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    RIMETTI A NOI I NOSTRI DEBITI - LO STATO CATTIVO PAGATORE VA IN PENSIONE: ADESSO LE FATTURE CHE LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE DEVE ONORARE NEI CONFRONTI DI CLIENTI E FORNITORI VENGONO SALDATE CON TRE GIORNI DI ANTICIPO RISPETTO AGLI OBBLIGHI DI LEGGE – NEL 2020 LE FATTURE PAGATE ERANO PARI AL 95.9% DELL’IMPORTO TOTALE: IN MEDIA PER FARSI SALDARE CI VUOLE UN…


     
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    Michele Di Branco per “Il Messaggero”

     

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    Lo Stato cattivo pagatore va in pensione. Almeno questa è la speranza, basata sugli ultimi dati disponibili. Adesso le fatture che la pubblica amministrazione deve onorare nei confronti di clienti e fornitori vengono addirittura saldate con tre giorni di anticipo rispetto agli obblighi di legge.

     

    L'analisi dei pagamenti delle fatture commerciali ricevute dalle amministrazioni pubbliche nel 2020 conferma i miglioramenti già emersi negli anni scorsi. Secondo i dati del sistema informativo della Piattaforma per i crediti commerciali del ministero dell'Economia, le fatture ricevute dalla Pa nel 2020 sono state pari a 27,9 milioni, per un importo totale di 152,7 miliardi. Le fatture pagate ammontano a 24,7 milioni, pari a 142,7 miliardi di euro, pari al 95,9 per cento dell'importo totale.

     

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    TREND DECRESCENTE Come dire che 19 fatture su 20 sono state liquidate. Il tempo medio per saldare le fatture, lo scorso anno, è stato pari a 45 giorni con un anticipo, appunto, di tre giorni rispetto alla scadenza. I tempi di pagamento delle fatture emesse nel 2020 osserva il Mef confermano il trend decrescente del quinquennio precedente, in cui il tempo medio di pagamento era passato dai 74 giorni del 2015 ai 48 del 2019. Peraltro, il tempo medio di ritardo si era ridotto da 27 giorni del 2015 ad un giorno del 2019.

     

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    Questo andamento appare ormai generalizzato e interessa i diversi comparti della Pa. Fra questi, gli Enti del Servizio sanitario nazionale ed il comparto delle Regioni e Province autonome fanno registrare le migliori performance, sia per i miglioramenti conseguiti nel triennio di osservazione (2018-2020) e sia per il grado di tempestività nei pagamenti raggiunto alla fine del periodo. Nel 2020, infatti, i tempi medi di pagamento dei due comparti mostrano, rispettivamente, un anticipo di 15 e 10 giorni, con riduzioni dei tempi di pagamento di 12 e 10 giorni rispetto al 2018.

     

    LA QUOTA In questo quadro positivo, i tempi medi di pagamento si riducono, rispettivamente, da 57 e 41 giorni del 2018 a 45 e 31 giorni del 2020. In coerenza con la riduzione dei tempi di pagamento fa notare ancora il Mef risulta in costante crescita la quota delle fatture pagate dalle Pa entro i termini previsti dalla normativa comunitaria e nazionale. Questa quota passa, per il totale delle Pa, dal 64,9 per cento dell'importo delle fatture emesse nel 2018, al 74,1 per cento di quelle emesse nel 2020. Il miglioramento appare evidente anche a livello dei singoli comparti.

     

    DANIELE FRANCO MARIO DRAGHI AL SENATO DANIELE FRANCO MARIO DRAGHI AL SENATO

    L'incremento risulta particolarmente importante per gli Enti del Servizio sanitario nazionale e per il comparto delle Regioni e Provincie autonome, le cui percentuali, calcolate in termini di importo, passano rispettivamente dal 70,3 per cento e 73,2 per cento all'80,7 per cento e 81,5 per cento. Questi buoni risultati confermano che negli ultimi anni, anche grazie all'introduzione della fatturazione elettronica, obbligatoria per tutte le pubbliche amministrazioni dal 31 marzo 2015, il numero delle pubbliche amministrazioni che paga i fornitori con tempi medi più lunghi di quelli previsti dalla normativa vigente si è gradualmente e progressivamente ridotto.

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    IL MONITORAGGIO Per far fronte ai gravi ritardi, negli scorsi anni sono stati adottati diversi decreti sblocca debiti e la legge di bilancio 2020 ha previsto la possibilità per regioni ed enti locali di ottenere anticipazioni di liquidità da destinare al pagamento dei debiti maturati entro il 2019.

     

    Il Ministero dell'Economia e delle Finanze svolge un ruolo primario nel monitoraggio del processo di estinzione dei debiti commerciali delle pubbliche amministrazioni, attraverso l'utilizzo del sistema informatico denominato Piattaforma dei crediti commerciali (PCC), realizzata e gestita per il Ministero dal Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, che rileva le informazioni sulle singole fatture ricevute dalle oltre 22 mila amministrazioni pubbliche registrate.

     

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    La Piattaforma acquisisce in modalità automatica, direttamente dal Sistema di Interscambio dell'Agenzia delle Entrate (SDI), tutte le fatture elettroniche emesse nei confronti delle Pa e registra i pagamenti effettuati e comunicati dalle singole amministrazioni. Queste informazioni, tuttavia, non sono ancora complete: infatti, non tutti gli enti pubblici sono attivi nella comunicazione dei dati di pagamento. Michele Di Branco

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