresa e resilienza) è alle porte, la scelta “ragionata” di riaprire, il buon andamento della campagna vaccinale insieme ai momenti pubblici di Mario Draghi stanno convincendo gli italiani a credere in quell’agenda di governo che porta riforme importanti di cui si parla da tempo e che il Paese attende da decenni.
MARIO DRAGHI - QUESTION TIME ALLA CAMERA
L’esperienza e la competenza sono tornate come valore assoluto e riconosciuto, si cercano risposte non travestite da false apparenze, nessuna grottesca caricatura, ma solo la semplicità di un linguaggio che fa sentire tutti partecipi di un grande progetto. Gli impedimenti esistono e sono sotto gli occhi di tutti: dalle diverse fibrillazioni tra il Pd e Matteo Salvini, alle sollecitazioni di FdI verso gli alleati di coalizione al governo, fino ai richiami del M5S e alle sponsorizzazioni di Matteo Renzi…, senza tralasciare le piazze che reclamano quei ristori che non arrivano o raggiunti solo in parte, i possibili licenziamenti e gli sbarchi che hanno ripreso numerosi le loro rotte.
alessandra ghisleri foto di bacco (1)
Tuttavia, Mario Draghi e la sua maggioranza appaiono imperturbabili nel loro cammino, tanto da rendere tecnici anche i suoi ministri più politici. Questa particolare situazione si ritrova nella lettura delle intenzioni di voto che mostrano 4 partiti concentrati in meno di 5 punti percentuali: Lega 21,1%, FdI 19,0%, Pd 18,8% e M5S 16,5%.
Un quadro inedito con il 34,9% di astensione. La distanza tra i primi 4 partiti e il resto del panorama politico si consuma in una distanza di più di 8 punti percentuali, per incontrare Forza Italia al 7,7%. Tutti gli altri partiti rilevano percentuali al di sotto del 5,0%. I giochi sono aperti e la propaganda della campagna elettorale permanente è ogni giorno presente, la politica meno. —
ENRICO LETTA MATTEO SALVINI mario DRAGHI