• Dagospia

    FANCULO ALLA VITA – NELLA FOTO DI UN MANIFESTO FUNEBRE, A RIMINI, UNA SIGNORA MOSTRA IL DITO MEDIO! OVVIAMENTE L’IMMAGINE È STATA SCELTA DA FIGLI E NIPOTI, CHE HANNO SPIEGATO DI AVERLA VOLUTA PER RAPPRESENTARE AL MEGLIO LA PERSONALITÀ DELLA DONNA. LA FOTO SARÀ USATA ANCHE NELLA LAPIDE…


     
    Guarda la fotogallery

    Enrico Chillè per www.leggo.it

     

     

    DITO MEDIO NEL MANIFESTO FUNEBRE A RIMINI DITO MEDIO NEL MANIFESTO FUNEBRE A RIMINI

    Una foto decisamente insolita per un manifesto funebre, quella di Irma Filomena Nanni, una donna di Rimini morta il 18 agosto scorso all'età di 84 anni. I passanti, increduli, hanno iniziato infatti a notare che nella foto nonna Irma, che ha lasciato quattro figli e quattro nipoti, appariva mostrando il dito medio in favore di obiettivo.

     

     

    I funerali dell'anziana si sono tenuti due giorni dopo, ma il manifesto funebre è ancora lì, affisso per le strade di Rimini, e continua a far discutere non poco. Secondo molti, una foto del genere sarebbe irrispettosa della memoria di un defunto e soprattutto sui social non mancano le polemiche. La famiglia, però, si è difesa così: «Quella è la foto che la rappresenta meglio di qualunque altro scatto, nonna Irma era proprio così».

     

    DITO MEDIO NEL MANIFESTO FUNEBRE A RIMINI - IL POST DI MATTI DI RIMINI DITO MEDIO NEL MANIFESTO FUNEBRE A RIMINI - IL POST DI MATTI DI RIMINI

    Lo hanno confermato sia i figli che i nipoti della donna. La famiglia di Irma Filomena Nanni si era rivolta all'agenzia funebre pubblica provinciale Amir che, in un primo momento, aveva espresso dubbi e perplessità sulla scelta della foto. Non ci sono però leggi in tal senso e, quindi, la volontà della famiglia è sovrana. Daniela Mancini, la primogenita della donna, ha spiegato a Il Resto del Carlino: «Non è stata una disposizione sua, ma mia e dei miei figli.

    DITO MEDIO NEL MANIFESTO FUNEBRE A RIMINI DITO MEDIO NEL MANIFESTO FUNEBRE A RIMINI

     

    I miei erano nati entrambi a Rimini: lei faceva la pastora, insieme a lui per molti anni, finché non siamo venuti noi quattro figli al mondo. Poi ha fatto altri lavori, anche le pulizie nelle case. Mia madre è stata cremata, ha scelto una funzione laica per l'addio: non era religiosa, anzi i preti le erano invisi. Mia madre era una femminista ante litteram, aperta mentalmente e sempre pronta a reagire. Se osavi alzare le mani te le ridava, uomo o donna che fossi; se il marito l'avesse tradita, l'avrebbe ripagato della stessa moneta. A noi figli ha sempre detto: "Non fatevi mettere i piedi in testa da nessuno". E useremo la stessa foto anche per la lapide al cimitero».

     

     

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport