Antonio G. Rebuzzi* per “Il Messaggero”
*Docente di Cardiologia Università Cattolica Roma
La chirurgia bariatrica, quella che riduce la superficie di stomaco o intestino nei pazienti obesi, fa calare il peso e, in maniera ancor più importante, il rischio cardiovascolare. È quanto si evince dallo studio di Sophie L. van Veldhuisen e del suo gruppo del Department of Surgery del Rijnstate Hospital di Arnhem (Olanda) pubblicato sull'ultimo numero di European Heart Journal.
Obesità
Gli autori hanno preso in considerazione 39 lavori scientifici analizzando i dati di oltre 130.000 pazienti grandi obesi sottoposti ad un intervento di chirurgia bariatrica, confrontandoli con quelli di oltre 250.000 soggetti simili per età, peso e condizioni cliniche che non avevano fatto alcun trattamento chirurgico. I risultati sono indubbiamente molto interessanti: i pazienti sottoposti a chirurgia bariatrica avevano una riduzione della mortalità di circa il 45% ed in particolare della mortalità per cause cardiovascolari del 41% rispetto a quelli che non facevano l'intervento. L'incidenza di infarto miocardico si riduceva del 42% e quella di scompenso cardiaco del 46%.
LA FIBRILLAZIONE
La chirurgia aveva un effetto protettivo anche sul cervello, riducendo il numero di ictus, in particolare quelli ischemici, di circa il 63%. La riduzione della fibrillazione atriale invece, pur essendo del 18%, non era statisticamente significativa.
Chirurgia bariatrica contro l'obesità 3
L'obesità è un problema di salute pubblica che investe pressoché tutti i paesi occidentali. Il Global Burden of Disease Obesity Collaborators ha stimato che nel mondo gli obesi superano i 650 milioni tra gli adulti e oltre 100 milioni tra i bambini (cioè il 12% ed il 5%). In Italia, secondo le stime dell'Italian Obesity Barometer Report, i soggetti in sovrappeso sono circa 18 milioni, e quelli obesi oltre 5 milioni. Inoltre circa tre bambini su 10 sono in sovrappeso e circa il 10% è obeso.
Le malattie cardiovascolari, frequentemente associate all'obesità, sono la prima causa di mortalità nei paesi più sviluppati, seguita dal diabete, malattie renali e tumori.
Chirurgia bariatrica contro l'obesità 2
Sarebbe interessante sapere se la riduzione degli effetti cardiovascolari data dalla chirurgia bariatrica (mortalità, infarto o ictus) fosse, in questo studio, correlato con la riduzione della glicemia, visto che già lo Swedish Obese Subjects Study, pubblicato sul Journal of American Medical Association qualche anno fa, aveva dimostrato una riduzione delle complicazioni sia micro che macrovascolari del diabete dopo chirurgia bariatrica. Purtroppo però nello studio recente non è stata fatta questa analisi.
Chirurgia bariatrica contro l'obesità
IL PREGIUDIZIO
Comunque, indipendentemente dal meccanismo di azione, è indubbio che la chirurgia bariatrica ha una notevole efficacia nel ridurre le varie patologie cardiovascolari nei soggetti obesi.
Nonostante questo, solo il 2% circa delle persone potenzialmente operabili si sottopone all'intervento chirurgico. Le ragioni sono molte (vergogna, pregiudizi, paura ecc) e su questo una corretta informazione, sia sui reali limiti di questa terapia, ma anche sui notevoli vantaggi della stessa gioca un ruolo di primo piano.
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