Giacomo Galanti per www.huffingtonpost.it
Il regista-mito Jean-Luc Godard negli anni ’60 diceva che il cinema deve arrivare ovunque: “nelle fabbriche, nelle università, nei bordelli”. Giunti ormai a metà del 2021 sarebbe già tanto che i film tornassero dove devono stare: nelle sale cinematografiche.
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Perché la pandemia ha rivoluzionato tutto, soprattutto ciò che è normale. Ma dopo più di un anno forse ci siamo. Il 26 aprile è la data segnata sul calendario per il ritorno in zona gialla delle regioni che ne avranno i requisiti.
In questo caso, anche i cinema potranno spolverare le poltrone e rimettere in funzione il proiettore. Ma quante sale saranno pronte all’appuntamento? Ma soprattutto, quali e quanti film vedremo?
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Per le prime settimane sarà difficile avere programmazioni del tutto inedite, come spiega ad HuffPost Domenico Dinoia, presidente della Federazione italiana cinema d’essai (Fice) che raccoglie circa 350 sale in tutta Italia.
Si punterà in particolare sui film usciti dalla notte degli Oscar del 25 aprile e su alcune pellicole già passate sulle piattaforme streaming. “Usciranno sicuramente in sala i film favoriti all’Oscar come “Nomadland” e “Minari” - afferma Dinoia - e anche opere come “Lei mi parla ancora” di Pupi Avati e “Cosa sarà” di Francesco Bruni che nonostante siano già disponibili on demand hanno ancora del potenziale per il grande pubblico”.
CINEMA E CORONAVIRUS
Il produttore Andrea Occhipinti di Lucky Red ha poi annunciato l’arrivo al cinema di “Mank” di David Fincher, già da mesi su Netflix e col record di 10 candidature agli Oscar.
Dopo “Mank”, sarà la volta del film Orso d’Oro a Berlino, “Bad Luck Banging or Loony Porn” del romeno Radu Jude, dopo una settimana la coproduzione italo-argentina “Maternal (Hogar)” di Maura Delpero menzione speciale a Locarno e a seguire “Pieces of a Woman”, visto a Venezia, vincitore della Coppa Volpi femminile a Vanessa Kirby, candidata all’Oscar.
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Luigi Lonigro per 01 parla di sala per i film protagonisti ai David l′11 maggio, come “Volevo nascondermi” di Giorgio Diritti con Elio Germano e “I Predatori” di Pietro Castellitto e poi forse a metà maggio premiere come “Il Cattivo Poeta” di Gianluca Jodice con Sergio Castellitto nel ruolo di Gabriele D’Annunzio, l’ultimo capitolo dell’horror “Saw”, la commedia divertente “School of mafia” e il nuovo “After”.
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Il presidente Fice non nasconde che la data del 26 aprile sia arrivata un po’ a sorpresa: “La convinzione degli esercenti dei cinema e dei distributori era che si sarebbe ripartiti non prima di metà maggio - dice -. Detto questo le sale sono pronte e non vedono l’ora di riaprire nonostante le limitazioni sulla capienza e il coprifuoco alle 22 che penalizza gli spettacoli unici della sera, soprattutto nei giorni feriali delle città di provincia”.
Sul coprifuoco, spiega, “basterebbe spostarlo di un’ora, alle 23, per cambiare in meglio la situazione”.
CINESI AL CINEMA
Un altro grosso punto interrogativo riguarda l’uscita dei titoli più attesi, in vista anche delle vetrine più prestigiose come la Mostra di Venezia e il Festival di Cannes. Proprio sulla Croisette, dopo la cancellazione dello scorso anno, i film arriveranno dal 6 al 17 luglio, molto più avanti del consueto periodo primaverile. Ed è probabile che ci saranno, per citarne due, “The french dispatch” di Wes Anderson e “Tre piani” di Nanni Moretti.
“La pandemia per il cinema è stata come la nave bloccata in mezzo al canale di Suez - dice ad HuffPost Nicola Giuliano, produttore e fondatore di Indigo Film -. Ovvero i distributori si sono trovati con i magazzini pieni di film ma senza la possibilità di portarli al cinema. E ora davanti alla riapertura bisognerà fare dei ragionamenti. Perché i film non possono essere portati in sala di punto in bianco, ma c’è bisogno di un lungo lavoro di pubblicità e di lancio”.
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Secondo Dinoia dei cinema d’essai, da qui all’estate a farla da padroni saranno soprattutto i film italiani ed europei. In particolare quelli di qualità piuttosto che i blockbuster americani che ritarderanno ancora qualche tempo: “La mia speranza è che il mese di maggio sia il momento della rinascita del cinema in sala. Confido anche che film di richiamo già pronti, come “Freaks Out” di Gabriele Mainetti o “Diabolik” dei Manetti bros non aspettino troppo tempo ma escano entro l’estate per fare da traino a tutto il settore. Anche per non trovarci a fine settembre, dopo i grandi festival, con troppi film da distribuire”.