DAGONEWS
DI MAIO SCOTTI1
Volete sapere quanto ha perso, secondo i sondaggisti, Cinque stelle dopo il casino di rimborsopoli? Uno striminzito 0,8%. I veri problemi per “Giggino” sono altri: a partire dalla lista dei ministri che s’è impegnato a fornire prima del 4 marzo.
LUIGI ZINGALES
A quanto pare, l’elenco si sta trasformando in una specie di “via crucis”. Innanzitutto, nessun ex ambasciatore avrebbe accolto l’offerta di fare il ministro degli Esteri in un ipotetico governo Cinque stelle. E gira voce che quella “testa d’uovo” di Spadafora abbia pensato di consigliare a Di Maio di indicare come titolare della Farnesina proprio Enzo Scotti: il democristiano specialista nel cambio di poltrone nella Prima Repubblica e che lo ha ospitato in una comparsata presso la sua “servizievole” università.
GUIDO TABELLINI
I vaffa più sonori, Di Maio li avrebbe ricevuti per il ministero dell’Economia. Luca Ricolfi e Luigi Zingales avrebbero già respinto – senza molto tatto – l’offerta di domiciliarsi in Via Venti Settembre. Così, sarebbe partita l’offensiva verso il “mite” Guido Tabellini: bravissimo all’orale, meno nello scritto.
Grillo in comizio
Un altro cruccio che assilla lo “steward del San Paolo” è l’autorevolezza. Non gliela riconosce nessuno: né dentro né fuori dal partito. E “Giggino” ne soffre. Anche per queste ragioni è tornato in campo Beppe Grillo. Il Comico vuole rilanciare il Movimento; ma non troppo. Vuole ottenere un buon risultato alle elezioni, ma guai a vincere. Forti si, ma non fortissimi.
DI MAIO GRILLO RIMINI
Su un elemento concordano tutti i partiti: i giochi elettorali sono ancora da fare. La partita vera del voto si gioca nell’ultima settimana. Pronti ai fuochi d’artificio?